martedì 20 dicembre 2011

commenti ai libri: PICABO SWAYNE

Recensione del libro "Picabo Swayne" di Alessandro Gatti e Manuela Salvi.

Titolo: Picabo Swayne. Le storie della camera oscura
Autori: Alessandro Gatti, Manuela Salvi
Editore: Fanucci (collana Teens)
Data di Pubblicazione: 24 Novembre 2011
Pagine: 377
Prezzo: 9,90 euro

Sinossi: A Coldbay, città del futuro in cui il governo controlla l'esistenza dei cittadini, la quindicenne Picabo Swayne ha un segreto: una misteriosa macchina fotografica che le permette di vedere il passato. Red Bricks, detto anche "Quartiere Vecchio", non è solo il cuore di Coldbay e l'unico angolo rimasto umano nella grigia città, ma anche la casa di Picabo: da quando sua madre è scomparsa misteriosamente, come molti altri adulti di Coldbay, Picabo vive sola, in mezzo agli artisti e ai ribelli contrari allo stile di vita imposto dal governo. I Quattro Reggenti al potere hanno infatti dichiarato lo stato di emergenza e isolato tutte le città per via di pericolose polveri disperse nell'aria; in nome della sicurezza nazionale, hanno anche confiscato tutti i beni ritenuti sospetti, inclusi libri, computer e tutto quello che può lasciare spazio ai ricordi. La macchina fotografica di Picabo però ha la straordinaria capacità di immortalare il soggetto inquadrato così com'era nel passato. Esiste anche una leva per attivare la modalità "futuro", ma non ha mai funzionato... Qualcuno però vorrebbe tanto mettere le mani sulla macchina di Picabo... Sarà l'inizio di una serie di scoperte sconvolgenti, che la porteranno a esplorare il sottosuolo di Coldbay, sulle tracce della madre scomparsa, con l'aiuto dei suoi amici e degli indizi ricavati dalle fotografie.

Commento: Scritto a quattro mani da due autori italiani, "Picabo Swayne" è un romanzo distopico young adult da non perdere per tutti gli amanti del genere e che non ha nulla di che invidiare ai romanzi d'oltreoceano.
L'ambientazione è in un imprecisato futuro, nella grigia e fatiscente città di Coldbay, circondata da rifiuti tossici e governata da un regime tirannico e totalitarista che controlla ogni aspetto della vita dei suoi abitanti.
Picabo, la protagonista sedicenne di questa storia, è ormai abituata a vivere a Coldbay, non ha mai immaginato nulla di diverso. Inoltre nel suo mondo è consentito solamente pensare al presente e tutto ciò che riguarda il passato è stato distrutto. Però, quando sua mamma sparisce nel nulla (come del resto succede a tutti gli abitanti di Coldbay superata una certa età) e lei è costretta ad entrare nel programma di procreazione (obbligatorio per tutte le ragazze al compimento del sedicesimo anno) capisce che vivere così non è ciò che vuole e dentro di lei si accende la scintilla della ribellione. Grazie a una straordinaria, nonché vietatissima, macchina fotografica in grado di vedere indietro nel tempo, capisce che un passato diverso esiste, e la speranza per un futuro migliore la porterà lottare contro lo stile di vita imposto dal governo.
La lettura del romanzo è stata piacevole ed entusiasmante. Lo stile di scrittura è molto scorrevole e gli aspetti di questo nuovo mondo dallo scenario distopico e post apocalittico sono ben descritti, riuscendo a sanare ogni dubbio che si presenta nella mente del lettore man mano che la storia prosegue. Trovo infatti che sia difficile ricreare un mondo diverso da quello in cui siamo abituati a vivere senza creare confusione. Ci sono infatti moltissimi ambienti, usanze, leggi, stili di vita, che differiscono totalmente da ciò che noi abbiamo appreso come "normalità". Ma gli autori sono stati molto bravi a fornire spiegazioni precise e semplici per ogni cosa. Ne risulta uno scenario del tutto credibile e tridimensionale, nel quale il lettore si può facilmente immedesimare. La storia poi l'ho trovata interessante ed è riuscita ad calamitare la mia attenzione fin da subito. Gli avvenimenti si susseguono in maniera uniforme e non mancano le scene di azione. Anche se la maggior parte di esse si manifestano nelle ultime 100 pagine, ho trovato che la divisione dei punti focali del romanzo non siano poi così nette come spesso avviene nella maggioranza dei libri. Siamo infatti di fronte ad un romanzo ben bilanciato, che ha l'enorme pregio di non creare punti "morti" nella narrazione. Dopo aver terminato la lettura ho avuto un presentimento (ma potrei anche sbagliarmi) di un seguito, perché alcune questioni rimangono in sospeso. E siccome sono rimasta soddisfatta da questo libro mi auguro proprio che sia così.

E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:

Cover (che non influenza il giudizio sul libro): Questa cover è un po' atipica, nel senso che non vi è una vera e propria immagine ad attirare l'attenzione, ma è lo sfondo a risaltare. Mentre le immagini stilizzate di Picabo e di un topo sono talmente piccole da rimanere in secondo piano. Però devo dire che mi piace molto la texture utilizzata, oltre ad essere perfettamente in linea con il contenuto della storia la trovo finemente sofisticata, e poi adoro sia l'accostamento di colori, sia il font utilizzato per il titolo.

Stile di scrittura: Scorrevole, semplice ed efficace a descrivere i vari aspetti del romanzo senza mai risultare pesante.

Idee alla base della storia: Nonostante qualche punto in comune con i romanzi "1984" e "Fahrenheit 451", che comunque faranno molto piacere a chi ha letto e amato questi due libri, la storia riesce a mantenere una originalità tutta sua e uno sviluppo totalmente imprevedibile.

Caratterizzazione dei personaggi: I personaggi sono l'unico punto leggermente carente della storia. La loro caratterizzazione non è proprio esaurientissima. Anche le descrizioni fisiche sono ridotte all'osso, molti personaggi sono solo abbozzati e non sono riuscita a figurarmeli. Mentre per quanto riguarda l'ambientazione sono rimasta soddisfattissima, per i personaggi mi sarebbe piaciuto saperne di più.

Editing e traduzione a cura della casa editrice: Tutto benissimo, ottimo.

voto:

Acquisto consigliato? Sì, lo consiglio di tutto cuore agli amanti del genere distopico: non se lo possono perdere! Ma trovo che questo romanzo sia anche un ottimo punto di partenza per tutti coloro che ancora non si sono addentrati nel genere o per chi è rimasto deluso di alcuni romanzi usciti in passato e vuole dargli un'altra possibilità.

2 commenti: