domenica 30 dicembre 2012

ARRIVEDERCI AL NUOVO ANNO!!!!

Ciao a tutti/e amici lettori, in questo mese di festività ho avuto pochissimo tempo da dedicare al blog e ai miei cari libri, oggi partirò per qualche giorno e tornerò a Gennaio quindi vi saluto già da ora e vi faccio tanti auguri di buon 2013, dato che non riuscirò a passare a salutarvi mentre sarò via.
Con le recensioni sono un po' indietro, ne ho due in coda che però non sono riuscita a scrivere, spero di rifarmi e di tornare completamente in pari non appena le feste saranno finite e tutto ritornerà alla normalità.
A prestissimo!!!!!


giovedì 27 dicembre 2012

Mini recensione: UNO STUPIDO ANGELO

Ciao a tutti/e, eccomi tornata a scrivere. Ammetto che durante queste vacanze natalizie ho avuto davvero pochissimo tempo per leggere e ancora meno per recensire, infatti fino al ritorno alla normalità (dopo il 7 Gennaio) non avrò molto tempo da dedicare al blog, quindi vi avverto già che le mie recensioni saranno tutte "mini".

Ecco la mia piccola recensione del libro "Uno stupido angelo" di Christopher Moore.



Titolo: Uno stupido angelo
Sottotitolo: Storia commovente di un Natale di terrore
Autore: Christopher Moore
Traduzione: Giulia Balducci
Casa editrice: Elliot
Pagine: 250
Data di pubblicazione: 24 Ottobre 2012
Prezzo: 16,50

SinossiNatale sta arrivando e gli abitanti del piccolo villaggio di Pine Cove in California sono impegnatissimi a far acquisti, impacchettare regali, decorare la casa e inghirlandare alberi, immersi nello spirito gioioso della festa. Ma non tutti hanno il cuore lieto e, fra questi, c'è il piccolo Joshua. A rattristare il bambino è la convinzione che quest'anno non riceverà regali, dal momento che ha visto con i suoi occhi Babbo Natale ricevere un colpo di pala e stramazzare a terra. Per questo, da quel momento, la sua unica preghiera è: "Ti prego, Babbo Natale, torna dal regno dei morti!". E si sa, per quanto impossibili, a volte i desideri dei bambini vengono accolti in paradiso; in questo caso quello di Joshua viene intercettato dall'arcangelo Raziel, che non è certo l'angelo più sveglio nel regno dei cieli. Spinto dall'euforia per la missione che deve compiere, l'arcangelo dà inizio a una serie di eventi che getteranno i residenti di Pine Cove dritti nel caos, culminante nella festa di Natale più esilarante e terrorizzante che la città abbia mai visto. È il Natale secondo Christopher Moore, grottesco e cattivello al punto giusto, qui presentato ai lettori italiani in edizione integrale con un nuovissimo capitolo aggiunto dall'autore.




La mia opinione: Cosa c'è di meglio di un romanzo dissacrante atto a prendere poco sul serio la festività del Natale? Io avevo proprio voglia di passare queste feste natalizie con una lettura leggera e divertente, ed è per questo che la mia scelta a tema di quest'anno si è orientata verso questo libro di Moore, il cui titolo è tutto un programma. Le premesse c'erano tutte, e la storia parte bene, permeata da una leggera ironia, situazioni al limite del grottesco e tanta surrealtà. Essendo il primo libro di Moore che leggo non ho parametri di paragone, però ho saputo che molti dei personaggi del romanzo sono comparsi in altri libri, ed è probabile che i fan dell'autore potranno godere di questa accortezza e affezionarsi maggiormente alla storia rispetto a chi come me non aveva ancora avuto il piacere di conoscerli. Non so se sia a causa di questa mia "lacuna", ma in generale il libro, nonostante le ottime premesse e potenzialità, non è riuscito a soddisfare le mie aspettative, che in questo caso (visti gli incredibili consensi riscossi tra i lettori e la trama accattivante come non mai) erano altissime. Già... faccio spesso l'errore di riporre troppa fiducia nei libri che mi ispirano, ma come si fa a restare indifferenti davanti a una cover così carina e a una trama così originale? Non fraintendetemi, "Uno stupido angelo" è DAVVERO un romanzo umoristico degno di questo nome, e ci sono alcune scene che strappano più di una risata (vi basti pensare a degli zombi che vogliono andare all'Ikea...) ma dopo un promettentissimo inizio ho trovato che la storia si perda un po', le vicende risultano sconclusionate, l'umorismo alla lunga è ripetitivo e l'interesse per la vicenda è andato scemando. Ripeto, non un brutto romanzo, se cercate spensieratezza e comicità (un po' demenziale) qua la troverete, solo che io da un romanzo umoristico cerco di più, cerco anche una storia che mi appassioni... questa non mi è sembrata niente di speciale.




PS= Di questo libro ne era uscita già un'edizione italiana (nel 2005, edito da Sperling & Kupfer) ma questa nuova edizione Elliot, oltre a una cover ed un titolo rivisitati e migliorati, contiene anche un capitolo inedito!
Questa era la versione italiana precedente:
Il titolo non c'entrava nulla, tanto meno il sottotitolo "un'allegra favola di Natale" quindi molto meglio la nuova edizione.


voto:


Acquisto consigliato? Se già apprezzate l'ironia dell'autore e avete già letto tutti (o quasi) i suoi precedenti libri credo che anche questo vi piacerà. Se invece ancora non lo conoscete io consiglierei di partire da un altro romanzo, perché questo non mi ha colpita particolarmente, è probabile che non sia tra i migliori. Consigliato comunque a chi ama il genere umoristico/surreale non esente da sprazzi di demenzialità.

domenica 23 dicembre 2012

acquisti e regali (97)



"Acquisti e Regali" è una rubrica nella quale presenterò tutti i libri che ho acquistato, presi in prestito, ricevuti in regalo o tramite scambio. Farò un post nuovo ogni settimana, per aggiornare tutti i miei nuovi libri. 

La scorsa settimana, le nuove entrate nella mia libreria sono state:  


IO E TE di Niccolò Ammaniti

Sinossi: Barricato in cantina per trascorrere di nascosto da tutti la sua settimana bianca, Lorenzo, un quattordicenne introverso e un po' nevrotico, si prepara a vivere il suo sogno solipsistico di felicità: niente conflitti, niente fastidiosi compagni di scuola, niente commedie e finzioni. Il mondo con le sue regole incomprensibili fuori della porta e lui stravaccato su un divano, circondato di Coca-Cola, scatolette di tonno e romanzi horror. Sarà Olivia, che piomba all'improvviso nel bunker con la sua ruvida e cagionevole vitalità, a far varcare a Lorenzo la linea d'ombra, a fargli gettare la maschera di adolescente difficile e accettare il gioco caotico della vita là fuori. Con questo racconto di formazione Ammaniti aggiunge un nuovo, lancinante scorcio a quel paesaggio dell'adolescenza di cui è impareggiabile ritrattista. E ci dà con Olivia una figura femminile di fugace e struggente bellezza.


ANGEL di Elizabeth Taylor

SinossiIn uno di quei villaggi dickensiani della vecchia Inghilterra in cui il cielo illividisce sin dalle prime ore del pomeriggio, vive Angel Deverell, quindicenne con gli occhi verdi, la carnagione bianca e i capelli scuri, e un animo scontroso e indolente, avido di rivalsa e di affermazione. Nel piccolo universo in cui si aggira, la scuola, la bottega di sua madre, rimasta prematuramente vedova, la casa di sua zia, Angel non riesce a nascondere la sua natura indocile e ribelle. Senza vere amiche, con un astioso rapporto con la madre, la ragazza vive in un mondo tutto suo, creato dai suoi sogni e dalle sue fantasticherie. Un mondo in cui occupa un posto centrale Paradise House, la villa nobiliare in cui sua zia lavora al servizio di Madam, una vera lady coi polsi ornati da splendidi granati. Il destino, però, ha approntato per Angel la più imprevedibile delle svolte. Un giorno la ragazza decide di trasferire le sue innumerevoli fantasticherie in un romanzo. Grazie al fiuto di un editore di Bloomsbury, l'opera conoscerà un incredibile successo. Angel sarà celebre e ricca e avrà Paradise House e, soprattutto, avrà Esmé Howe-Nevinson, pittore di talento, bello e scapigliato, capace di assoggettarsi al suo capriccio. Asserragliata nel proprio grottesco delirio e nelle stanze di Paradise House, Angel trascorrerà gli anni migliori della sua vita. E, come una primadonna del cinema muto, saprà far fronte ai rovesci che l'esistenza le riserverà affrontando un lungo Viale del Tramonto.


C'ERA UNA VOLTA UN FIUME di Bonnie Jo Campbell

SinossiMargo Crane ha quindici anni e vive da sola con il padre lungo le rive del fiume Stark, nelle foreste rigogliose del Michigan. È bellissima, ma non lo sa. Lei vuole soltanto spellare conigli, imbracciare il fucile, trascorrere giornate intere alla deriva sul fiume. È una bambina selvaggia che vuole attraversare la vita come un fiume la terra, scivolando lievemente, senza paura. Non sa che la grazia dei suoi gesti, l'incanto del suo volto sono attentamente scrutati da occhi avidi, turbati, stravolti dalla smania di possesso. Il giorno successivo al Ringraziamento, durante la festa nella grande fattoria di zia Joanna e zio Cai, i parenti ricchi che hanno ereditato la Murray Metalli, la fabbrica che scarica ogni giorno nel fiume un miscuglio di scolo, olio e solventi, accade l'irreparabile. Zio Cai, l'uomo più attraente dell'ostinata e cocciuta tribù dei Murray, la convince a seguirlo nel capanno dipinto di bianco, la afferra tra le braccia, la stende sul pavimento di terra battuta, le mormora qualcosa a proposito della sua "sacrilega", "spaventosa" bellezza... e la prende. L'esito di questo gesto è scontato lì, tra le foreste del Michigan: una drammatica resa dei conti che aggiunge lutti a lutti. Sola, in una terra dove alla bellezza della natura non corrisponde la virtù degli uomini, a Margo non resta che affidarsi al fiume e alla vecchia barca del nonno. Parte così per un avventuroso viaggio alla ricerca della madre che l'ha abbandonata e di se stessa.




 I SOGNI PERDUTI DELLE SORELLE BRONTE di Syrie James

Sinossi"Ho scritto molto sulle gioie dell'amore. E da molto tempo sogno, nel profondo del mio cuore, di incontrare un uomo con cui creare un legame intimo e indissolubile; ogni Jane, credo, merita di avere il suo Rochester. Da tempo, ormai, avevo rinunciato all'idea di poter vivere in prima persona un'esperienza del genere. Al posto dell'amore, scelsi di avere un lavoro. E ora mi ritrovo a chiedere a me stessa: possono due parti così fondamentali nella vita di una donna coesistere pacificamente o è necessario sceglierne una? Ora che ho ricevuto una proposta di matrimonio, mi domando: amo davvero quest'uomo? Così, mi rivolgo alle mie compagne più sincere, carta e penna, e chiedo loro una risposta." Ci sono segreti che una donna non può rivelare nemmeno alla più cara delle amiche, dubbi che possono essere sciolti soltanto cercando la verità più profonda del proprio cuore. Per questo Charlotte Brontë amava così sinceramente il suo diario. Solo a lui poteva confidare i segreti più intimi del suo animo: la verità sull'uomo che era entrato nella sua vita in un giorno di tempesta, un uomo rude, quasi sgradevole, ma anche forte e in grado di proteggerla dal mondo, che Charlotte aveva iniziato ad amare in segreto. Nei suoi diari, ritrovati nella cantina di una villa dello Yorkshire Charlotte Brontë racconta la propria vita, quella della sorella Emily, le loro aspirazioni come giovani scrittrici in un mondo di soli uomini.

mercoledì 19 dicembre 2012

W... W... W... Wednesdays (88)



w... w... w...wednesdays è stato creato da MizB di ShouldBeReading


Questo è un giochino che funziona rispondendo a 3 semplici domande:
What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
What did you recently finish reading? (Quale libro hai finito di recente?)
What do you think you’ll read next?(Quale libro sarà la tua prossima lettura?)
Ecco le mie risposte:


*What are you currently reading?



Vista l'imminenza del Natale ho messo in lettura un libro a tema:  "Uno stupido angelo" di Christopher Moore, una lettura piacevole e divertente, perfetta da leggersi adesso!!!! Prossimamente la mia recensione.










Inoltre, ho ancora in lettura "Leviathan - La trilogia" di Scott Westerfeld, accantonato momentaneamente dopo aver finito il libro primo (QUI la mia recensione), prossimamente lo riprenderò in lettura e recensirò i restanti due libri della raccolta!!!




*What did you recently finish reading?


Ho finito:  "L'ultimo lupo mannaro" di che mi ha fortemente delusa :-( QUI LA MIA RECENSIONE!




Ho finito anche "Quando Hitler rubò il coniglio rosa" di Judith Kerr, carino, molto per bambini più che per ragazzi, mi aspettavo qualcosa di più, anche se ovviamente come lettura "infantile" va benissimo. QUI LA MIA RECENSIONE!






*What do you think you’ll read next?


Prossimamente leggerò i seguenti libri:  "Io e te" di Niccolò Ammaniti, "Veleno d'inchiostro" di Cornelia Funke e "I figli di Atlantide" di Mario De Martino.

Recensione: L'ULTIMO LUPO MANNARO

Ecco la mia recensione al libro "L'ultimo lupo mannaro" di Glen Duncan.


Titolo: L'ultimo lupo mannaro
Serie: L'ultimo lupo mannaro, vol.1
Autore: Glen Duncan
Traduzione: Tommaso Biancardi
Editore: ISBN edizioni
Data di pubblicazione: 21 Aprile 2011
Pagine: 474
Prezzo: 16,90

Sinossi: Jacob Marlowe ha appena scoperto di essere l’ultimo della sua specie. È braccato dai suoi nemici e tormentato da un tragico passato. Logorato da due secoli di lussuria e di assassini, a cui è spinto ogni mese dalla Maledizione che lo ha colpito, h deciso di consegnarsi alle autorità alla prossima luna piena. Gli ultimi trenta giorni prima che tutto finisca. Ma proprio mentre Jacob sta contando le ore che lo separano dalla propria fine, un brutale omicidio e un incontro tanto incredibile quanto inaspettato lo catapultano di nuovo all'inseguimento della vita. “L’ultimo lupo mannaro” è qualcosa di unico e totalmente nuovo, un romanzo in cui azione, dolore, poesia, amore, sesso, humour, sangue e morte si tengono per mano in un miracoloso equilibrio.

La mia opinione: Ho iniziato la lettura di questo romanzo con le migliori intenzioni e anzi, con la quasi convinzione che mi sarebbe piaciuto. Niente di più sbagliato. Un buco nell'acqua totale. Già da subito si nota che qualcosa non va. Lo stile di scrittura, seppur scorrevole, risulta freddo e distaccato e la prima domanda che mi sono fatta è stata: potrò mai appassionarmi ad una storia così algida? Ciò nonostante durante la prima parte del libro ho continuato a nutrire qualche aspettativa perché speravo che almeno la vicenda decollasse. Le premesse per estrapolare dallo scheletro della trama un qualcosa di interessante ci sarebbero state, ma la verità è che in 474 pagine l'autore non è riuscito a mettere insieme una storia che valesse la pena leggere. Non accade mai nulla. Molte scene di sesso, molte divagazioni, molte frasi volutamente volgari con aggettivi rozzi buttati lì con finta disinvoltura, come a dimostrare (rimarcandolo esageratamente) che questo romanzo non è il solito urban fantasy edulcorato per ragazzine, ma il risultato è patetico, non si riesce a scorgere un minimo di spontaneità. Inutile dire che da lettrice non sono riuscita per niente ad interessarmi alla storia, i personaggi sono stereotipati e non empatici, e questa situazione va addirittura a peggiorare esponenzialmente con l'avanzare della lettura. La qualità del romanzo crolla verso in basso come un diagramma discendente, se inizialmente non ne ero entusiasta ma potevo concedere una sufficienza stiracchiata, continuando la lettura la mia opinione è peggiorata moltissimo, fino ad arrivare ad un finale talmente stupido e scontato che mi ha fatto gravemente rimpiangere la fiducia concessa. Per semplificare, la trama potrebbe benissimo essere sintetizzata così: "c'era una volta un lupo mannaro brutto cattivo e perennemente arrapato. Era l'ultimo lupo mannaro rimasto". Stop. Davvero, potete limitarvi a leggere queste due frasi ed evitarvi le 474 pagine, perché non aggiungono nulla di più. E ne hanno anche fatto una trilogia!!! Rabbrividisco al solo pensiero di leggere i seguiti.



E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:


Cover: La cover italiana è ripresa dalla cover originale, senza fronzoli, come a denotare un romanzo diverso dalle mode del momento. E dire che pensavo che questa qualità potesse risultare vincente. Beh... a volte non basta il pensiero, ci vuole anche della sostanza! Comunque questa è la cover originale:


Stile di scrittura: Lo stile di scrittura è scorrevole, una delle poche qualità del libro, dato che non risulta difficile leggerlo. In aggiunta i capitoli sono numerosi ma molto brevi, quindi anche la brevità dei capitoli aiuta ad una lettura veloce, anche se veloce non è sinonimo di piacevole purtroppo.

Idee alla base della storia: Non ci siamo, la storia partendo da un'idea iniziale che avrebbe anche potuto funzionare (un ultimo lupo mannaro) si è completamente persa, non si è sviluppata.

Caratterizzazione dei personaggi: I personaggi sono tutti molti stereotipati, sia gli uomini (sempre molto duri di cuore e dagli atteggiamenti studiatamente volgari) che le donne (che invece sono tutte gatte morte e donne oggetto). Impossibile riuscire a trovare simpatia in loro, impossibile interessarsi alle loro sorti.

Editing e traduzione a cura della casa editrice: Non ho notato refusi, mi è sembrato tutto ben corretto.


voto:




Acquisto consigliato? No, non lo consiglio, questo libro non è proprio riuscito a trasmettermi niente, la storia è scialba e non decolla, il linguaggio freddo e calcolato, lo humor un po' forzato, i personaggi banalissimi. Come pubblico è comunque indirizzato più verso lettori uomini che lettrici donne.

martedì 18 dicembre 2012

Top Ten Tuesday: le mie letture preferite del 2012


La rubrica "TOP TEN TUESDAY" è stata creata dal blog The Brook and the Bookish. Lo scopo della rubrica è quello di compilare una lista seguendo il tema scelto dal blog creatore. Questa rubrica avrà luogo il materdì. Il mio blog parteciperà ogni volta che troverò interessante la tematica della settimana.


Il tema di questa settimana è:
Le mie letture preferite del 2012

Ovvero i 10 libri letti nel 2012 (ma non necessariamente usciti quest'anno) che mi sono piaciuti di più. Per spiegarvi il perché delle mie scelte vi linkerò le mie recensioni. Questa volta ho deciso di inserire i libri IN ORDINE DI PREFERENZA. Quindi il libro al primo posto sarà quello che ho preferito in assoluto e via via a scendere... ma tenete conto che quelli in classifica sono tutti libri a cui ho dato 5 stelline (dato che quest'anno ho dato questa votazione a ben 20 libri!), quindi sono tutti dei bellissimi libri, più o meno si equivalgono.


1. L'età dei miracoli di Karen Thompson Walker


2. Black Friars - L'Ordine della penna di Virginia De Winter


3. Bitten. La notte dei lupi di Kelley Armstrong


4. I sonnambuli di Paul Grossman


5. La casa sul fiume di Penny Hancock



6. Un cuore rosso rubino in un freddo mare blu di Morgan Callan Rogers


7. Abbiamo sempre vissuto nel castello di Shirley Jackson


8. Black Friars - L'Ordine della chiave di Virginia De Winters


9. Il ballo di Irène Némirovsky


10. La chimera di Praga di Laini Taylor


DA NOTARE CHE L'AUTRICE VIRGINIA DE WINTER E' ENTRATA IN CLASSIFICA PER BEN DUE VOLTE, COMPLIMENTI VIVISSIMI!!!!!

Mini recensione: QUANDO HITLER RUBO' IL CONIGLIO ROSA

Ecco la mia piccola recensione del libro "Quando Hitler rubò il coniglio rosa" di Judith Kerr.



Titolo: Quando Hitler rubò il coniglio rosa
Autrice: Judith Kerr
Traduzione: Maria Buitoni Duca
Editore: BUR
Pagine: 277
Data di Pubblicazione: 9 Gennaio 2009
Prezzo: 8,00

SinossiAnna è una bambina quando con la sua famiglia deve lasciare la Germania, perché lei è ebrea e nel Paese è arrivato Hitler. Anna dovrà abbandonare la sua casa, la sua scuola, i suoi giochi... E anche il suo amato coniglio rosa. Davanti a lei e alla sua famiglia si apre un futuro incerto, paesi sconosciuti, città nuove. Ma cambiare vita può anche diventare una bella avventura, se si sta tutti insieme.




La mia opinione: Mi piacciono i libri che parlano di un argomento delicato e tristemente reale come quello del nazismo e appena ne ho l'occasione sperimento sempre nuove letture di tale tematica. Questo libro per ragazzi però ha leggermente disatteso le mie aspettative perché pensavo che la storia fosse più incentrata sul nazismo e invece ne parla in maniera molto blanda e defilata. La protagonista è Anna, una ragazzina berlinese di origine ebrea, che con la sua famiglia è costretta a scappare per sfuggire alla persecuzione. Diciamo che la bambina vive tutto ciò non con la paura che ci si aspetterebbe, per lei è un'avventura emozionante andare a vivere un po' qua e un po' là senza fissa dimora e non riesce a capire a pieno (forse perché ancora piccola) l'orrore che si nasconde dietro alla persecuzione nazista. Questo è il motivo per cui come storia non mi ha molto colpita, mi aspettavo maggiore consapevolezza, maggiore presa sul lettore. Di sicuro è un romanzo più per bambini che per ragazzi, con uno stile di scrittura molto semplice e dei contenuti leggeri, ingenui. Un libro comunque piacevole, con un finale non proprio definitivo, ma che rimanda ad un seguito ("La stagione delle bombe" che leggerò) in cui forse, e dico forse, l'argomento del nazismo verrà approfondito meglio.




PS= Di questo libro (la cui prima edizione risale al 1971) sono state tratte davvero moltissime cover in tutto il mondo. La cover italiana della BUR è stilizzata, piacevole, senza troppa personalità, ma la cover in assoluto che preferisco e questa edizione inglese, bella sia per l'immagine e sia per la rappresentatività della storia:



voto:


Acquisto consigliato? Un libro piacevole e scorrevole che consiglio soprattutto a bambini e ragazzi giovani, per un primo approccio "soft" alla tematica del nazismo, come se fosse una grande avventura. Se siete adulti e cercate un romanzo per ragazzi di questo genere ce ne sono a mio avviso di migliori e più coinvolgenti (vedi "Un sacchetto di biglie" di Joseph Joffo o "Conta le stelle" di Lois Lowry)

lunedì 17 dicembre 2012

Un libro... a raggi X!!! (14) L'ULTIMO LUPO MANNARO




Parte oggi la nuova rubrica "Un libro... a raggi X!!!"
Di cosa si tratta?
Questa rubrica è stata ideata da me e da Morna (del blog Forgotten page a cui il mio blog è gemellato) e consiste nel leggere entrambe un determinato libro e commentarlo un po' alla volta, come una specie di commento a due voci in cui alternandoci diremo le nostre impressioni sul libro in oggetto.


Oggi commentiamo i restanti 16 capitoli di: "L'ultimo lupo mannaro" di Glen Duncan.. In questa quarta ed ultima puntata verranno quindi presi in considerazione i capitoli dal 46 al 61 (se vi siete persi le puntate precedenti cliccate qui: Capitoli dall'1 al 15 - Capitoli dal 16 al 30 - Capitoli dal 31 al 45).

Vi lascio intanto la scheda del libro:

Titolo: L'ultimo lupo mannaro
Serie: L'ultimo lupo mannaro, vol.1
Autore: Glen Duncan
Traduzione: Tommaso Biancardi
Editore: ISBN edizioni
Data di pubblicazione: 21 Aprile 2011
Pagine: 474
Prezzo: 16,90
Sinossi: Jacob Marlowe ha appena scoperto di essere l’ultimo della sua specie. È braccato dai suoi nemici e tormentato da un tragico passato. Logorato da due secoli di lussuria e di assassini, a cui è spinto ogni mese dalla Maledizione che lo ha colpito, h deciso di consegnarsi alle autorità alla prossima luna piena. Gli ultimi trenta giorni prima che tutto finisca. Ma proprio mentre Jacob sta contando le ore che lo separano dalla propria fine, un brutale omicidio e un incontro tanto incredibile quanto inaspettato lo catapultano di nuovo all'inseguimento della vita. “L’ultimo lupo mannaro” è qualcosa di unico e totalmente nuovo, un romanzo in cui azione, dolore, poesia, amore, sesso, humour, sangue e morte si tengono per mano in un miracoloso equilibrio.


Ecco la nostra opinione dei capitoli dal 46 al 61:


MORNA: Dio, Allah, Buddha, Grande Madre, chiunque ci sia lassù, grazie infinite per aver fatto terminare questo supplizio. Non ne potevo più di vedere questo libro che dal comodino mi guardava, settimana dopo settimana, ricordandomi che dovevo leggerlo. La lettura mi era divenuta un peso, non più uno svago o un momento di sereno allontanamento dal mondo, ma un vero e proprio strazio.

SARA: Anche io ammetto che, soprattutto la seconda metà del libro, l'ho letta molto controvoglia. E' bruttissimo quando capita, soprattutto per noi lettrici compulsive che abbiamo pile di libri ad attenderci e pensiamo a quanto desidereremmo dedicarci ad altri romanzi.

MORNA: Per quanto mi riguarda questa puntata non aggiunge niente di nuovo a quello che ho già scritto. Il libro ha continuato a essere , per me, privo di qualunque interesse anche in questi ultimi 15 capitoli finali. E in ogni caso, se anche Duncan si fosse inventato qualcosa di estremamente accattivante, non credo che c'è l'avrebbe fatta a riprendere il mio interesse, data ormai l'elevata inerzia che avevo accumulato.

SARA: Purtroppo neanche per me aggiunge nulla di nuovo!

MORNA: Sono felice che questo libro sia terminato, sono felice di non dover più leggere azioni assolutamente sconclusionate che si sono trascinate senza portare in definitiva da nessuna parte, e senza avere nessun altro scopo se non quello di annoiarmi a morte. Sono felice di non dover più leggere di personaggi che non mi hanno coinvolte nemmeno un po', descritti sempre con i soliti aggettivi, che non sono riusciti a smuovermi nemmeno un briciolo nelle mie sensazioni. Personaggi estremamente stereotipati inoltre, nel migliori dei casi inutili alla vicenda. Sono felice di riporre al suo posto, sullo scaffale della libreria dedicato ai romanzi che non mi sono piaciuti (perchè io ho uno scaffale apposta :D), un libro che ho fatto fatica a maneggiare durante la lettura per paura di rovinarlo e che non vale i soldi spesi. Ok dai, forse questa potevo anche risparmiarmela.

SARA: Ah... io lo scaffale dei libri che non mi sono piaciuti non ce l'ho, io quei libri semplicemente li do via, cosa che farò con questo, se dovessi tenermi tutti i romanzi letti non avrei più lo spazio per entrare in casa. Hai presente quella trasmissione americana in cui la gente accumula così tanto che poi copre pure i mobili e i letti e deve calpestare la roba per camminare? Ecco... questa sarebbe la situazione se a casa mia tenessi tutto XD

MORNA: E infine sono grandemente felice di dimenticarmi di queste vicenda, per far spazio nella mia memoria a storie che davvero meritano molto di più. Sono stata troppo cattiva?? Forse. Nessuno me ne voglia, questo è solo il mio parere :) So che qualche mese fa è uscito il secondo romanzo della trilogia The last warefolf - L'alba di Talulla. Sinceramente credo proprio che non acquisterò questo nè il terzo volume. Per me le avventure di Jacob Marlowe finiscono con la sua morte. Progettavo invero anche di leggermi altro di Duncan, per esempio 666 Io sono il Diavolo che mi intrigava parecchio, ma a questo punto credo sia meglio che io e l'autore ci prendiamo un momento di pausa per capire se davvero ne vale la pena di continuare la nostra "relazione" XD

SARA: Concordando su quello che hai detto (neanche io ho intenzione di leggere il seguito, ma "666 sono il diavolo" invece lo leggerò, non ora, ma in futuro...) vorrei spendere due parole sul finale del libro. Cioè... alcune recensioni parlavano di un finale con grandi colpi di scena, ma io l'ho odiato. Cosa mi avrebbe dovuto trasmettere? Il suo voler "stupire" ha scatenato in me l'effetto opposto, "i colpi di scena" (se così vogliamo chiamarli) sono banali all'inverosimile. Avrei dovuto commuovermi? Avrei dovuto crogiolarmi beatamente nel pensiero che la vita va avanti nonostante tutto ed esserne contenta? Se possibile questo finale mi ha fatto disprezzare ancora di più la storia e l'autore, la sua visione delle donne è quasi offensiva, i suoi personaggi femminili (Talulla come ultima goccia che fa traboccare il vaso) sono uno più stereotipato dell'altro, ma davvero gli uomini pensano questo di noi? Spero di no...

MORNA: In ogni caso assegno due stelline a questi ultimi capitoli e due stelline su cinque complessive all'intero romanzo, che purtroppo non mi sento di consigliarvi affatto!

SARA: Io sono partita a votare il romanzo partendo da 3 e scendendo di mezzo punto ad ogni puntata, potevo cambiare questa volta? Certo che no, questa ultima parte del libro mi è piaciuta così poco che le assegno 1,5 stelline, il mio voto complessivo è invece 2 stelline come quello di Morna, e giuro che non la voglio copiare :-)

venerdì 14 dicembre 2012

Recensione: SOFFOCARE

Ecco la mia recensione al libro "Soffocare" di Chuck Palahniuk.


Titolo: Soffocare
Autrice: Chuck Palahniuk
Traduzione: Matteo Colombo
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 280
Data di pubblicazione: 15 Settembre 2003
Prezzo: 10,00

Sinossi: Victor Mancini, studente di medicina fallito, ha architettato un fantasioso sistema per pagare le spese ospedaliere della vecchia madre: ogni giorno sceglie un ristorante diverso, ci va a cena con un amico e, nel bel mezzo della serata, finge di rischiare il soffocamento per colpa di un boccone andato di traverso. Immancabilmente qualcuno si lancia a salvarlo, e immancabilmente questo qualcuno esce "trasformato" dall'esperienza e diventa una sorta di padre adottivo del protagonista. Al punto che in occasione dell'anniversario dell'incidente gli invia dei soldi. Dopo anni di questa attivita Victor si trova a ricevere quasi ogni giorno un gruzzolo da persone di cui ormai non ricorda nulla ma che gli sono grate per aver dato un senso alle loro vite.


La mia opinione: Il primo libro di Palahniuk che leggo. Descritto come un autore grottescamente geniale, paragonato a Welsh (che io adoro!), personalmente non ho trovato questo romanzo (con media di 4 stelline su anobii) così TANTO straordinario. Certo, è una storia assolutamente grottesca, assurda, visionaria, con humor nero e risate amare, ma l'impressione che ne ho avuto è stata un po' altalenante. Se da una parte ci sono alcuni capitoli che mi hanno divertita moltissimo, da leggere e rileggere (vedi il capitolo sullo "stupro" programmato, troppo forte!), ce ne sono altri che invece non mi hanno lasciato proprio nulla. La storia infatti non è lineare, è composta da storia presente, aneddoti vari, passato, considerazioni... diciamo che se l'autore si fosse concentrato solo sulla storia presente senza troppe divagazioni mi sarebbe piaciuta di più. La trama scritta sulla quarta di copertina trae un po' in inganno perché punta l'attenzione solo su un aspetto del romanzo, mentre la trama è diversa, è molto incentrata sul sesso, e il linguaggio è volutamente esagerato e volgare. Non mi scandalizzo, solo che alcune scene sono sopra le righe in maniera che oserei definire "fanatica", l'obiettivo sembra sia DISGUSTARE il lettore, mentre io  in questo genere di libri preferisco un tipo di volgarità sagace e umoristica, cosa che qui non sempre riesce. Se oscenità e follia allo stato puro non vi infastidiscono non è un brutto libro, si legge in fretta, non annoia, però non è esattamente quello che io intendo per romanzo GENIALE. Leggerò sicuramente altri libri dell'autore per farmene un'idea migliore.


E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:


Cover: Cover e titolo sono bizzarri ma a prima vista non molto attraenti. E' stato mantenuto un parallelismo con la prima cover USA che è questa:

Sembra quasi un trattato di anatomia! Tra questa e la cover italiana preferisco decisamente la nostra!!!

Stile di scrittura: Lo stile di scrittura è scorrevole, irriverente, grottescamente perverso, carico di humor nero e battute volgari a volte troppo esagerate. Un po' l'ho apprezzato e un po' ho trovato questo "calcare la mano" esasperante.

Idee alla base della storia: Le idee di base sono davvero fantastiche e anche lo sviluppo e il finale non sono niente male. Non ho però apprezzato la gestione della narrazione, l'alternanza di capitoli interessanti e altri meno.

Caratterizzazione dei personaggi: I personaggi sono folli completi! E rozzi. Parecchio! Come si può dire di averli amati? Non mi hanno trasmesso sentimenti positivi, ma neanche negativi. Diciamo che se il protagonista mi avesse ispirata maggiormente almeno mezza stellina in più l'avrei assegnata.

Editing e traduzione a cura della casa editrice: Qualche piccolo refuso, per il resto mi è sembrato ok.




voto:



Acquisto consigliato? Lo consiglio in primis ai lettori uomini amanti dei romanzi grotteschi e taglientemente ironici, che sapranno meglio apprezzare lo "squilibrio mentale" e la sessodipendenza del protagonista :-) Alle donne amanti delle letture "tradizionali" che non amano le volgarità gratuite lo sconsiglio. Se invece (come me) siete già avvezze a romanzi politicamente scorretti potrebbe piacervi.