mercoledì 30 settembre 2015

Recensione: CARTOLINE DI MORTE - James Patterson e Liza Marklund

La mia recensione su "Cartoline di morte" di James Patterson e Liza Marklund.



TitoloCartoline di morte
AutoriJames Patterson - Liza Marklund
Traduzione: V. Guani - A. Biavasco
Editore: TEA
Data di pubblicazione: 21 Luglio 2011
Pagine: 304
Prezzo: 8,90 euro

 
Sinossi: Sono giovani, belli, felici. Sono giovani coppie in viaggio di nozze, in giro per le più importanti capitali europee. Hanno tutta la vita davanti. Ma sono morti che camminano. Perché qualcuno li uccide e ricompone i cadaveri in pose enigmatiche, li fotografa con una Polaroid e poi invia la foto a un giornalista del quotidiano locale. Ma quel giornalista sa che cosa lo aspetta, perché pochi giorni prima ha ricevuto una cartolina dai killer, una cartolina di morte. Roma, Francoforte, Copenhagen, Parigi... e Stoccolma. Jacob Kanon, detective del NYPD, è l'unico sulle tracce dei killer, ma è sempre un passo indietro. Eppure non si arrende, non può cedere, perché ha un motivo del tutto personale per fermare la strage. Ora, finalmente, è a pochi passi dalla soluzione. Stoccolma potrebbe essere l'ultima tappa della catena di omicidi. Tutto dipende da una giornalista svedese, la giovane e agguerrita Dessie. Lei ha ricevuto l'ultima cartolina di morte e solo lei può aiutare Kanon, prima che i killer mettano in atto una contromossa imprevista. O forse l'hanno già fatto?


La mia opinione: Premetto di non aver mai letto nessun libro del famoso James Patterson e né di Liza Marklund, quindi non conosco minimamente il loro stile e l'unico motivo per cui ho deciso di leggere questo è che sono stata attirata per via della trama particolare che mi sembrava molto originale e intrigante. Certo è che la stesura di un libro in due non è cosa facile e il risultato in questo caso è reso evidente dai tantissimi capitoli che lo compongono, sono ben 112, e ogni capitolo è lungo un paio di facciate o tre al massimo, quindi molto brevi! Questo comporta fattori sia positivi che negativi: da una parte il libro è velocissimo da leggere, il ritmo narrativo è fulmineo e quindi non vi potrete annoiare, il rovescio della medaglia però è che risente di uno stile molto scarno e didascalico... stilisticamente parlando non è proprio il massimo! Voglio comunque dare atto che la storia è avvincente e vi sono tanti colpi di scena che nei momenti in cui si pensava di aver capito tutto ribaltano la situazione e quindi da questo punto di vista il thriller risulta ben congegnato, ma non privo comunque di soluzioni poco credibili. Avrei dato anche una stellina in più se non fosse stato per l'evitabilissima e frettolosa storia d'amore tra i due protagonisti che più banale di così non poteva essere (e ribadisco: evitabilissima! Non se ne sentiva davvero il bisogno) e per il finale che anch'esso veloce e frettoloso è inoltre stato eccessivamente rocambolesco e degno di un action-movie, ma non di ciò che io considero un buon thriller.




voto:

venerdì 25 settembre 2015

Recensione: IL GRANDE GATSBY - Francis Scott Fitzgerald

La mia recensione su "Il grande Gatsby" di Francis Scott Fitzgerald.



Titolo: Il grande Gatsby
Autore: Francis Scott Fitzgerald
Traduzione: Fernanda Pivano
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 2014 (prima edizione 1925)
Pagine: 164
Prezzo: 10,00

Sinossi: Il grande Gatsby ovvero l'età del jazz: luci, party, belle auto e vestiti da cocktail, ma dietro la tenerezza della notte si cela la sua oscurità, la sua durezza, il senso di solitudine con il quale può strangolare anche la vita più promettente. Il giovane Nick Carraway, voce narrante del romanzo, si trasferisce a New York nell'estate del 1922. Affitta una casa nella prestigiosa e sognante Long Island, brulicante di nuovi ricchi disperatamente impegnati a festeggiarsi a vicenda. Un vicino di casa colpisce Nick in modo particolare: si tratta di un misterioso Jay Gatsby, che abita in una casa smisurata e vistosa, riempiendola ogni sabato sera di invitati alle sue stravaganti feste. Eppure vive in una disperata solitudine e si innamorerà insensatamente della cugina sposata di Nick, Daisy... Il mito americano si decompone pagina dopo pagina, mantenendo tutto lo sfavillio di facciata ma mostrando anche il ventre molle della sua fragilità. Proprio come andava accadendo allo stesso Fitzgerald, ex casanova ed ex alcolizzato alle prese con il mistero di un'esistenza ormai votata alla dissoluzione finale.


La mia opinione: Ammetto che questo romanzo inizialmente mi aveva delusa. Lo stile di scrittura non è dei migliori, risulta poco scorrevole, macchinoso, e, soprattutto durante i primi capitoli, ci sono parecchie lunghe descrizioni che però rendono un'idea molto vacua della panoramica di ciò che vorrebbero rappresentare e per questo risultano noiose e la storia non appassiona. Poi andando avanti invece la situazione migliora e anzi posso dire che varcata la metà del libro si riesce davvero ad entrare nel vivo della storia e si scopre un lato di questo romanzo che non ci si aspettava e che lo rende davvero interessante. Quella che sembrava voler raccontare solo di una vita molto sregolata e superficiale fatta di grandiose feste sfarzose che tirano avanti fino all'alba, con personaggi senza spessore che compiono azioni sconnesse e annebbiate dall'alchool, si trasforma invece in una storia di un amore tormentato e idealizzato negli anni, una storia piuttosto struggente di un sogno romantico che diventa il cardine attorno al quale ruota la vita di un uomo. L'illusione effimera di riportare indietro il passato che alimenta speranze di vasta portata.
Ciò che sembrava essere un romanzo vuoto da dimenticare in fretta diventa invece un romanzo infinitamente triste, ma che lascia il segno. Ne consiglio quindi la lettura e non lasciatevi sopraffare da un inizio non promettente, perché io per riuscire ad assimilare i primi capitoli ci ho messo dei giorni, ma poi è stata una lettura che mi ha davvero stregata.



voto:

domenica 13 settembre 2015

Recensione: L'EVOLUZIONE DI CALPURNIA - Jacqueline Kelly

Recensione di "L'evoluzione di Calpurnia" di Jacqueline Kelly




Titolo: L'evoluzione di Calpurnia
Serie: Calpurnia Tate, vol. 1
Autrice: Jacqueline Kelly
Traduzione: L.A. Dalla Fontana
Casa editrice: Salani
Pagine: 287
Data di pubblicazione: 19 Gennaio 2011
Prezzo: 16,80

Sinossi: Nei prati riarsi della calda stagione texana, Calpurnia non può fare a meno di notare che le cavallette gialle sono molto, molto più grandi delle cavallette verdi. Perché? Sono di due specie diverse? Calpurnia ha sentito parlare del libro di un certo Darwin, in cui si spiega l'origine delle specie animali. Forse può trovare quel libro nella biblioteca pubblica? Sì, ma la bibliotecaria non glielo vuole mostrare. Poco male, quel libro si trova anche a casa sua: nello studio del nonno, il libero pensatore della famiglia. Accompagnata dal nonno e dal libro proibito, Calpurnia riuscirà a scoprire i segreti delle diverse specie di animali, dell'acqua e della terra. E scoprirà anche se stessa.



La mia opinione: Questo libro l'ho trovato semplicemente meraviglioso e sarebbero addirittura superflui ulteriori commenti!
La storia risulta gradevolissima così come l'ottimo stile di scrittura, scorrevole e lineare, sia per i personaggi perfettamente delineati, le cui caratteristiche non vengono protratte per lunghe descrizioni ma appaiono sorprendentemente vivide e armonizzate a poco a poco durante l'avanzare della lettura. Inoltre le tematiche affrontate sono a dir poco interessanti e a me in particolar modo hanno esercitato una forza attrattiva fin dalle prime pagine. L'ambientazione è nel Texas degli Stati Uniti durante il 1899, proprio quando il mondo si affacciava verso il nuovo secolo, quindi il titolo, oltre a voler sottolineare l'evoluzione della ragazzina protagonista, che scopre il suo interesse per la natura e per le scienze, e nel contempo scopre come il suo essere femmina è il più grande ostacolo alla realizzazione dei suoi sogni, può essere interpretato anche come la piccola evoluzione della società, che piano piano, proprio come il progresso in campo tecnologico, progredisce anch'essa. Calpurnia manifesta infatti interessi diversi da ciò che in famiglia si aspettano da lei, ma è solo quando la cognizione di queste aspettative si affacciano nella sua mente prima di allora ingenua, che la sua felicità per aver trovato tali interessi si trasformerà in tristezza e apprensione per il futuro. Questa è quindi una storia di tante scoperte appassionanti ma anche di amare consapevolezze, di riflessioni sulla società dell'epoca, di velate ingiustizie e di tacite ribellioni interiori. Ma non solo. Troverete soprattutto una storia dall'atmosfera confortevole e affascinante dall'inizio alla fine, che a mio avviso, anche se la protagonista è molto giovane e la scrittura è semplice è adattissima ad essere letta e apprezzata da tutti, non solo ragazzi ma anche e soprattutto adulti. Il finale non è definitivo ma lascia molto all'immaginazione... per fortuna esiste un seguito (e non vedo l'ora di leggerlo!).
Che altro dire se non che questo libro che sia aggiungerà alla lista dei miei preferiti? :-)




voto: