venerdì 31 ottobre 2014

Recensione: L'APPRENDISTA ASSASSINO - Robin Hobb

Ecco la mia recensione al libro "L'apprendista assassino" di Robin Hobb.




Titolo: L'apprendista assassino
Serie: Lungavista vol. 1
Autrice: Robin Hobb
Traduzione: P.B. Cartoceti
Casa editrice: Fanucci
Pagine: 379
Data di pubblicazione: Settembre 2005
Prezzo: 9,90

Sinossi: Un'umanità di servi e signori abita un mondo pervaso da una magia sottile e inquietante, fra intrighi di corte e minacce di misteriosi pirati in grado di manipolare le loro vittime privandole di ogni forma di raziocinio e sentimento. Tra questi pericoli si aggira il giovane Fitz, un "bastardo" di stirpe reale, la cui sola consolazione è un magico e tenero legame con gli animali. Accolto a corte, Fitz dovrà apprendere l'uso delle armi e le regole dell'etichetta, ma il suo destino è legato all'abilità di uccidere nell'ombra... Diventare un assassino vuol dire intraprendere un mestiere crudele e solitario, e soprattutto scoprire i propri poteri, lascito del sangue dei Lungavista.
Sospeso nella magia del mito e del romanzo cavalleresco, L'apprendista assassino racconta un universo drammatico in cui la lotta fra il Bene e il Male non è mai una prevedibile guerra tra opposti inconciliabili ma scontro umano tra fato necessità, tra libera scelta e destino, tra personaggi la cui esistenza è sempre, inevitabilmente imprevedibile.



La mia opinione: "L'apprendista assassino", primo libro di una promettente trilogia, con ambientazione medievale, di genere fantasy, ma non troppo. Di solito siamo abituati a fantasy dove la componente fantastica è molto marcata, con personaggi quali elfi, fate e altre creature paranormali e dove la magia è una caratteristica sempre presente. Questo romanzo della Hobb invece si distingue dagli altri fantasy proprio per il fatto che queste peculiarità sono quasi completamente assenti, la storia come ambientazione e personaggi è molto realistica, sembra quasi di leggere un romanzo storico cavalleresco, vi sono solo dei piccoli accenni magici come la telepatia tra uomini e quella tra uomo e animale a farci ricordare che si tratta di un fantasy, ma questo non è a mio avviso un punto debole del libro, semmai una qualità che lo rende diverso e particolare rispetto agli altri. Altra nota che contraddistingue questo primo libro è la sua forte e marcata componente di formazione, in quanto la storia è incentrata sull'infanzia del protagonista fino all'età di circa quattordici anni e in questo lasso di tempo vi sarà una vera e propria crescita evolutiva e caratteriale del personaggio, che sarà messo a dura prova da tante complicazioni. Non vi dico altro per non rovinare la lettura, ma, a parte i primi capitoli iniziali dove la storia è ancora agli albori e a tratti un po' lenta, la prosecuzione è davvero una sorpresa dietro l'altra e non ci sarà spazio per la noia. Non so dire qual'è la cosa che mi è piaciuta di più del romanzo, sicuramente lo stile di scrittura della Hobb invoglia alla lettura, come pure la trama che incuriosisce molto, e vi sono anche dei personaggi ben caratterizzati (seppur a volte con una connotazione troppo netta tra bene e male, ma non tutti, alcuni personaggi infatti rimangono ambigui) ma in realtà la cosa che ho percepito più forte e che mi ha legata maggiormente al romanzo è la sensazione che mi lasciava quando mettevo la lettura in pausa, una sensazione quasi di nostalgia per i personaggi e per la storia che mi ha indotta più di una volta a riprendere a leggere molto più in fretta rispetto ad altri libri. Se devo guardare alla trama nuda e cruda mi rendo conto che è ben strutturata e sopra la media, ma non così tanto speciale da giustificare una votazione superiore alle quattro stelline; ma se invece devo giudicarlo secondo le sensazioni trasmesse, che come ho detto prima sono state molto forti ed è raro trovare romanzi capaci di calamitare l'attenzione così, allora cinque stelline se le meriterebbe tutte. Mi riservo il massimo dei voti per i prossimi della serie, sapendo già che questo libro, rispetto alla serie completa, è solo una piccola introduzione.




voto:



Acquisto consigliato? Sì, lo consiglio sia ad appassionati del genere fantasy che ad appassionati di romanzi storici medievali, qui troverete una commistione che sono sicura riuscirà ad accordare tutti. Purtroppo il libro è andato fuori commercio e la gentile Fanucci al momento non si decide a ristamparlo, cosa che sta facendo salire il prezzo dei volumi alle stelle. Un vero peccato per una serie che meriterebbe di affiancare nomi ben più noti e che ha una media di voti sopra le 4 stelline, segno che è stata apprezzata molto da lettori di tutto il mondo.

lunedì 20 ottobre 2014

Mini recensione: DARK DEMONIA - Isabella Santacroce

La mia breve recensione su "Dark Demonia" di Isabella Santacroce.




Titolo: Dark Demonia
Autrice: Isabella Santacroce
Illustrazioni: Talexi
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: Maggio 2005
Pagine: 68
Prezzo: ormai alle stelle!!!!

Sinossi: Dark Demonia è il canto di un angelo condannato all'inferno, è un canto gridato nel buio da chi viene considerato un diverso, abbandonato, sottratto alla vista, lasciato solo nel mondo dei mostri. Dark Demonia è disperata richiesta d'amore nell'odio feroce in cui vite prigioniere dei pregiudizi sono costrette, è voce dell'oscurità in cui vivono i rinnegati dell'esistenza.


La mia opinione: Provocatorio, violento, grottesco, scritto con uno stile poetico e al tempo stesso osceno, tipico dell'autrice. Sicuramente un libro dai contenuti troppo scomodi per una casa editrice rinomata, anche se mi aspettavo quasi di peggio, dato che la Mondadori pubblica i libri di Ryu Murakami che fanno letteralmente vomitare da quanto sono violenti e perversi (e pure scritti male!!!!), ma forse continua a pubblicarli ignara perché è troppa fatica leggersi un libro intero, mentre questo della Santacroce è in realtà una graphic novel e la si legge in un attimo, da qui la decisione di toglierla dal commercio a pochi mesi della pubblicazione. Sì, le scene sono senza dubbio forti, vietate ai minori e volutamente esagerate, ma lo stile è davvero unico, ammaliante come pochi. E' per questo che amo la Santacroce e più le sue storie sono estreme e più mi piacciono. Questa vale decisamente la pena leggerla, ma solo a chi già conosce e apprezza l'autrice, perché altrimenti potreste rimanere seriamente scioccati, vi avverto ;-)
Purtroppo non posso però assegnare il massimo dei voti perché è talmente breve (68 pagine con immagini e poche frasi per ogni pagina) che finisce subito. Davvero... avrei voluto che durasse molto molto di più. Bella e macabra la grafica, ma in formato romanzo con solo scrittura lo avrei preferito.



voto:


Acquisto consigliato? Preso atto che ormai il libro è rarissimo e introvabile, potreste giusto reperirne qualche copia usata a prezzi esorbitanti, che si aggirano dai 200 euro in su... io l'ho pagato sì tanto ma non così tanto... quindi... se vi capita ad un prezzo più ragionevole e siete fan dell'autrice vale la pena averlo, altrimenti... boh

Recensione: MAZE RUNNER - IL LABIRINTO - James Dashner

La mia recensione su "Maze Runner - Il labirinto" di James Dashner.



Titolo: Il labirinto
Serie: Maze Runner vol. 1 
Autore: James Dashner
Traduzione: Annalisa Di Liddo
Editore: Fanucci
Data di pubblicazione: Settembre 2014 (seconda edizione)
Pagine: 408
Prezzo: 14,90 euro

 
Sinossi: Quando Thomas si risveglia, le porte dell'ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L'unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l'organizzazione di una società disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l'ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell'ascensore. Il mistero si infittisce quando - senza che nessuno se lo aspettasse - arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di qualsiasi altra via di fuga, il Labirinto sembra essere l'unica speranza del gruppo... o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.


La mia opinione: Parto col dire che questo libro ha un'ottimo e ripeto ottimo potenziale, ma che per scelte varie che ha fatto l'autore perde un po' di credibilità. La storia inizia benissimo ed è quanto mai intrigante: un labirinto misterioso dove sono stati inseriti dei ragazzi le cui memorie sono state cancellate. Scopo del romanzo è quindi darci delle risposte. Come mai quei ragazzi sono lì? Che cos'è il labirinto? Da chi è stato costruito e perché? Queste risposte vengono date il più tardi possibile, ben tre quarti del libro è dedicato a introdurre tutti i vari aspetti del labirinto e si impara a conoscerlo, vi sono molte scene d'azione e la narrazione scorre molto veloce, quindi non si ha proprio l'occasione di annoiarsi, anche se più ci si avvicina al finale e più le aspettative sono alte. I difetti riscontrati fino a questo punto sono abbastanza veniali: personaggi un po' stereotipati ma in linea con gli YA e una scrittura scorrevole ma che si avvale di un gergo adolescenziale (alcune parole nello specifico sono quasi imbarazzanti da quanto stupide) che non erano affatto necessarie e delle quali si poteva benissimo fare a meno. Ma il difetto maggiore del romanzo sta proprio nel finale; io personalmente ho trovato la risoluzione del mistero abbastanza deludente. Ora per ovvie ragioni non entrerò nei dettagli, ma a grandissime linee posso dire che il motivo per cui questo labirinto esiste e i ragazzi sono stati mandati lì è davvero debole, per non dire poco credibile. Tutte queste enormi risorse e tempo sprecati per che cosa? Un finale arrampicato sugli specchi a mio avviso, ma che comunque apre uno spiraglio per un seguito anch'esso dall'ottimo potenziale dato che lo scenario cambia radicalmente e anche l'ambientazione. Sono curiosa di sapere come l'autore riuscirà a sviluppare la storia, con la speranza che lo faccia in modo avvincente e con delle risoluzioni migliori.




voto:


Acquisto consigliato? Consigliato principalmente ad un pubblico adolescente, ma se amate la distopia potrebbe comunque fare al caso vostro dato che ci sono degli spunti originali da non sottovalutare.

domenica 12 ottobre 2014

Mini recensione: IL LETTO DI ALICE - Cathleen Schine

La mia breve recensione su "Il letto di Alice" di Cathleen Schine.




Titolo: Il letto di Alice
Autrice: Cathleen Schine
Traduzione: Stefano Bortolussi
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 14 Ottobre 2009
Pagine: 210
Prezzo: 9,50 euro

Sinossi: Alice è seducente, irresistibile e irriverente verso il mondo dei maschi. Nella sua camera d'ospedale, dove è costretta all'immobilità da una malattia misteriosa, entrano e escono genitori stravaganti, innamorati respinti, spasimanti bizzarri. Il suo letto diventa così un folle volano, un osservatorio dal quale il lettore può intuire gli spazi smisurati dei desideri, i sentimenti che durano solo un minuto, le fantasie amorose più trasgressive.


La mia opinione: Questo libro me lo sono trascinato dietro per un po'... diciamo che preso a piccole dosi l'ho trovato abbastanza piacevole. La storia è molto statica e non ci si poteva aspettare di più con una protagonista confinata in un letto d'ospedale, ma diciamo che un po' di più il lettore se lo aspetta sempre, anche da un libro con una trama così. Idea originale, scrittura ironica a cinica, con scene pseudo-divertenti e grottesche che aiutano a stemperare un'atmosfera che altrimenti sarebbe stata abbastanza triste, ma il risultato è che il lettore non impara a conoscere davvero la protagonista e immedesimarsi in lei, quindi da questo punto di vista la storia risulta fredda e distante, nel complesso poco incisiva. Ripeto, può risultare un libro piacevole, soprattutto a chi piace questo stile di scrittura, ma io prediligo descrizioni più approfondite per quanto riguarda l'introspezione dei personaggi e quindi non è un libro che rientra nei miei gusti anche se ho letto di peggio.



voto:


Acquisto consigliato? Se vi piacciono le situazioni narrate con distacco, stravaganza e una punta di cinismo questo libro può fare al caso vostro, altrimenti non lo consiglio.