mercoledì 30 gennaio 2019

Recensione: COME LE MOSCHE D'AUTUNNO - Irène Némirovsky

Disclaimer: non recensisco i libri in base a verità oggettive ma solo in base ad opinioni personali, quindi qualsiasi giudizio è soltanto una mia opinione.



Titolo: Come le mosche d'autunno
Autrice: Irène Némirovsky
Traduzione: L. Binni
Editore: Garzanti
Data di pubblicazione: 2 Marzo 2017
Pagine: 92
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Sinossi: La vecchia nutrice Tat'jana Ivanovna ha consacrato la propria vita a educare i figli della nobile famiglia Karin. Quando la rivoluzione russa travolge il suo mondo, li segue prima a Odessa, poi a Parigi, nel piccolo quartiere di Ternes. Qui i sopravvissuti di un mondo scomparso si aggirano, appunto, "come le mosche d'autunno"... Un piccolo capolavoro in cui l'intima sensibilità e il sapiente tocco dell'autrice fanno rivivere la poesia e la nostalgia delle migliori pagine di Anton Cechov.


La mia opinione: Un romanzo breve, sono meno di 100 pagine, ma che offre la sensazione di leggere un romanzo ben più lungo. Come al solito la Nemirovsky fa calare nella storia il lettore in maniera totalizzante, leggendo si ha davvero l’impressione di essere lì, sembra di vedere i personaggi muoversi davanti agli occhi. Avendo già letto altri libri di questa autrice ho ormai capito che ama inserire nelle sue storie elementi della sua vita, e anche questo libro non fa eccezione, dato che al suo interno si possono trovare varie connotazioni autobiografiche. Come ad esempio la persecuzione e l’esilio dalla sua terra natia. Ambientato durante la rivoluzione russa (periodo che lei stessa ha vissuto) narra quindi della rovina e dell’esilio di una delle tante famiglie aristocratiche della russia del 1917. E come al solito ritroviamo una perfetta descrizione degli stati d’animo dei personaggi, di speranze e tristezze, delusioni e rimpianti. Una storia estremamente triste e realistica, sapientemente descritta, che in poche pagine narra perfettamente gioie e miserie una vita intera.

Consigliato? Sì! Se non avete ancora letto nulla dell'autrice consiglio di iniziare da altri romanzi più famosi ("il ballo", "suite francese"), se poi lo stile dell'autrice piace allora direi che questa lettura breve non deve mancare.

voto:


Recensione: DENTRO SOFFIA IL VENTO - Francesca Diotallevi

Disclaimer: non recensisco i libri in base a verità oggettive ma solo in base ad opinioni personali, quindi qualsiasi giudizio è soltanto una mia opinione.


Titolo: Dentro soffia il vento
Autrice: Francesca Diotallevi
Editore: Neri Pozza
Data di pubblicazione: 5 Maggio 2016
Pagine: 222
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Sinossi: In un avvallamento tra due montagne della Val d’Aosta sorge il borgo di Saint Rhémy. Al calare della sera, qualche «anima pia» esce a volte per avventurarsi nel bosco e andare a bussare alla porta di un capanno dove vive Fiamma, una ragazza dai capelli così rossi che sembrano guizzare come lingue di fuoco in un camino. Fiamma prepara decotti per curare ogni malanno: asma, reumatismi, cattiva digestione, insonnia, infezioni… Infusi d’erbe che, in bocca alla gente del borgo diventano «pozioni » approntate da una «strega» che ha venduto l’anima al diavolo. Il piccolo e inospitale capanno e il bosco sono l’unica realtà che Fiamma conosce, l’unico luogo in cui si sente al sicuro. La solitudine, però, a volte le pesa addosso come un macigno, soprattutto da quando Raphaël Rosset se n’è andato. Era comparso al suo cospetto, Raphaël, quando era ancora un bambino sparuto, le aveva parlato normalmente, come si fa tra ragazzi ed era diventato col tempo il suo migliore e unico amico. Poi, a ventuno anni, in un giorno di sole era partito per la guerra e non era più tornato. Ora, ogni sera alla stessa ora, Fiamma si spinge al limitare del bosco. Prima di scomparire inghiottita dal buio della notte, se ne sta a guardare a lungo la casa dove, in preda ai sensi di colpa per non essere andato lui in guerra, si aggira sconsolato Yann, il fratello zoppo di Raphaël… il fratello che la odia.


La mia opinione: Ambientazione davvero molto bella e suggestiva, come è anche bello e ricercato lo stile di scrittura. Vi è una precisione linguistica che difficilmente ho riscontrato in altri romanzi di autori contemporanei. Le tematiche e l’atmosfera che si respira leggendo sono similari ad alcuni romanzi di Joanne Harris, soprattutto vi è qualche somiglianza con Chocolat. La storia inizialmente mi stava piacendo molto, ma purtroppo andando avanti con la lettura quella freschezza ed originalità che mi era parsa di riscontrare all’inizio va pian piano scemando, fino ad un finale parecchio scontato, dai toni quasi disneyani. Ripensandoci sarebbe meglio leggere questo libro nell’ottica di una favola più che di un romanzo, perché sicuramente con il giusto approccio anche il finale risulta idoneo. Io invece mi aspettavo un romanzo che mi avrebbe regalato qualche sorpresa e ne sono rimasta un po’ delusa. Comunque è stata innegabilmente una lettura piacevolissima, dallo stile di scrittura talmente bello e armonioso che solo per quello vale la pena di leggere il libro.

Consigliato? Sì, se vi piacciono le storie d'amore tormentate (ma non troppo) con l'atmosfera di una favola.

voto:

domenica 13 gennaio 2019

WRAP UP di Dicembre 2018 - Le mie letture di fine 2018

Ciao lettori, vi posto il video del riepilogo delle mie letture di Dicembre 2018 📚
Devo dire che mi aspettavo di più da tre dei quattro libri che ho letto, quindi il bilancio è più negativo che positivo, con le dovute eccezioni ovviamente 😉


sabato 5 gennaio 2019

I MIEI PREFERITI DEL 2018 - Libri, Film e Serie TV

Ciao a tutti/e e felice anno nuovo🥂🎉
Nel nuovo mio nuovo video su YouTube tiro le somme sul 2018 appena trascorso e nomino quelli che a mio personalissimo giudizio sono i libri migliori che ho letto, e i film e le serie tv migliori che ho guardato 🤩