giovedì 22 dicembre 2011

commenti ai libri: THE KISSING GAME

Recensione del libro "The kissing game" di Aidan Chambers.


Titolo: The kissing game. Piccole ribellioni quotidiane
Autore: Aidan Chambers
Traduzione: Duccio Viani
Editore: Giunti (collana Extra)
Data di Pubblicazione: 26 Ottobre 2011
Pagine: 189
Prezzo: 10,00 euro
Sinossi: Sedici storie di "sfide", intervallate da brevi, fulminanti dialoghi. Storie di ragazzi che affrontano la vita nel difficile momento dell'adolescenza. Racconti che spaziano su temi e stili diversi: dalla strana giornata di libertà in cui Cindy, grazie all'incontro con Paul, giovane pittore in erba, riesce a trovare se stessa; alle avventure di un'animatrice travestita da "canguro"' nel parco dei divertimenti locale; alla lettera di un giovane studente al suo professore di ginnastica, in cui il ragazzo chiede, usando argomenti particolareggiati e convincenti, di essere esonerato dalle lezioni di educazione fisica. Non manca la classica "ghost story" in perfetto stile anglosassone, in cui Martin, un adolescente in vacanza coi genitori, vede una torre che nessun altro riesce a vedere; o la drammatica storia dell'incontro di James, affetto da timidezza cronica, con la sua nuova vicina di casa, Rosie Bell, una ragazza problematica. La raccolta conta anche la prima storia scritta dall'autore quando aveva quindici anni, incentrata sulla perdita del nonno minatore.

Commento: i racconti non sono il mio formato letterario preferito. Mi ritengo infatti una lettrice dai gusti molto classici: adoro i romanzi! Tutto il resto (testi teatrali, saggi, manuali self-help, libri umoristici o di satira politica) ho scoperto che non fa proprio per me. Ma con i racconti devo dire che ci riprovo sempre.
"The kissing game" aveva delle grosse potenzialità, ma, nonostante sia stata una lettura piacevole, non è riuscito a convincermi del tutto. Il libro è diviso in 16 racconti, di cui però solo 5 sono stati abbastanza lunghi da riuscire ad attrarre la mia attenzione e ad appassionarmi alle vicende narrate. Sono storie molto valide, con uno stile di scrittura fluente ed accattivante, che riesce ad appassionare il lettore facendolo immedesimare completamente nella storia. Ma il mio problema sta appunto nella lunghezza. Quando una storia mi piace, vorrei che continuasse, che avesse uno svolgimento e un finale soddisfacente. Per me è estremamente irritante vederle terminare proprio sul più bello, quando vorrei saperne di più. Mi da l'impressione di un qualcosa di incompiuto, tagliato di netto senza una valida conclusione. I racconti che mi sono piaciuti di più sono stati: "Una giornata tutta per sè", "Il canguro", La torre", "Il gioco dei baci" e "Il rifugio". Però la sensazione è stata di non essere entrata davvero nel vivo della storia, di non averla assaporata completamente come mi sarebbe piaciuto, ma di averne avuto solo un piccolo assaggio, come leggere i primi capitoli di un libro e poi scoprire che capitoli successivi non ci sono... spariti nel nulla! Non ne sono rimasta soddisfatta.
Inoltre c'è da dire che i racconti più lunghi sono intervallati da alcuni mini-racconti, una sorta di esperimento letterario che (l'autore lo spiega a fine libro) si chiama "Flash Fiction". Una forma di letteratura contemporanea che non supera le 1000 parole. Vengono definiti come lampi di luce, scintille, che permettono di osservare rapidamente un'intera scena, una persona o un avvenimento. E' stato come assistere a una piccola scenetta a teatro, ma, per quando questa forma stilistica possa essere all'avanguardia, devo ammettere che non mi ha minimamente conquistata, non mi ha lasciato nulla. Per me l'esperimento di queste "Flash Fiction" non è riuscito.

E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:

Cover (che non influenza il giudizio sul libro): La cover l'ho trovata molto carina, dalla linea semplice e raffinata. Promossa!

Stile di scrittura: Lo stile di scrittura è fluente e scorrevole. Certamente incisivo nel fare immedesimare il lettore in poche righe, ma per me non è bastato a colmare il vuoto creatosi alla fine di ogni racconto.

Idee alla base della storia: Ci sono alcune storie davvero originali e meritevoli, che però mi sarebbe piaciuto fossero rielaborate in forma di romanzo. Per me nella forma di racconto non rendono come avrebbero reso nella loro forma più estesa ed esauriente.

Caratterizzazione dei personaggi: Essendo racconti i personaggi sono solo abbozzati, però è interessante scoprire come si riesca ugualmente a farsi un immagine di loro nella mente. Non c'è dubbio: l'autore ha del talento, peccato averlo conosciuto con dei racconti.

Editing e traduzione a cura della casa editrice: Mi è sembrato tutto ben curato, esente da refusi.

voto:

Acquisto consigliato? Se siete tra quei lettori a cui generalmente piacciono i racconti mi sento assolutamente di consigliarvi questo libro, perché l'autore scrive molto bene. Ma se, come me, i racconti non sono mai riusciti a convincervi, non credo che questo libro possa farvi cambiare idea. Io gli ho dato come voto la sufficienza, perché comunque non è male, ci sono anche alcuni spunti interessanti, ma non mi ha conquistata.

2 commenti: