Titolo: Il domani che verrà
Autore: John Marsden
Traduzione: Chiara Arnone
Casa editrice: Fazi (collana Lain)
Pagine: 250
Prezzo: 14,90 euro
Data pubblicazione: 16 Settembre 2011
Sinossi: Australia, contea di Wirrawee. Nella campagna vicino Melbourne la vita scorre lenta e monotona, ma otto ragazzi hanno trovato un modo di sconfiggere la noia che li assale ogni estate: una gita nella natura selvaggia del bush australiano. Macchina, bagagli, tende, provviste, tutto è pronto per una nuova avventura. Hell è la loro destinazione: una radura luminosa e isolata che sarà la loro casa per una settimana, un paradiso chiamato Inferno. Davanti al fuoco a raccontarsi storie, a scambiarsi i primi baci e leggere classici di altri tempi, gli otto ragazzi non sanno che al loro ritorno la vita non sarà più la stessa. Le loro case vuote, i loro animali domestici morti, un’aurea di desolazione che avvolge ogni cosa. L’Australia è stata occupata dalle forze militari, i cittadini sono stati rinchiusi in prigione: tra i detenuti ci sono i loro genitori, i loro fratelli e sorelle. Affrontando paure e indecisioni, gli otto ragazzi decidono di combattere, sapendo di essere i soli nelle cui mani c’è ancora una possibilità di salvezza, di riprendersi il loro domani.
Commento: Primo di una serie di ben sette episodi, "Il domani che verrà" è un libro per ragazzi, scritto negli anni '90 e approdato qui in Italia solo a Settembre 2011, in previsione della trasposizione cinematografica.
Narra di un gruppo di amici adolescenti che, di ritorno da un campeggio nel selvaggio territorio australiano, trovano le loro case tristemente abbandonate e scoprono che la loro città è stata invasa da ignoti guerriglieri stranieri che hanno preso in ostaggio quasi tutta la popolazione. Da quel momento in poi dovranno rimboccarsi le maniche e acuire l'ingegno per cercare di contrastare l'invasione e sopravvivere.
La lettura di questo libro è stata molto piacevole e scorrevole. La storia è di carattere avventuroso, ed è adattissima ad un pubblico giovane, amante della natura e della vita all'aria aperta. Al suo interno ho potuto riscontrare molti pregi, ma anche alcuni difetti. Personalmente sono rimasta particolarmente coinvolta durante tutta la parte iniziale fino alla metà. Mi sono completamente immedesimata nella protagonista Ellie, e con lei ho percepito l'emozione di iniziare un'avventura ignota in compagnia di miei coetanei. Ho colto un impellente senso di libertà e successivamente l'adrenalina del pericolo e l'apprensione di dover contare solo sulle proprie forze. Man mano che proseguivo la lettura sentivo come la tensione crescere dentro di me, arrivando all'apice verso circa la metà del libro. Successivamente invece le mie sensazioni nei confronti della storia si sono un pochino raffreddate. Non perché siano mancati i momenti elettrizzanti. Anzi, è proprio nella seconda parte del libro che si assiste maggiormente a scene di azione, tensione e panico, però mi sono sentita meno immedesimata nei personaggi. Li ho sentiti meno reali. Gli otto ragazzi protagonisti fin da subito danno l'idea di essere ragazzi in gamba, abbastanza abituati, chi più chi meno, alla vita di campagna e a cavarsela nelle situazioni più disparate. Ma personalmente sono rimasta un po' incredula davanti a certi strattagemmi da loro inventati per contrastare le forze nemiche, ho avvertito qualche esagerazione di troppo. D'altronde sono ragazzi cresciuti in famiglie tranquille e per nulla preparati a degli eventi del genere, e il fatto che riescano ad incassare l'effetto sorpresa e ad organizzarsi in poco tempo mi è apparsa una forzatura.
A parte questo difetto, che probabilmente non darà fastidio ai lettori più giovani, "Il domani che verrà" risulta comunque un'ottimo libro per ragazzi, dove l'azione e l'avventura si amalgamano con le qualità del romanzo di formazione e ne risulta una storia che oltre ad intrattenere è capace di fornire insegnamenti profondi sulla vita, sulla caducità dei beni materiali e sull'importanza di valori fondamentali come l'amore e l'amicizia.
Piccola curiosità: Forse non sarebbe proprio corretto dire (come ho fatto inizialmente) che questo libro, ormai famosissimo all'estero e di culto per la narrativa adolescenziale, è stato tradotto in Italia solo quest'anno. In realtà, facendo una piccola ricerca, ho scoperto che venne pubblicato nel 1998 dalla Mondadori (collana SuperJunior), con il titolo "La guerra che verrà". Però passò abbastanza inosservato e non vennero pubblicati i seguiti.
Così, sono molto contenta che la Casa Editrice Fazi ne abbia preso i diritti e spero ardentemente che questa volta la serie verrà pubblicata interamente e in tempi brevi (ormai tutti i libri sono stati pubblicati all'estero già da parecchi anni, e l'autore ha addirittura già concluso un'ulteriore trilogia sulla protagonista Ellie)
Narra di un gruppo di amici adolescenti che, di ritorno da un campeggio nel selvaggio territorio australiano, trovano le loro case tristemente abbandonate e scoprono che la loro città è stata invasa da ignoti guerriglieri stranieri che hanno preso in ostaggio quasi tutta la popolazione. Da quel momento in poi dovranno rimboccarsi le maniche e acuire l'ingegno per cercare di contrastare l'invasione e sopravvivere.
La lettura di questo libro è stata molto piacevole e scorrevole. La storia è di carattere avventuroso, ed è adattissima ad un pubblico giovane, amante della natura e della vita all'aria aperta. Al suo interno ho potuto riscontrare molti pregi, ma anche alcuni difetti. Personalmente sono rimasta particolarmente coinvolta durante tutta la parte iniziale fino alla metà. Mi sono completamente immedesimata nella protagonista Ellie, e con lei ho percepito l'emozione di iniziare un'avventura ignota in compagnia di miei coetanei. Ho colto un impellente senso di libertà e successivamente l'adrenalina del pericolo e l'apprensione di dover contare solo sulle proprie forze. Man mano che proseguivo la lettura sentivo come la tensione crescere dentro di me, arrivando all'apice verso circa la metà del libro. Successivamente invece le mie sensazioni nei confronti della storia si sono un pochino raffreddate. Non perché siano mancati i momenti elettrizzanti. Anzi, è proprio nella seconda parte del libro che si assiste maggiormente a scene di azione, tensione e panico, però mi sono sentita meno immedesimata nei personaggi. Li ho sentiti meno reali. Gli otto ragazzi protagonisti fin da subito danno l'idea di essere ragazzi in gamba, abbastanza abituati, chi più chi meno, alla vita di campagna e a cavarsela nelle situazioni più disparate. Ma personalmente sono rimasta un po' incredula davanti a certi strattagemmi da loro inventati per contrastare le forze nemiche, ho avvertito qualche esagerazione di troppo. D'altronde sono ragazzi cresciuti in famiglie tranquille e per nulla preparati a degli eventi del genere, e il fatto che riescano ad incassare l'effetto sorpresa e ad organizzarsi in poco tempo mi è apparsa una forzatura.
A parte questo difetto, che probabilmente non darà fastidio ai lettori più giovani, "Il domani che verrà" risulta comunque un'ottimo libro per ragazzi, dove l'azione e l'avventura si amalgamano con le qualità del romanzo di formazione e ne risulta una storia che oltre ad intrattenere è capace di fornire insegnamenti profondi sulla vita, sulla caducità dei beni materiali e sull'importanza di valori fondamentali come l'amore e l'amicizia.
Piccola curiosità: Forse non sarebbe proprio corretto dire (come ho fatto inizialmente) che questo libro, ormai famosissimo all'estero e di culto per la narrativa adolescenziale, è stato tradotto in Italia solo quest'anno. In realtà, facendo una piccola ricerca, ho scoperto che venne pubblicato nel 1998 dalla Mondadori (collana SuperJunior), con il titolo "La guerra che verrà". Però passò abbastanza inosservato e non vennero pubblicati i seguiti.
Così, sono molto contenta che la Casa Editrice Fazi ne abbia preso i diritti e spero ardentemente che questa volta la serie verrà pubblicata interamente e in tempi brevi (ormai tutti i libri sono stati pubblicati all'estero già da parecchi anni, e l'autore ha addirittura già concluso un'ulteriore trilogia sulla protagonista Ellie)
E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:
Cover (che non influenza il giudizio sul libro): Davvero molto bella. Mi piacciono molto sia l'immagine in primo piano e sia i colori, capaci di attirare fin da subito la mia attenzione in libreria.
Stile di scrittura: Scorrevole e non troppo impegnativa. Il punto di vista di Ellie, raccontato in prima persona, aiuta maggiormente ad immedesimarsi nella storia.
Idee alla base della storia: Le idee di base le ho trovate molto originali! Essendo il libro solo il primo di sette, non mi sbilancio ancora sullo sviluppo della storia, perché ci sono parecchi punti interrogativi e situazioni in sospeso.
Caratterizzazione dei personaggi: i personaggi sono caratterizzati abbastanza bene, si riesce ad avere una visuale d'insieme sufficiente anche se per il momento non troppo approfondita. Spero di avere l'occasione di conoscerli meglio nei sequel.
Editing e traduzione a cura della casa editrice: Tutto bene, non ho notato errori e la traduzione è stata fluente.
Acquisto consigliato? Sì, lo consiglio assolutamente ai lettori adolescenti. Ma anche i lettori adulti amanti dell'avventura lo troveranno un romanzo piacevole. Da provare!!!
Ho adorato questo libro e sinceramente mi è piaciuto anche il film (anche se è stato poco nelle sale) spero proprio che la Fazi continui a pubblicare anche i prossimi libri!
RispondiEliminaIo il film lo devo ancora vedere ma lo farò prestissimo.
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