giovedì 27 settembre 2012

Recensione: KAYLA 6982

Ecco la mia recensione al libro "Kayla 6982" di Karen Sandler.


Titolo: Kayla 6982
AutriceKaren Sandler
Traduzione: Sara Reggiani
Editore: Giunti Y
Data di pubblicazione: 12 Settembre 2012
Pagine: 496
Prezzo: 12,00

Sinossi: Il pianeta Loka è stato colonizzato da un'élite di terrestri facoltosi e spregiudicati, gli unici superstiti di una Terra ormai inabitabile. Fra loro ci sono scienziati senza scrupoli che hanno creato una sub-razza di schiavi da sfruttare biecamente. Sono androidi senzienti costituiti da genoma umano e circuiti elettrici, e occupano il posto più infimo della società nel sistema di caste gerarchiche di Loka. Ma queste creature hanno un cuore, un'etica e una volontà. Sono quasi umani e, forse, troppo umani. Questa è la storia di una di loro, la quindicenne Kayla 6982 che, con l'aiuto dell'amica Mishalla, si lancia in una pericolosa avventura per scoprire le terribili verità che si nascondono dietro al mostruoso piano degli umani. Una trama sorprendente in cui si intrecciano umiliazioni, razzismo, coraggio e lealtà, ma in cui trova posto anche l'amore. Sul polveroso pianeta Loka, illuminato da due pallidi soli, sboccia la storia proibita fra un umano di alto rango, nipote di un vecchio scienziato illuminato, e la giovane Kayla.


La mia opinione: Iniziato e terminato nell'arco di 2 giorni, "Kayla 6982" è un romanzo YA davvero molto interessante e avvincente, le sue 500 pagine scivolano via senza nessuna fatica e la sensazione che lasciano è positiva.
Ambientato nel futuro, in un pianeta chiamato Loka, la storia è prevalentemente di genere fantascientifico, ma ha al suo interno anche un'importante componente distopica. Il mondo di Kayla infatti è diviso da una rigida gerarchia sociale, dove al vertice ci sono i Puri (divisi tra puri d'alto rango e di basso rango) e al seguito ci sono gli impuri. Mentre nello scalino più in fondo ci sono i NGM (Non-umani geneticamente modificati) ed essi sono dei veri e propri schiavi, le cui vite sono considerate meno di zero. Kayla appartiene a questo ultimo gruppo e il suo destino, raggiunta l'età di 15 anni, è quello di essere allontanata per sempre dai suoi affetti per andare a lavorare presso le dipendenze delle caste sociali più alte. E' interessante entrare nell'ottica di pensiero che vige nel pianeta Loka, perché gli NGM vengono considerati non umani solo per il fatto di essere nati all'interno di una capsula anziché nel ventre materno e nonostante il loro DNA sia quasi uguale agli umani vengono considerati degli  esseri senz'anima, incapaci di provare sentimenti, incapaci di provare dolore, umiliati e sbeffeggiati con l'epiteto di bestie. Questo fa molto riflettere anche sulla società odierna, sul fatto che la nostra società non sia per niente migliore in quanto anche qui chi ha la sfortuna di non nascere umano è considerato dai più come uno stupido pupazzo incapace di provare sentimenti, vedi il rispetto alla vita che quasi nessuno ha nei confronti degli animali. Però, proprio come nel nostro mondo, anche su Loka ci sono persone che la pensano diversamente, persone capaci di fare la differenza e di credere che ci sia un modo per cambiare le cose. Ed è proprio questa la storia che il libro della Sandler ci riserva, una storia di speranza e lotta contro le divergenze razziali.
Il romanzo è solo il primo di una trilogia, ma per come è strutturato potrebbe anche essere letto nell'ottica di un romanzo autoconclusivo. Le descrizioni del mondo di Loka sono molto esaurienti, ci sono moltissime spiegazioni sulle sue origini e sulle origini dei non-umani, nonché sulla divisione in caste. Quest'ultima cosa però, nonostante il tentativo di delinearla al meglio, appare confusa. Credo che a questo riguardo l'autrice avrebbe dovuto ideare una divisione un tantino più semplice e mi permetto di aprire una piccola parentesi per spiegare il perché. Le caste sono divise in base alla ricchezza delle famiglie, e fin qui potrebbe andare bene, ma oltre a questo i Puri devono anche avere una certa gradazione di pelle (non troppo scura, ma nemmeno troppo chiara), e i capelli e gli occhi devono essere scuri. Però anche qui ci potrebbero essere delle eccezioni, perché infatti ci sono anche dei Puri biondi con la pelle chiara, e questo crea nel lettore molta confusione. Non si riesce a capire che senso abbia la distinzione in base ai tratti somatici se originariamente la divisione in caste era fatta solo in base alla ricchezza della famiglia. Infatti in alcuni passaggi viene spiegato che gli impuri vengono considerati così perché non possiedono appezzamenti di terra, però al tempo stesso viene anche spiegato che gli impuri si riconoscono a prima vista, e che chi ad esempio ha gli occhi verdi è per forza impuro. Ecco, io queste distinzioni non le ho capite ed è l'unico appunto che mi sento di fare al romanzo, che per il resto è invece molto chiaro.
La lettura di questo libro è stata un'esperienza affascinante e coinvolgente. La storia mi ha catturata fin dalle prime pagine e la curiosità di capire e comprendere appieno tutti i meccanismi di questa nuova società mi ha indotta a procedere più velocemente del solito. Lo stile di scrittura risulta scorrevole nonostante alcune delle tematiche narrate (ad esempio l'ingegneria genetica, e le tecnologie informatiche futuristiche) non siano per niente di semplice portata. La prosa poi è piuttosto matura rispetto alla media dei romanzi young adult e permette un riscontro favorevole anche da parte di lettori adulti. Solo nella seconda parte del libro vi sono alcune risoluzioni un po' scontate, ma il finale è diverso e più originale rispetto alle aspettative e lascia aperto uno spiraglio per il libro successivo. "Kayla 6982" però non si limita ad essere un bel romanzo di distopico-fantascientifico, ma solleva importanti questioni etiche, religiose, spirituali, razziali e permette al lettore di riflettere profondamente sulla società in cui viviamo. Proprio per questo consiglio di leggerlo indipendentemente dai gusti personali e, come è accaduto per la trilogia "The Giver" di Lois Lowry, non mi stupirei se venisse inserito nei programmi scolastici delle scuole medie. 



E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:


Cover: La cover italiana è molto carina e riesce a rappresentare molto bene le tematiche del libro.
Questa invece è la cover originale:
anche questa è molto bella (in particolare mi piacciono i colori) però ammetto che quella italiana ha più elementi che rappresentano la storia e quindi da questo punto di vista è più completa.
Quello che non mi soddisfa è il titolo italiano. "Kayla 6982" (per via del numero a quattro cifre) è un titolo un po' difficile da ricordare ed è anonimo. "Tankborn" era un titolo molto più azzeccato e io l'avrei addirittura lasciato in inglese perché è molto d'effetto.

Stile di scrittura: Lo stile di scrittura è scorrevole e incalzante, adatto a lettori giovani, ma abbastanza maturo da riuscire ad attrarre anche lettori adulti.

Idee alla base della storia: Ottime! Trovo splendido che una storia di fantascienza riesca al tempo stesso a ricreare un parallelismo con la nostra società in maniera così calzante. Mi piacciono i romanzi che oltre ad intrattenere fanno riflettere!

Caratterizzazione dei personaggi: I personaggi sono delineati sufficientemente, anzi, sicuramente in maniera più profonda rispetto alla media degli YA, però personalmente mi aspetto miglioramenti nei prossimi libri della serie.

Editing e traduzione a cura della casa editrice: Ci sono un po' di erroretti di battitura qua e là, ne ho contati almeno cinque. La traduzione è accurata, in quanto non è proprio letterale dall'inglese, ma vi è un tentativo di renderla idonea per il pubblico italiano. Ad esempio le divisioni in caste in italiano hanno nomi diversi rispetto alla versione originale, ma altrettanto appropriati.




voto:



Acquisto consigliato? Sì! E' un romanzo che consiglio a tutti, ma soprattutto a chi ama i romanzi sociali che fanno riflettere e che sollevano questioni etiche.

mercoledì 26 settembre 2012

W... W... W... Wednesdays (77)


w... w... w...wednesdays è stato creato da MizB di ShouldBeReading


Questo è un giochino che funziona rispondendo a 3 semplici domande:
What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
What did you recently finish reading? (Quale libro hai finito di recente?)
What do you think you’ll read next?(Quale libro sarà la tua prossima lettura?)
Ecco le mie risposte:


*What are you currently reading?


Ok, sono ripetitiva. Devo ancora finire "Cinquanta sfumature di rosso" di E.L. James, terzo ed ultimo libro della trilogia Fifty Shades U___U. Questa settimana sono andata avanti di altre 100 pagine, quindi il traguardo si sta avvicinando  ora sono circa a 3/4. Dai che forse ce la faccio!!!


Ho poi iniziato ieri sera "Kayla 6982" di Karen Sandler. Per ora mi sta piacendo molto, spero in una bella lettura!!!!


*What did you recently finish reading?


Ho finito la scorsa settimana:  "Il canto delle sirene" di Val McDermid. Un thriller adrenalinico, primo romanzo di una serie poliziesca che sicuramente seguirò. Mi ha lasciato con fiato sospeso. QUI LA MIA RECENSIONE!



Inoltre ho anche letto "Finché le stelle saranno in cielo" di Kristin Harmel. Un romanzo drammatico e romantico al tempo stesso. E' stata una buona lettura ma dai pareri entusiastici in giro mi aspettavo di più. QUI LA MIA RECENSIONE!











*What do you think you’ll read next?



Prossimamente leggerò i seguenti libri:  "Black Friars - L'ordine della chiave" di Virginia De Winter , "L'età dei miracoli" di Karen Thompson Walker e "Il diario proibito di Maria Antonietta" di Juliet Grey.

Recensione: FINCHÉ LE STELLE SARANNO IN CIELO

Ecco la mia recensione al libro "Finché le stelle saranno in cielo" di Kristin Harmel.



Titolo: Finché le stelle saranno in cielo
Autrice: Kristin Harmel
Traduzione: Sara Caraffini
Casa editrice: Garzanti
Pagine: 356
Data di pubblicazione: 30 Agosto 2012
Prezzo: 16,40

Sinossi: Da sempre Rose, nell'attimo prima della sera, nell'ora in cui il cielo si tinge di viola e arancione, volge lo sguardo in alto a cercare la prima stella del crepuscolo. Quella stella, anche adesso che la sua memoria sta svanendo, le permette di ricordare chi è e da dove viene. La riporta alle sue vere radici, agli anni Quaranta, ai suoi diciassette anni, in una pasticceria sulla rive della Senna. Un passato che nessuno conosce. Ma adesso, prima che sia troppo tardi, è venuto il tempo di dar voce al suo ultimo desiderio: ritrovare la sua vera famiglia, a Parigi. E mantenere una lontana promessa. Affida il compito alla giovane Hope, la sua unica nipote. Hope non ha nulla in mano, se non un elenco di nomi, e una ricetta passatale dalla nonna, quella dei dolci dal sapore unico e inconfondibile che da anni prepara nella pasticceria che ha ereditato da Rose a Cape Cod. Ma prima di affidarle la sua memoria e la sua promessa, Rose lascia a Hope qualcosa di inatteso. Una rivelazione. Rose le confessa le proprie origini: non è cattolica, come credeva la nipote, ma ebrea. Ed è sopravvissuta all'Olocausto. Hope è sconvolta ma determinata: l'Olocausto lo conosceva solo attraverso i libri, e mai avrebbe pensato che sua nonna fosse una delle vittime scampate all'eccidio. Ma ora deve partire per Parigi. Perché è tra quei vicoli, tra Places de Vosges, la sinagoga e la moschea, che la nonna si era scambiata una promessa e una speranza. Una promessa che avrà vita finché ci saranno le stelle nel cielo.



La mia opinione: L'importanza del passato e del ricordo; l'importanza di lasciare aperta la porta del cuore, senza lasciarsi sopraffare dagli eventi negativi; l'importanza del credere che non è mai troppo tardi per essere felici e per ricominciare a vivere. Queste in sintesi sono le tematiche principali intorno alle quali ruota il romanzo, ma non solo. "Finché le stelle saranno in cielo" è un vero e proprio inno all'amore e ai valori, all'uguaglianza razziale e religiosa, alla necessità di conoscere gli errori del passato per costruire un futuro migliore, lasciando un'eredità di conoscenza e sapere, perché è dagli sbagli che si può imparare e migliorare.
La storia, ambientata nel presente, in una cittadina costiera degli Stati Uniti, vede come protagonista Hope, una donna divorziata e madre di una figlia adolescente, che manda avanti l'attività di famiglia, un negozio di dolci, tramandato di generazione in generazione. Hope non sa praticamente nulla sulle origini della sua famiglia, non immagina che sua nonna, un'immigrata francese, ha in realtà un passato molto brutto alle spalle, dei dolorosissimi ricordi che per tutta la vita ha cercato di cementare dentro di sé senza farne parola a nessuno. Ma quando la nonna, ormai in un istituto per anziani, si rende conto che tutto ciò che ha tenuto segreto morirà con lei, decide di liberarsi, decide di dare l'opportunità a Hope di scoprire finalmente la verità.
Con la stesura di questo romanzo penso che l'autrice abbia fatto centro proprio perché è riuscita a toccare le corde giuste atte a sensibilizzare l'animo del lettore, aggiungendo al tempo stesso elementi che vanno di gran moda ultimamente. Gli ingredienti infatti ci sono tutti: un segreto tenuto nascosto per decenni, gli orrori dell'olocausto e il dramma della perdita delle persone care, un grande amore che durerà per sempre, e poi l'ambientazione della pasticceria. L'arte culinaria è infatti la componente di tendenza. L'odore di cannella, muffins e biscotti pervade buona parte della storia e all'inizio di alcuni capitoli ci sono anche delle ricette. E su questo argomento apro una piccola parentesi per dire che sono molti i romanzi che stanno utilizzando questo espediente per accattivarsi i lettori, ma che bisogna anche saperlo fare. Non dico che la Harmel non lo sappia fare, scrive bene, ma secondo me le sue evocazioni ai dolci rimangono solo un debole eco rispetto ad autrici del calibro di Joanne Harris che sono proprio il simbolo di quelle atmosfere.
Per quanto riguarda la trama della storia devo dire che è ben intessuta, ben congegnata, riesce ad emozionare e commuovere, tuttavia manca di spontaneità. Durante la lettura di questo libro ho infatti avuto la sensazione che tutto fosse prestabilito nei minimi particolari, tutto studiato a tavolino per incastrarsi alla perfezione. Ogni evento arriva esattamente nel momento giusto, tutto combacia in maniera troppo accurata, e già a metà libro si riusciva ad immaginare come sarebbe andata a finire.
"Finché le stelle saranno in cielo" parla di argomenti dinnanzi ai quali non si riesce a rimanere indifferenti, lo reputo un buon libro, scorrevole da leggere e dai significati profondi dai quali ne dovremmo trarre tutti insegnamento, ma ciò a mio avviso non basta a lasciare un'impronta indelebile nel panorama letterario. 


E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:


Cover: La cover italiana è molto bella, sia per quanto riguarda la ragazza in primo piano che per quanto riguarda lo sfondo. Mi piace molto, forse anche di più della cover originale che è più concettuale:
.

Stile di scrittura: Lo stile di scrittura è molto scorrevole e fresco. Se non fosse per gli argomenti di una certa importanza che tratta potrebbe benissimo poter essere utilizzato per una commedia romantica o un chick-lit. Da una parte mi aspettavo uno stile un po' più maturo.

Idee alla base della storia: Come storia di base è molto interessante e ben congegnata. Forse troppo studiata a tavolino. All'inizio, quando ancora non si sa bene di cosa tratterà il romanzo, ne ero molto incuriosita e attratta, vero metà libro però si intuisce già la piega che prenderà la storia e non ci sono più moltissime sorprese. In generale come argomento è già stato narrato in moltissimi libri, l'unica vera innovazione che vi ho trovato, l'argomento su cui la Harmel tende a convergere maggiormente, è la fratellanza razziale e religiosa che prende spunto da un episodio storico sconosciuto più: l'aiuto dato dai mussulmani agli ebrei nel periodo del nazismo.

Caratterizzazione dei personaggi: I personaggi hanno una caratterizzazione soddisfacente, non proprio approfondita come piace a me, ma dalla lettura si capisce molto bene l'indole di ogni personaggio narrato.

Editing e traduzione a cura della casa editrice: Tutto bene, non ho trovato refusi, traduzione accurata.




voto:



Acquisto consigliato? Se vi interessano romanzi di ricordi sull'olocausto, di segreti inconfessabili assopiti da moltissimo tempo e con anche una componente romantica piuttosto spiccata questo è il romanzo che fa per voi. La storia mischia infatti eventi drammatici e commoventi ad altri più romantici, e per questo lo consiglio soprattutto ad un pubblico femminile.

martedì 25 settembre 2012

Anteprima: LA STELLA NERA DI NEW YORK

Una notizia spettacolare da parte della Fazi editore!!! Torna a grande richiesta l'autrice Libba Bray (autrice della famosissima trilogia vittoriana che ha come protagonista Gemma Doyle). Questa volta l'ambientazione sarà un pochino più moderna, verremo catapultati nella New York anni '20. Il titolo del libro sarà "La stella nera di New York", uscirà nelle librerie il 12 Ottobre 2012 e sarà il primo libro di una quadrilogia che io personalmente non vedo l'ora di leggere!!!!




Titolo: La stella nera di New York
Autrice: Libba Bray
Traduzione: Antonella Rizzati
Editore: Fazi
Pagine: 480
Data di Pubblicazione: 12 Ottobre 2012
Prezzo: 17,50

Sinossi:  Evie O’Neill, dopo aver suscitato l’ennesimo scandalo nella noiosa cittadina di provincia in cui è nata, viene spedita dai genitori a vivere nell’effervescente New York City – e la ragazza ne è entusiasta. New York è la città dei locali, del contrabbando, dello shopping e del cinema, e non passa molto che Evie stringe amicizia con irriverenti Ziegfeld girls e scapestrati ragazzi di strada. Evie però non fa conoscenza solo con le luci sfolgoranti dell’età del jazz, ma anche con gli oscuri anfratti del Museo americano del Folclore, della Superstizione e dell’Occulto, che suo zio Will Fitzgerald – presso cui abita – dirige con l’aiuto di Jericho, uno strano ragazzo sempre immerso nella lettura. E quando una serie di omicidi a sfondo esoterico e riconducibili a uno spirito che torna dal passato vengono a galla, Evie e suo zio sono chiamati a collaborare alle indagini, e sono proiettati al centro del sistema mediatico. I due si lanciano nelle ricerche, ed è allora che quel misterioso potere divinatorio che la ragazza sa di avere si rivelerà utile a catturare il killer, prima che sia troppo tardi.


Dall'autrice della trilogia bestseller di Gemma Doyle (1.000.000 di copie vendute in America) e del libro vincitore del Printz Award 2010 per l’eccellenza nella letteratura YA Going Bovine, arriva in Italia La stella nera di New York, un romanzo entusiasmante con l'aggiunta di una vena thriller che sfocia nel soprannaturale.
Il primo volume di una tetralogia che inaugura un affascinante viaggio nel retroterra occulto dell’America. Ambientato nella Grande Mela a metà dei leggendari anni Venti, tra Ziegfeld girls, locali jazz e liquori sottobanco In America il libro è uscito il 18 settembre per la Little, Brown.





Dicono di questo libro:

«Libba Bray non solo rompe gli schemi, ma li frantuma e li polverizza dietro di sé. La seguirei ovunque mi volesse portare». The New York Review of Books



L'AUTRICE:



Libba Bray è autrice della trilogia bestseller di Gemma Doyle (pubblicata in Italia da Elliot), di Beauty Queens (2011) e del libro vincitore del Printz Award 2010 per l’eccellenza nella letteratura YA Going Bovine, di prossima pubblicazione per Fazi. Vive a Brooklyn, New York.


lunedì 24 settembre 2012

la lista dei desideri (24)


In questa rubrica aggiungerò settimanalmente (ma non proprio tutte le settimane) i libri che mi hanno particolarmente colpita e che ho aggiunto nella mia personale wish-list (che si allunga in maniera preoccupante giorno dopo giorno). XD

I titoli aggiunti in wish-list questa settimana sono quattro! 



Questa volta tutti i libri inseriti sono frutto di sensazioni e intuito. Non so esattamente PERCHÉ. Non sono libri che stavo aspettando già prima che fossero pubblicati. Semplicemente, facendo un giro in libreria, ho iniziato a scorrere lo sguardo tra i centinaia di titoli presenti e la mia attenzione è stata attirata da questi libri, senza un motivo preciso. Ho iniziato a leggerne la trama, ma sinceramente non le ho neanche lette per intero perché a me non piace leggere anticipazioni sulla storia, preferisco che sia sempre una sorpresa, quindi mi sono limitata a leggere qualche riga solamente e mi sono lasciata trasportare dai presentimenti positivi che questi libri mi trasmettevano.


LIBERTÀ di Jonathan Franzen

SinossiWalter e Patty erano arrivati a Ramsey Hill come i giovani pionieri di una nuova borghesia urbana: colti, educati, progressisti, benestanti e adeguatamente simpatici. Fuggivano dalla generazione dei padri e dai loro quartieri residenziali, dalle nevrosi e dalle scelte sbagliate in mezzo a cui erano cresciuti: Ramsey Hill (pur con certe residue sacche di resistenza rappresentate, ai loro occhi, dai vicini poveri, volgari e conservatori) era per i Berglund una frontiera da colonizzare, la possibilità di rinnovare quel mito dell'America come terra di libertà "dove un figlio poteva ancora sentirsi speciale". Avevano dimenticato però che "niente disturba questa sensazione quanto la presenza di altri esseri umani che si sentono speciali". E infatti qualcosa dev'essere andato storto se, dopo qualche anno, scopriamo che Joey, il figlio sedicenne, è andato a vivere con la sua ragazza a casa degli odiati vicini, Patty è un po' troppo spesso in compagnia di Richard Katz, amico di infanzia del marito e musicista rock, mentre Walter, il timido e gentile devoto della raccolta differenziata e del cibo a impatto zero, viene bollato dai giornali come "arrogante, tirannico ed eticamente compromesso". Siamo negli anni Duemila, anni in cui negli Stati Uniti (e non solo...) la libertà è stata come non mai il campo di battaglia e la posta in gioco di uno scontro il cui fronte attraversa tanto il dibattito pubblico quanto le vite delle famiglie.


VERSO UN'ALTRA ESTATE di Janet Frame

SinossiGrace Cleave ha trent'anni, vive a Londra e, fatta eccezione per qualche mese di adulterio con un sedicente scrittore americano, non è mai stata sposata. I capelli, che un tempo le fiammeggiavano fulvi al sole dell'emisfero australe Grace viene dalla Nuova Zelanda -, sono ora così sbiaditi da aver preso il colore della polvere. L'ispirazione anche sembra irrimediabilmente svanita. Il romanzo che stava scrivendo, interrotto com'è tra la seconda e la terza parte, rischia di diventare un vero e proprio "figlio adottivo del silenzio". Il fatto è che qualcosa si è intromesso sul gozzo del romanzo e sulla sua vita. Qualcosa di minaccioso e allettante insieme, annunciato dalle soavi parole di una cartolina postale affrancata con cura: "Sig.na Grace Cleave: Sa che la temperatura qui a Relham è superiore di zero virgola quindici gradi rispetto a quella di Londra? Venga a scaldarsi! Philip Thirkettle". Philip Thirkettle ha l'aspetto pulito, assorto, tipico degli intellettuali inglesi. Gesticola con prontezza, è entusiasta e vivace. È venuto a trovarla per un'intervista il giorno in cui Grace si è messa la gonna azzurra a quadri e il cardigan sintetico azzurro con la scollatura sul davanti e si è tirata via un paio di peli tra i seni, nel caso si vedessero quando si chinava. Philip, però, mirava alla sua mente. Non sapeva che nessuno, con la conversazione, può raggiungere la mente di Grace Cleave.


 CORAL GLYNN di Peter Cameron

SinossiCi sono libri, rari e sfuggenti, che all'universo parallelo della letteratura arrivano in un modo diverso, curvando lo spazio tempo della narrazione per portarci in una scena che, al di fuori delle loro pagine, sembra non voler esistere. Ad esempio in una grande villa nella campagna inglese alla fine della seconda guerra mondiale, dove Coral, che al mondo non ha più nulla e nessuno, arriva per assistere nei suoi ultimi giorni la padrona di casa, e poi aiutare il figlio di lei, il maggiore Clement Hart, a guarire dalle ferite che il conflitto gli ha lasciato. In quelle stanze buie, gelide e spettrali come la campagna che le circonda, Coral e Clement arrivano in brevi momenti, con le parole, quasi a toccarsi. Ma ogni volta, dalla caligine che si insinua ovunque, qualcosa, un anello rubato, un inquietante gioco infantile, un misterioso profumo di fiori si materializza, costringendo il desiderio e il bisogno a prendere una forma meno categorica dell'amore. È l'inizio di un viaggio lieve, doloroso e imprevedibile, difficile da raccontare e impossibile da dimenticare. Che Peter Cameron ci invita a intraprendere con una sola promessa, quella di guidarci, per minuscoli slittamenti delle emozioni, a un finale che non ci aspetteremmo e di farci sentire improvvisamente molto vicini "al cuore dorato e incandescente dell'universo".


L'AMORE IN UN CLIMA FREDDO di Nancy Mitford

SinossiUno scintillante alone di glamour e di gossip ha sempre circondato le sei celeberrime sorelle Mitford, figlie del barone Redesdale, e Nancy, la maggiore in ogni senso, ne ha trasferito sulla pagina riverberi screziati di veleno. Questa micidiale comedy of manners, ambientata tra le due guerre, mette in scena gli impossibili Montdore, di ritorno da cinque anni in India dove il conte, ricchissimo, aristocraticissimo, congenitamente stolido come i suoi degni pari, era Viceré. La consorte, di una prosaicità adamantina, neanche fosse di origini borghesi o americane, sguazza nel bel mondo. E la figlia Polly, la debuttante più concupita dai giovani blasonati che affollano i balli della stagione, decide per capriccio di farsi impalmare dallo zio, Boy Dougdale, di lei molto più vecchio e da pochi giorni vedovo, maestro nell'arte del ricamo nonché per anni amante della madre. Diseredata ipso facto, si ritira con il marito a vivere "di stenti" in Sicilia. L'eredità passa così a uno spumeggiante cugino canadese, affermato gigolò per signori, e basteranno un paio di sue battute perché Lady Montdore, titillata nel suo organo vitale, la mondanità, si rituffi nel girone festaiolo. Dove finirà per tornare anche Polly, ormai tanto disincantata da reagire ridendo alle sue disgrazie: non per niente siamo in Arcadia, e mentre lei trova un consolatore, saranno ben altri scandali a scuotere tutta l'alta società.







sabato 22 settembre 2012

acquisti e regali (86)



"Acquisti e Regali" è una rubrica nella quale presenterò tutti i libri che ho acquistato, presi in prestito, ricevuti in regalo o tramite scambio. Farò un post nuovo ogni settimana, per aggiornare tutti i miei nuovi libri. 

La scorsa settimana, le nuove entrate nella mia libreria sono state: 






DANZANDO SUI VETRI ROTTI di Ka Hancock

Sinossi:  Lucia Houston e Michael Chandler non sembrano destinati a una vita felice: lui è affetto da disturbo bipolare e la famiglia di lei ha accumulato una lunga serie di casi di cancro. Nonostante siano entrambi segnati da un destino che non lascia ben sperare, quando le loro strade si incontrano la notte del ventunesimo compleanno di Lucia, è subito amore. Nonostante le perplessità delle sorelle di lei e  la gestione oggettivamente difficile di un rapporto che si consuma fra momenti di armonia, pause fatte di assordanti silenzi e i periodi di down che Michael supera nella clinica dove viene tenuto in cura da uno psichiatra che è quasi un padre putativo, i due non possono fare a meno l’uno dell’altra. Cauti a ogni passo, Lucia e Michael sono determinati a portare avanti la loro relazione consapevoli di non essere in grado di donare un futuro felice a un possibile figlio. Lui le promette onestà. Lei gli promette pazienza. Entrambi si promettono di rinunciare a essere genitori. Nonostante la decisione dolorosa e difficile di non avere bambini, tutto cambia improvvisamente il giorno del loro undicesimo anniversario di matrimonio dopo un controllo di routine di Lucia. Ha inizio così una storia unica, in cui nessuna regola conta più e la parola amore assume nuove declinazioni e profonde sfumature.



KAYLA 6982 di Karen Sandler

Sinossi: Il pianeta Loka è stato colonizzato da un'élite di terrestri facoltosi e spregiudicati, gli unici superstiti di una Terra ormai inabitabile. Fra loro ci sono scienziati senza scrupoli che hanno creato una sub-razza di schiavi da sfruttare biecamente. Sono androidi senzienti costituiti da genoma umano e circuiti elettrici, e occupano il posto più infimo della società nel sistema di caste gerarchiche di Loka. Ma queste creature hanno un cuore, un'etica e una volontà. Sono quasi umani e, forse, troppo umani. Questa è la storia di una di loro, la quindicenne Kayla 6982 che, con l'aiuto dell'amica Mishalla, si lancia in una pericolosa avventura per scoprire le terribili verità che si nascondono dietro al mostruoso piano degli umani. Una trama sorprendente in cui si intrecciano umiliazioni, razzismo, coraggio e lealtà, ma in cui trova posto anche l'amore. Sul polveroso pianeta Loka, illuminato da due pallidi soli, sboccia la storia proibita fra un umano di alto rango, nipote di un vecchio scienziato illuminato, e la giovane Kayla.


CAFFÈ CON PANNA di Leah Stewart

Sinossi: Cameron ha quasi trent'anni. Di fidanzati, neanche l'ombra. L'unico anello che abbia mai ricevuto è un dono dell'uomo per cui lavora come assistente, il tanto celebre quanto maturo Oliver Doucet, che di anni ne ha ben novantadue. La vita di Cameron è semplice e regolare: vive all'ultimo piano della grande casa di Oliver, che per lei è come un padre, svolge ricerche per i suoi libri e in cambio gli prepara tramezzini al formaggio e mortadella, i suoi preferiti, e caffè, rigorosamente con tre cucchiai di panna. Fino al giorno in cui riceve una lettera che arriva da lontano: l'invito al matrimonio di Sonia, la sua ex migliore amica. Quindici anni prima, Cameron e Sonia erano inseparabili. Passavano ore a chiacchierare fitto fitto di principi azzurri e sogni nel cassetto; poi il college, i primi amori, la scoperta del sesso, fino alla laurea, e alla promessa di restare sempre amiche per la pelle. Ma proprio durante il viaggio di laurea un litigio misterioso le ha separate, e le due ragazze non si vedono da allora. Adesso Sonia vuole riavvicinarsi all'amica, ma Cameron non ci pensa neanche. Quando però, due mesi dopo, Oliver muore e le lascia un misterioso pacchetto chiedendole, come estremo desiderio, di recapitarlo a Sonia, Cameron non ha altra scelta che quella di partire. Tra lacrime, sbornie e un sacco di risate, sarà un viaggio pieno di ricordi e di incontri, alla scoperta dell'amicizia e, perché no, per Cameron forse finalmente anche dell'amore.


 APPUNTAMENTO A GLENMARA di Heather Barbieri

Sinossi: Kate Robinson lascia Seattle per una vacanza in Irlanda, ma in realtà sta scappando dal fallimento di un amore, della sua carriera da stilista, e soprattutto dal dolore per la perdita della madre. Quando una serie di incidenti di percorso la fanno approdare a Glenmara, un placido villaggio sulla costa occidentale irlandese, Kate non progetta di fermarsi. Ma l'ospitalità di Bernie Cullen, una donna del posto, sembra stregarla, e giorno dopo giorno Kate impara ad amare i ritmi di Glenmara, così diversi dalla sua solita vita, si affeziona a Bernie e al suo circolo del ricamo e insieme a loro mette in piedi un ambizioso atelier di biancheria intima. Poco per volta il dolore da cui stava fuggendo inizia a sbiadire...






venerdì 21 settembre 2012

Recensione: IL CANTO DELLE SIRENE

Ecco la mia recensione al libro "Il canto delle sirene" di Val McDermid.




Titolo: Il canto delle sirene
Serie: Tony Hill e Carol Jordan, vol. 1
Autrice: Val McDermid
Traduzione: Federica Ressi
Casa editrice: TimeCRIME
Pagine: 448
Data di pubblicazione: 30 Agosto 2012
Prezzo: 10,00

Sinossi: Bradfield, una cittadina a ovest di Londra. Finora, gli unici serial killer che lo psicologo Tony Hill abbia mai incontrato sono al sicuro dietro le sbarre di una cella. Ma stavolta è diverso: il colpevole è libero, e per torturare e uccidere le sue vittime ha tratto ispirazione da una visita al Museo della Tortura di San Gimignano...
Il terrore s’impadronisce della città: sembra non esserci alcuna correlazione tra gli omicidi, tanto che è impossibile tracciare un profilo del killer, quasi che le vittime vengano scelte a caso. Nessuno si sente al sicuro, mentre la polizia si perde tra mille false piste e sulla stampa iniziano ad apparire strani, inquietanti messaggi scritti forse dall’assassino stesso, intelligente, coltissimo, invisibile. Un assassino che vede nell’omicidio il compiersi di un destino, e il cui scopo è uccidere come se fosse un’esperienza artistica, dalla coreografia impeccabile, visto che ogni dettaglio è di vitale importanza quando la missione che si deve portare a termine è ‘perfezionare nella morte’.



La mia opinione: "Il canto delle sirene" è un thriller avvincente, quasi 450 pagine divorate in due giorni: è una di quelle letture ipnotiche dalle quali è davvero difficile staccarsi! Come tipo di thriller è strutturato in maniera classica, con un'ambientazione prevalentemente poliziesca e con accurate indagini a seguito di terribili delitti seriali molto molto crudi. La variante interessante è che il lettore, oltre a seguire la storia dal punto di vista della squadra di polizia, potrà anche accedere ai pensieri del serial killer! Infatti i capitoli sono alternati: da una parte la narrazione in terza persona che segue le indagini, e dall'altra una sorta di diario del killer, scritto in prima persona, dove ci si potrà immergere nelle dinamiche dei delitti. La narrazione del killer rimane del tutto anonima e questo aumenterà la curiosità nel chiedersi chi è la persona che si cela dietro quella mente sadica e malata. E devo dire che da questo punto di vista il romanzo non delude perché quando giunge il momento della verità i colpi di scena non mancheranno di stupire.
Oltre ad una trama davvero ben strutturata e una narrazione incalzante, dai risvolti imprevedibili, che tiene sulle spine, la storia possiede anche un'ottima componente psicologica. Uno dei due protagonisti è infatti lo psicologo Tony Hill, personaggio difficile da inquadrare a livello personale, ma molto abile nell'indagare i recessi della mente umana, che fornirà con i suoi studi sul caso una quadro affascinante del killer e delle sue motivazioni. "Il canto delle sirene" è un libro da non perdere per tutti gli amanti del genere e fa da apripista ad una nuova serie thriller/poliziesca che certamente non mancherò di seguire.


E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:


Cover: La cover italiana è abbastanza anonima, certamente si capisce bene che si sta parlando di un thriller, ma nonostante vada bene a rappresentare il genere del libro, avrei preferito qualcosa di più "creativo".
Tra le cover straniere le più famose sono:


Mentre la prima e la seconda cover sono anch'esse di tipo anonimo, la mia preferenza va invece per la terza cover. Il colore rosso è adatto, rappresenta la violenza, così come l'omino di filo spinato è un elemento simbolico appropriato al 100%, oltre ad essere un'immagine originale.

Stile di scrittura: Lo stile di scrittura è ottimo, molto coinvolgente, scorrevole al punto giusto, descrittivo dove occorre, insomma... lo stile giusto per qualsiasi buon thriller che si rispetti.

Idee alla base della storia: Interessanti e originali. Invece delle solite donne assassinate questa volta ci troviamo davanti ad omicidi di uomini, e in un certo senso fa un po' tirare un respiro di sollievo l'idea che non siano solo le donne le candidate ideali dei sadici maniaci. Davvero inquietanti poi le tecniche di uccisione, da non dormirci la notte.

Caratterizzazione dei personaggi: I personaggi sono caratterizzati abbastanza bene, soprattutto per quanto riguarda il profilo del killer, in questo frangente vi sarà uno studio psicologico accurato. I personaggi principali che ritroveremo anche nei prossimi romanzi invece si scoprono a poco a poco, penso proprio per il motivo che li rincontreremo in futuro, e quindi si rimane un po' in attesa di poterli approfondire.

Editing e traduzione a cura della casa editrice: Tutto bene, non ho trovato nessun refuso, traduzione accurata.




voto:



Acquisto consigliato? Sì! Lo consiglio a tutti gli amanti dei thriller polizieschi, quelli in cui da una parte avvengono dei delitti terribili e dall'altra vi è una squadra di polizia ad indagare. Libro interessante anche per chi predilige entrare nella mente del criminale. Date varie scene di tortura  e uccisioni sanguinose e sadiche ne sconsiglio la lettura a chi è facilmente impressionabile.