Editore: ISBN Edizioni
Prima edizione italiana: 2011
Pagine: 160
Sinossi: In un luogo e in un tempo imprecisato, una piccola cittadina vive un incubo infinito: da mesi gli abitanti sono immersi in un inverno che sembra non voler finire mai, la luce del sole è un lontano ricordo, ovunque solo freddo e neve.
Mentre gli adulti cadono in una profonda depressione, uno spirito misterioso di nome Febbraio si accanisce contro la popolazione, vietando il volo degli aquiloni e delle mongolfiere. Ed è quando i bambini della città iniziano a scomparire che Thaddeus Lowe decide di ribellarsi dichiarando guerra a Febbraio.
Io sono Febbraio è un romanzo allegorico e struggente, un piccolo scrigno di invenzioni letterarie e immagini poetiche. Shane Jones, con una prosa lirica ed evocativa, racconta una surreale fiaba invernale, la storia di un’umanità oppressa che non ha perso la speranza e ha ancora la forza di lottare.
Commento: Io AMO le storie fantastiche (datemi un libro dove la fantasia supera l'immaginazione e sarò felice) ma almeno che abbiano un senso!
"Io sono Febbraio" mi ha molto delusa! Basandomi sulla sinossi mi ero immaginata tutt'altro! Invece mi sono ritrovata a leggere una storia senza capo né coda, un esercizio di stile elaborato, confezionato e impaginato in maniera originalissima e deliziosa, ma... sotto tutta questa esteriorità non rimane davvero niente! Sembra che l'autore l'abbia scritto in preda ad un tripp di allucinogeni senza minimamente preoccuparsi di collegare un avvenimento con un altro, in modo di far capire cosa cavolo succede! Anche i personaggi non hanno staticità, prima muoiono e poi si scopre che non sono morti, poi alcuni vengono identificati in una certa persona, ma poi no, si scopre che non è vero, che non sono quella persona lì, ma invece stanno da un'altra parte, che sono dei sosia, o che più semplicemente SI CREDEVA che fossero "tizio", ma invece erano "caio"...!
In definitiva, le uniche cose che veramente meritano di questo libro sono: il titolo, la copertina, l'impaginazione e l'idea alla base della trama... BASTA!
"Io sono Febbraio" mi ha molto delusa! Basandomi sulla sinossi mi ero immaginata tutt'altro! Invece mi sono ritrovata a leggere una storia senza capo né coda, un esercizio di stile elaborato, confezionato e impaginato in maniera originalissima e deliziosa, ma... sotto tutta questa esteriorità non rimane davvero niente! Sembra che l'autore l'abbia scritto in preda ad un tripp di allucinogeni senza minimamente preoccuparsi di collegare un avvenimento con un altro, in modo di far capire cosa cavolo succede! Anche i personaggi non hanno staticità, prima muoiono e poi si scopre che non sono morti, poi alcuni vengono identificati in una certa persona, ma poi no, si scopre che non è vero, che non sono quella persona lì, ma invece stanno da un'altra parte, che sono dei sosia, o che più semplicemente SI CREDEVA che fossero "tizio", ma invece erano "caio"...!
In definitiva, le uniche cose che veramente meritano di questo libro sono: il titolo, la copertina, l'impaginazione e l'idea alla base della trama... BASTA!
voto:
Consigliato a: probabilmente chi ama tanto l'estetica delle parole anche a discapito della loro logicità troverà questo libro affascinante. I sostenitori di Baricco potrebbero apprezzarlo.
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