(Quarto libro della serie "Cronache dei vampiri")
Editore: TEA (Longanesi per la prima edizione)
Prima edizione italiana: 2001
Pagine: 479
Sinossi: E' la solitudine, la "maledizione" che si impadronisce di Lestat, il vampiro immortale, il principe incontrastato del tenebroso universo dei morti viventi. Lestat avverte dolorosamente la "maledizione" della sua solitudine e desidera rinascere come mortale, liberandosi quindi del suo corpo di "non-morto" e impadronendosi di un corpo "vivo". Intraprende così un viaggio che lo porterà da Miami al deserto del Gobi, da Amsterdam alla giungla amazzonica, fino all'incontro cruciale con l'unico uomo che può soddisfare il suo desiderio, Raglan James, il Ladro di Corpi. Più sinistro e malvagio di un demone, il Ladro di Corpi si impadronisce con l'inganno del corpo vampiresco di Lestat, il quale, rinchiuso come anelava nel corpo mortale, scopre...
Commento: Un po' meno appassionante dei precedenti a causa della lentezza di alcuni capitoli che tendono a ripetere fatti e pensieri già letti negli scorsi episodi, ma comunque resta una piacevole lettura, con uno stile di scrittura ammaliante proprio tipico della Rice. E poi qui c'è proprio un colpo di genio: un vampiro che torna umano! Originale a dir poco, anche se l'avventura "umana" risulta meno interessante di quanto mi aspettavo.
voto:
Consigliato a: lettori o lettrici over 20, amanti dei lunghi flashback e delle ricche e suggestive descrizioni. E poi, ovviamente, chi ama i vampiri e non disdegna le introspezioni mentali.
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