giovedì 19 luglio 2012

Recensione: LA MUSICA DELLE PAROLE

Ecco la mia recensione al libro "La musica delle parole" di Emily Mandel.


Titolo: La musica delle parole
Autrice: Emily Mandel
Editore: Leggereditore
Pagine: 251
Data di Pubblicazione: 28 Giugno 2012
Prezzo: 10,00

Sinossi: Lilia ha viaggiato tutta la vita, cambiando costantemente identità. È scomparsa talmente tante volte che non sa più come fermarsi. Rapita dal padre a sette anni, che l’ha costretta a viaggiare in lungo e in largo per gli Stati Uniti, Lilia ha imparato a costruirsi un’identità fatta di tanti frammenti diversi che raccoglie con la sua inseparabile macchina fotografica. Adora la solitudine, e chi la conosce bene può immaginarsela mentre cerca di cogliere l'immagine perfetta nel bel mezzo di un temporale. È uno spirito libero, la sua curiosità e la sua immaginazione sono implacabili, così come la sua incapacità di fermarsi, di rimanere...
Ora sta lasciando New York, e con un bacio sulla fronte saluta il suo attuale compagno, ignaro che fra poco di lei rimarranno solo le impronte umide sul parquet.
Ma questa è la vita di Lilia, e poco gli altri possono fare per cambiarla. Si può forse ingabbiare la libertà? Ma cosa succede quando chi fugge vorrebbe fare di tutto per rimanere?

Emily St. John Mandel lancia un incantesimo potente che cattura il lettore in un grintoso, mondo avvolto dal mistero, carico di promesse e presagi, dove piccole rivelazioni cambiano continuamente la nostra comprensione della realtà.


La mia opinione: Leggere questo libro è come assistere ad un collage di immagini, suoni, emozioni. La forma narrativa è "strana", va avanti e indietro nel tempo, cambia punto di vista a capitoli alterni, insomma... detta così può sembrare un qualcosa di caotico, ma in realtà è un romanzo che mi è estremamente piaciuto, me ne sono innamorata! E' stato così diverso dalle mie aspettative e dai romanzi a cui sono abituata, che fin dalle prime pagine è riuscito totalmente a catturarmi. Lilia è una ragazza insolita, abituata fin da bambina ad una vita "on the road", abituata a scappare da un posto all'altro, con un padre ricercato al suo fianco. Questi continui e incessanti spostamenti sono talmente un caposaldo della sua esistenza che anche da grande Lilia non riesce a smettere, e neanche la relazione con Eli la dissuade dal rimanere. La vita di Lilia, quel suo pattinare sopra al mondo senza mai sprofondarvi, si intreccerà indissolubilmente con l'esistenza di altre persone, le scombussolerà senza che lei nemmeno se ne accorga, ed il lettore assisterà impotente dinnanzi al susseguirsi di eventi che scaturiranno dalle sue fughe infinite.
"La musica delle parole" è un romanzo intenso, appassionante, poetico, nostalgico, vivido, che circonda il lettore in un aurea impalpabile e fino alle ultime pagine lascia con il fiato sospeso per la voglia di scoprire la verità. I tasselli del puzzle andranno al loro posto con lentezza, ma inesorabilmente e con la forza di un macigno in picchiata libera. Una storia introspettiva che affronta l'argomento dei legami familiari da un punto di vista insolito e oscuro, con un finale spiazzante che, nonostante appiani i dubbi, fa permanere la sensazione di indefinito, come se l'autrice avesse volutamente tralasciato qualcosa di importante. 
Un libro oggettivamente inclassificabile, che non ha alcuna caratteristica affine ai "romanzi rosa" proposti di solito dalla collana Leggereditore, e, proprio per questa sua peculiarità, ancora più meritevole di essere letto.



E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:


Cover: La cover italiana è STRABELLISSIMA!!!! Mi sono innamorata dei colori tenui e delle immagini in essa contenuta. Finalmente niente visi di donna in primo piano, niente immagini viste e riviste ovunque. Una volta conclusa le lettura, osservando nuovamente la copertina mi rendo conto che rappresenta alla perfezione i contenuti della storia, sembra di rivivere le pagine del libro.
Ecco le due edizioni originali:

Nonostante entrambe le cover abbiano al loro interno un particolare presente nella storia, io preferisco la visione d'insieme della cover italiana! Anche il titolo italiano, più poetico, rappresenta meglio l'essenza del libro, mentre "Last night in Montreal" trovo che sia un titolo troppo concreto per questo tipo di romanzo.

Stile di scrittura: Lo stile di scrittura è particolare, gradevole, scorrevole, narra i fatti in maniera un po' scomposta, ma ciò nonostante non risulta caotico. Qua e là vi sono poi alcune frasi davvero profonde, che rimangono impresse.

Idee alla base della storia: L'ho trovata una storia originale e affascinante. Ottime le idee di base, ottimo il loro sviluppo.

Caratterizzazione dei personaggi: Essendo un romanzo con una forte connotazione introspettiva, la caratterizzazione dei personaggi risulta esauriente, vivida. Ma, al tempo stesso,  data la complessità di alcuni personaggi, resta una latente sensazione di non riuscire a capirli fino in fondo.

Editing e traduzione a cura della casa editrice: Mi è sembrato tutto molto ben corretto e tradotto, non ho notato refusi.



voto:



Acquisto consigliato? Sì, lo consiglio a tutti coloro che hanno voglia di sperimentare un romanzo diverso, spiazzante, lontano anni luci dai soliti canoni, e lontano anche dai romanzi rosa proposti per questa collana editoriale. Sconsigliato a chi predilige le storie lineari, a chi non ama gli esperimenti letterari e a chi cerca sempre e comunque una storia d'amore.

2 commenti:

  1. Lo voglio assolutamente leggere!!!bellissimooo!!!!!

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  2. questo è il libro più bello che abbia mai letto...

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