Recensione del libro "Il bacio d'argento" di Annette Curtis Klause.
Titolo: Il bacio d'argento
Autrice: Annette Curtis Klause
Traduzione: Lorenza Venturi
Editore: Salani
Data di pubblicazione: Maggio 2007
Pagine: 184
Prezzo: 12,00 euro
Titolo: Il bacio d'argento
Autrice: Annette Curtis Klause
Traduzione: Lorenza Venturi
Editore: Salani
Data di pubblicazione: Maggio 2007
Pagine: 184
Prezzo: 12,00 euro
Sinossi: La tristezza di Zoe non è il solito mal di vivere dell'adolescenza: da quando sua madre si è ammalata e suo padre si e dedicato esclusivamente ad assisterla, la vita sembra improvvisamente averle tolto tutto quello che serve a essere felici. In più Lorraine, la sua migliore amica, sta per trasferirsi lontano. La solitudine, l'incomprensione e il dolore avvolgono Zoe come una nebbia, da cui lei teme di non poter più uscire; finché un incontro casuale con un giovane strano e conturbante non le instilla un'inquietudine vaga, uno struggimento insolito, come una promessa di piacere. E così Zoe prova il turbamento del primo amore, un amore che Simon, il misterioso ragazzo, sembra condividere ma anche temere. Perché Simon porta con sé la maledizione di coloro che si nutrono del sangue dei vivi: sono vampiri, vivono per la caccia, e il loro desiderio è legato alla morte della loro preda. Ma Simon vuole davvero solo il sangue di Zoe? E lei potrà mai accettare di amare qualcuno che incarna quello che lei teme di più: una vita come una malattia, una notte senza fine, e senza mai la speranza di un riposo?
Commento: Attirata da titolo, copertina, e recensioni positive che leggevo in giro, devo ammettere di essere rimasta delusa da questo romanzo. La tematica trattata è molto triste: Zoe, la protagonista, sta vivendo un periodo bruttissimo della sua vita. Sua madre è gravemente malata all'ospedale e probabilmente morirà. Suo padre, preso dalla malattia della moglie, non si cura più di lei. La sua migliore amica di sempre sta per trasferirsi in un'altra città, molto lontano. Zoe vaga nella sua disperazione e tutta l'ambientazione della storia assume una visione cupa e sfocata. Sembra di stare costantemente immersi nella nebbia. Il suo incontro con Simon, vampiro centenario in cerca di vendetta, movimenterà quel brutto periodo della sua vita.
Pensavo che questo incontro avrebbe creato una svolta nella storia, ma in realtà è solamente un diversivo, un'esperienza che in definitiva non cambierà nulla nell'esistenza di Zoe.
Come romanzo è molto breve e forse è per questo che non è riuscito a convincermi. Ho trovato tutto troppo abbozzato, troppo superficiale. Si svolge tutto velocemente e in maniera meccanica... risulta poco credibile. L'incontro tra Simon e Zoe è freddo, non lascia trapelare nessuna emozione. Anche il finale mi ha delusa parecchio. Finisce tutto nel giro di un paio di pagine e mi ha dato l'impressione che l'autrice non vedesse l'ora di terminare. Chiuso il libro mi è rimasto solo un fastidioso e vaquo senso di tristezza. Come storia l'ho trovata inutile, non aggiunge nulla al panorama letterario urban fantasy, e non l'ho trovata nemmeno particolarmente originale. Intendiamoci, l'autrice ha uno stile di scrittura scorrevole e che non annoia, solo che sia a livello di trama che di caratterizzazione personaggi ho trovato moltissime carenze. Forse sarà a causa del fatto che questo libro è stata la sua opera prima? Il dubbio mi rimane... e sicuramente un'altra possibilità gliela darò.
Pensavo che questo incontro avrebbe creato una svolta nella storia, ma in realtà è solamente un diversivo, un'esperienza che in definitiva non cambierà nulla nell'esistenza di Zoe.
Come romanzo è molto breve e forse è per questo che non è riuscito a convincermi. Ho trovato tutto troppo abbozzato, troppo superficiale. Si svolge tutto velocemente e in maniera meccanica... risulta poco credibile. L'incontro tra Simon e Zoe è freddo, non lascia trapelare nessuna emozione. Anche il finale mi ha delusa parecchio. Finisce tutto nel giro di un paio di pagine e mi ha dato l'impressione che l'autrice non vedesse l'ora di terminare. Chiuso il libro mi è rimasto solo un fastidioso e vaquo senso di tristezza. Come storia l'ho trovata inutile, non aggiunge nulla al panorama letterario urban fantasy, e non l'ho trovata nemmeno particolarmente originale. Intendiamoci, l'autrice ha uno stile di scrittura scorrevole e che non annoia, solo che sia a livello di trama che di caratterizzazione personaggi ho trovato moltissime carenze. Forse sarà a causa del fatto che questo libro è stata la sua opera prima? Il dubbio mi rimane... e sicuramente un'altra possibilità gliela darò.
E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:
Cover (che non influenza il giudizio sul libro): Molto bella! Misteriosa, cupa... lascia immaginare una storia gotica e interessante. E purtroppo ha deluso le mie aspettative.
Stile di scrittura: scorrevole e piacevole.
Idee alla base della storia: Non particolarmente originali a mio avviso. Mi ha dato l'idea di qualcosa di già letto...
Caratterizzazione dei personaggi: I personaggi sono poco approfonditi e, a parte ciò che descrive l'autrice, si riesce ad immaginare ben poco di loro.
Editing e traduzione a cura della casa editrice: Su questo non ho nulla da lamentarmi, mi è sembrato tutto ben fatto.
voto:
Acquisto consigliato? Non mi sento di consigliare questo libro. Secondo me non aggiuge nulla al panorama letterario urban fantasy youg adult. In giro c'è di meglio.
Ciao!
RispondiEliminaIo l'ho letto un bel pò di tempo fa. Forse è stato uno dei miei primi romanzi del genere. Mi spiace che non ti abbia dato molto, forse perchè hai alle spalle un grosso bagaglio di belle letture. A me era piaciuto e aveva anche strappato qualche lacrima. Certo, paragonato ai recenti capolavori non è un granche. Io lo consiglierei come una delle prime letture del genere...
Sì, hai perfettamente ragione. Essendo stato scritto parecchio tempo fa era un libro da leggere prima di tutta l'ondata vampiresca degli ultimi anni. Probabilmente ne avrei avuto un'opinione molto diversa.
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