lunedì 23 gennaio 2012

Recensione: IN DIFESA DI JACOB

Ecco la mia recensione al libro "In difesa di Jacob" di William Landay.


Titolo: In difesa di Jacob
Autore: William Landay
Traduzione: Sara Brambilla
Casa editrice: TimeCRIME
Pagine: 540
Data di pubblicazione: 6 Gennaio 2012
Prezzo: 7,70

Sinossi: Andy Barber, da più di vent’anni braccio destro del procuratore distrettuale, è un uomo rispettato, un marito e un padre devoto, e ha davanti a sé una carriera sicura. Sa bene cosa può nascondere la vita di una persona, quali colpe possono essere taciute, ma la sua è un’esistenza serena e l’amore per sua moglie e suo figlio non ha limiti. Tutto sembra andare per il verso giusto per lui e la sua famiglia.
Ma certe convinzioni a volte sono esposte ai capricci del destino o alle conseguenze di piccoli gesti. Così, un giorno, quasi per caso, piomba su di loro un’accusa inaudita: il figlio di Andy, Jacob, poco più che un bambino, viene indagato per omicidio. Un suo compagno di classe è stato accoltellato nel parco poco prima dell’inizio delle lezioni. Il ragazzo proclama la propria innocenza e Andy gli crede. Ma c’è qualcosa che non torna, l’impianto accusatorio è dannatamente convincente: e se qualcosa fosse sfuggito all’attenzione di Andy? E se i quattordici anni di vita del figlio non fossero sufficienti per capire chi è realmente? E se Jacob, suo figlio, fosse alla fine un assassino?

La mia opinione: Uscito in anteprima mondiale in Italia (pensate che negli USA sarà infatti pubblicato soltanto il 31 di Gennaio 2012), "In difesa di Jacob" viene definito dalla critica come l'evento dell'anno del genere giallo giudiziario, e l'autore (non molto famoso, con sole 2 pubblicazioni all'attivo, oltre a questa) viene paragonato ad autori del calibro di John Grisham e Scott Turow.
Io non sono affatto fan dei gialli giudiziari, diciamo che quando alla tv ci sono film con scene all'interno dei tribunali giro velocemente canale perché ho sempre avuto l'idea che fossero noiosi e, per questo motivo, non mi sono neanche mai avvicinata alla letteratura di questo genere, anche se i famosi Grisham e Turow li conosco per la loro indiscutibile fama e successo mondiale da loro riscosso. Quando ho scoperto che "In difesa di Jacob" faceva parte di questo filone narrativo e non, come avevo immaginato, del genere thriller a me più congeniale, ho avuto qualche piccola perplessità, accantonata immediatamente una volta iniziata la lettura.
"In difesa di Jacob" è un libro che appassiona e che si merita assolutamente tutte le lodi scritte sulla quarta di copertina. Parla di una famiglia americana normalissima, composta da marito, moglie e figlio quattordicenne Jacob, e che abita in un piccolo sobborgo periferico che nella mente appare come il solito paese in stile "Wisteria Lane" che siamo abituati a vedere in tutti i telefim, con casette a schiera e dall'aspetto perfetto ed impeccabile, un riflesso che la borghesia Americana vuole dare di sé. Il protagonista è Andy, il padre di Jacob, che in prima persona narra ciò che accadde alla sua famiglia. Lui era il vice procuratore distrettuale della sua contea, a lui si rivolgevano tutti i crimini svolti nella sua area di competenza. E quando un giorno si presentò il caso di un ragazzo accoltellato ed ucciso nelle vicinanze di casa sua e alla scuola che frequentava il figlio, non ci pensa due volte a prendere il caso per sé. Crede che sia suo dovere fare luce sull'assassinio del ragazzo, perché questa giovane morte lo riempie di apprensione e prima viene trovato il colpevole e meglio è. Anche suo figlio ha l'età del ragazzo ucciso e il pensiero che avrebbe potuto esserci lui al suo posto lo intimorisce. Ma forse lui non è la persona adatta a portare avanti il caso, è troppo coinvolto emotivamente, e non gli passa neppure per la testa che l'assassino possa celarsi in uno dei compagni di scuola. E quando la polizia insiste per interrogare i ragazzi viene alla luce un'altra pista da seguire. Che forse Jacob, il figlio tanto desiderato e che ha allevato e cresciuto con amore per 14 anni, può essere implicato in prima persona nell'omicidio. Andy è sgomento, cade assolutamente dalle nuvole, e non può credere a una cosa del genere. Il caso gli viene tolto, come anche il lavoro, per i suoi superiori finché non si chiarisce quasta faccenda non è più affidabile. La moglie è distrutta, anche lei vuole cercare a tutti i costi di salvare suo figlio dall'accusa di omicidio, ma, mentre Andy si dice assolutamente sicuro dell'innocenza del figlio, lei è invece più obiettiva e nella sua mente affiorano dei ricordi sul lato oscuro del carattere del figlio che non le danno pace.
Questo è un romanzo complesso, multisfaccettato. All'inizio parte come un thriller, per poi virare verso il giallo giudiziario, ma non solo. In questo romanzo ad essere veramente protagoniste sono le dinamiche familiari, un'introspezione accurata all'interno di una famiglia annientata dal dolore, che tenta disperatamente di salvare un figlio, nonostante le prove sembrino condannarlo. E che ruolo ha l'amato figlio in tutto questo? L'enigmatico ragazzo che dichiara solamente di non essere colpevole ma che in realtà non fa nulla per dimostrarlo realmente? Taciturno, cinico, dall'aria cupa.... ma non è il ritratto del 95% degli adolescenti? Non è normale che a quell'età i figli desiderino la loro privacy e facciano delle cose di nascosto? Con una più attenta analisi i genitori di Jacob verrano a conoscenza di fatti sul suo conto che avevano sempre ignorato. Fatti non molto belli, è vero, ma che non possono bastare a definirlo un assassino. O forse sì?
Non mi aspettavo davvero di leggere un libro che descrivesse così bene lo sgretolarsi dall'interno di una famiglia felice. L'autore scrive benissimo, e credo che il paragone con Grishman non sia affatto azzardato. La storia è incalzante, le descrizioni vivide, l'introspezione accurata. Anche i capitoli ambientati in aula di tribunale, per me i più ostici perché vengono descritte le prassi giudiziarie, scorrono bene, strano ma vero: non mi hanno annoiata! Sono in totale ben 540 pagine, ma le ho lette velocemente, senza fatica. Più avanzavo con la lettura più avevo voglia di continuare a leggere. E anche quando la storia sembra giunta al capolinea e il lettore è ormai convinto che tutto si concluderà presto, non vengono risparmiati colpi di scena imprevedibili che accompagnano fino all'ultimissima frase dell'ultimissima pagina.
Questo libro per me è stata una vera rivelazione: dovrò assolutamente rivalutare il genere dei gialli giudiziari, perché questo è riuscito a convincermi pienamente!
E se è riuscito ad appassionare me, che non avendo figli non sono a conoscenza del sentimento che lega un genitore alla propria prole, ma posso solo cercare di immedesimarmi, cosa ne penserà chi è già genitore? Se avete dei figli leggetelo! William Landay vi aprirà il mondo su una girandola di emozioni contrastanti sul rapporto genitore-figlio che non potrà lasciarvi indifferenti.


E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:


Cover (che non influenza il giudizio sul libro): La cover italiana non è male. Il ragazzo in copertina vuole rappresentare Jacob ed è anche abbastanza realistico in base alla descrizione del libro. Però devo dire che non l'ho amata particolarmente. Forse avrei preferito qualcosa di più simile alla cover americana, un po' più simbolica, ma più gradevole:

Stile di scrittura: Per me lo stile di scrittura è stato ottimo! A volte può sembrare prolisso, si sofferma un po' tanto sulle descrizioni, ma devo dire che risulta perfetto per inquadrare introspettivamente i personaggi e le dinamiche familiari risultano talmente reali che sembra di viverle in prima persona. Per me è anche risultato piuttosto scorrevole, mai noioso.

Idee alla base della storia: Ottime. Il libro parte da un omicidio come tanti, ma poi l'attenzione viene successivamente spostata all'interno della famiglia dell'accusato. E risulta evidente, che, oltre a scoprire se il colpevole è stato veramente Jacob o no, viene data moltissima importanza al rapporto familiare e all'amore che un genitore sente per un figlio, a discapito di qualsiasi cosa tale figlio sia capace di fare.

Caratterizzazione dei personaggi: I personaggi principali sono caratterizzati ottimamente. Anche per quanto riguarda il personaggio più in ombra, Jacob, l'autore riesce a fornire un'ottimo quadro generale, che viene alla luce a poco a poco. Anche se non si riuscirà mai ad entrare nella mente di tale personaggio si riesce ugualmente, dall'esterno, a capirlo.

Editing e traduzione a cura della casa editrice: Tutto bene! Ottimo.



voto:



Acquisto consigliato? Sì! La storia è ottima, interessante ed emozionante. Inoltre vogliamo mettere a confronto anche il rapporto qualità-prezzo? Il libro esce in edizione con copertina rigida e sovracopertina al modico prezzo di 7,70 euro (neanche le edizioni economiche in copertina morbida si spingono a tanto). Se vi piacciono i gialli giudiziari potete andare sul sicuro! Ma anche io che pensavo di non esserne portata mi sono dovuta ricredere!! A chi altro lo consiglio? A tutti coloro che amano romanzi in cui vi sono importanti analisi introspettive. E poi a chi è genitore: non ve lo dovete perdere!!!!

5 commenti:

  1. Ciao, ti ho nominata per il "The Versatile blogger" ;) dai un'occhiata sul mio blog! http://unbuonlibrononfinisce-mai.blogspot.com/

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  2. Ciao! Complimenti per la recensione!
    Inoltre (anche se arrivo tardi) anch'io ti ho nominata per il The Versatile Blogger. Passa se ti va'!
    http://appoggiatosulcomodino.blogspot.com/2012/01/versatile-blogger.html
    Ciao ciao! :)

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  3. Ciao! Ti ho assegnato il premio The Versatile Blogger ^_^
    Puoi ritirarlo sul mio blog...
    http://locandalibri.blogspot.com/

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  4. Ciao ^^
    Anch'io ti ho premiata con The Versatile Blogger qui:
    http://bookhaolicandtea.blogspot.com/2012/01/versatile-blogger.html

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  5. grazie per la recensione..già pensavo ad un libro interessante, ora ho la conferma

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