Titolo: The Giver
Serie: The Giver, vol. 2
Autore: Lois Lowry
Traduzione: Sara Reggiani
Editore: Giunti Y
Data di pubblicazione: 16 Febbraio 2011
Pagine: 270
Prezzo: 14,50
Serie: The Giver, vol. 2
Autore: Lois Lowry
Traduzione: Sara Reggiani
Editore: Giunti Y
Data di pubblicazione: 16 Febbraio 2011
Pagine: 270
Prezzo: 14,50
Sinossi: Ambientato in una comunità del prossimo futuro, al pari di “The Giver”, in un villaggio dove ognuno pensa solo a se stesso e le persone con malattie o problemi fisici sono considerate inutili per la comunità e vengono lasciate morire, una ragazzina zoppa lotterà per conquistarsi il diritto di vivere. Ma, riuscendo a ricavarsi un posto all'interno di quella società, si renderà poi conto di come sia profondamente sbagliata e di quanto sia necessario cambiaria. Rifiuterà quindi l'occasione che a un certo punto le verrà offerta di scappare, e deciderà di fermarsi per iniziare a cambiare le cose dall'interno.
La mia opinione: Nonostante sia stato collocato all'interno della trilogia "The Giver", appare subito evidente che "Gathering Blue" non ha nulla in comune con il precedente libro, a parte la tematica distopica.
"Gathering Blue" si può quindi definire un romanzo singolo e autoconclusivo a tutti gli effetti, con altri personaggi e altra ambientazione rispetto a "The Giver".
Ci troviamo in un mondo del futuro, ma talmente arretrato che sembra di fare un tuffo nel passato. Dopo sanguinose guerre e devastazioni gli esseri umani si sono ritrovati a cominciare praticamente da zero, senza alcuna tecnologia e con conoscenze molto limitate, che si presume siano state perse durante gli anni apocalittici. Questa non è una società apparentemente perfetta e giusta come quella di Jonas, qua vige platealmente la legge del più forte e le prepotenze e ingiustizie sono all'ordine del giorno.
Kira, protagonista femminile di questa storia, è storpia ad una gamba fin dalla nascita e, come tutte le persone che hanno difetti fisici, sarebbe stata abbandonata a morire se non fosse stato per la tenacia di sua madre nel volerla proteggere a tutti i costi. Crescendo ha sviluppato una particolare dote nel ricamo, un'attività molto importante per il fabbisogno del villaggio, dato che le vesti sono tutte molto semplici e monocromatiche. Dopo la misteriosa morte della madre, Kira, viene quindi reclutata dal palazzo del consiglio del suo villaggio al fine di svolgere l'attività di ricamatrice e dovrà imparare anche a tingere i fili utilizzando fiori e altri rimedi naturali, arte che stava per estinguersi e che comunque ha parecchie lacune dato che nessuno sembra essere in grado di riprodurre il colore blu. "Gathering blue" (che tradotto sarebbe: "Raccogliere il blu") parla quindi dell'avventura di Kira nell'arte del ricamo e della tintura, ma non solo.
Già, perché, anche questo, come il mondo di Jonas in "The Giver", nasconde molti segreti che la protagonista dovrà scoprire a poco a poco con l'aiuto di due fidati amici, e la realtà sarà molto diversa da quello che immaginava...
Con una scrittura fresca e scorrevole, Lois Lowry ci porta in un nuovo mondo distopico tutto da esplorare, tra nuove leggi, nuovi modi di vivere, e antiche paure sempre in agguato. E' una storia che appassiona e coinvolge, oltre a creare moltissimi spunti interessanti di riflessione come sempre questa autrice è capace di fare. Divorato in soli due giorni, l'ho trovata una lettura davvero piacevole e che mi ha accompagnata fino all'ultima pagina in un crescendo di curiosità e speranza. Tema importantissimo di questo libro è infatti la speranza, la speranza di riuscire a trovare il colore del cielo, la speranza di riuscire a cambiare le cose per creare un mondo migliore. Il finale risulterà nuovamente semi-aperto, ma avrà un significato totalmente diverso da quello del libro "The Giver", e adesso sono proprio curiosissima di leggere il prossimo capitolo di questa trilogia distopica, che uscirà a Febbrario 2012. Chissà in quale nuovo mondo verremo catapultati questa volta?
"Gathering Blue" si può quindi definire un romanzo singolo e autoconclusivo a tutti gli effetti, con altri personaggi e altra ambientazione rispetto a "The Giver".
Ci troviamo in un mondo del futuro, ma talmente arretrato che sembra di fare un tuffo nel passato. Dopo sanguinose guerre e devastazioni gli esseri umani si sono ritrovati a cominciare praticamente da zero, senza alcuna tecnologia e con conoscenze molto limitate, che si presume siano state perse durante gli anni apocalittici. Questa non è una società apparentemente perfetta e giusta come quella di Jonas, qua vige platealmente la legge del più forte e le prepotenze e ingiustizie sono all'ordine del giorno.
Kira, protagonista femminile di questa storia, è storpia ad una gamba fin dalla nascita e, come tutte le persone che hanno difetti fisici, sarebbe stata abbandonata a morire se non fosse stato per la tenacia di sua madre nel volerla proteggere a tutti i costi. Crescendo ha sviluppato una particolare dote nel ricamo, un'attività molto importante per il fabbisogno del villaggio, dato che le vesti sono tutte molto semplici e monocromatiche. Dopo la misteriosa morte della madre, Kira, viene quindi reclutata dal palazzo del consiglio del suo villaggio al fine di svolgere l'attività di ricamatrice e dovrà imparare anche a tingere i fili utilizzando fiori e altri rimedi naturali, arte che stava per estinguersi e che comunque ha parecchie lacune dato che nessuno sembra essere in grado di riprodurre il colore blu. "Gathering blue" (che tradotto sarebbe: "Raccogliere il blu") parla quindi dell'avventura di Kira nell'arte del ricamo e della tintura, ma non solo.
Già, perché, anche questo, come il mondo di Jonas in "The Giver", nasconde molti segreti che la protagonista dovrà scoprire a poco a poco con l'aiuto di due fidati amici, e la realtà sarà molto diversa da quello che immaginava...
Con una scrittura fresca e scorrevole, Lois Lowry ci porta in un nuovo mondo distopico tutto da esplorare, tra nuove leggi, nuovi modi di vivere, e antiche paure sempre in agguato. E' una storia che appassiona e coinvolge, oltre a creare moltissimi spunti interessanti di riflessione come sempre questa autrice è capace di fare. Divorato in soli due giorni, l'ho trovata una lettura davvero piacevole e che mi ha accompagnata fino all'ultima pagina in un crescendo di curiosità e speranza. Tema importantissimo di questo libro è infatti la speranza, la speranza di riuscire a trovare il colore del cielo, la speranza di riuscire a cambiare le cose per creare un mondo migliore. Il finale risulterà nuovamente semi-aperto, ma avrà un significato totalmente diverso da quello del libro "The Giver", e adesso sono proprio curiosissima di leggere il prossimo capitolo di questa trilogia distopica, che uscirà a Febbrario 2012. Chissà in quale nuovo mondo verremo catapultati questa volta?
E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:
Cover (che non influenza
il giudizio sul libro): Bellissima!!!! Un'immagine molto
evocativa capace di rappresentare alla perfezione il contenuto del
libro! Tra le tantissime versioni uscite nel mondo, questa copertina
italiana è davvero la migliore! Non ho però molto apprezzato l'accoppiamento italiano del titolo. "Gathering blue. La rivincita" non ha infatti nessun senso. Il titolo in inglese vuole infatti sottolineare la tematica centrale della ricerca del colore blu, ma il sottititolo italiano, oltre a non rappresentare la sua traduzione, non aggiunge nessun altro elemento presente all'interno del libro.
Stile di scrittura: Semplice, lineare, scorrevole, coinvolgente... in una parola: perfetto!
Idee alla base della storia: Originali
e assolutamente geniali. Anche se devo dire che per me rispetto a "The Giver" risultano comunque essere di un gradino inferiore, ma perché "The Giver" mi è proprio piaciuto troppo, per me è ineguagliabile. Però anche questo "Gathering blue" non è niente male. Anzi!!!!
Caratterizzazione dei personaggi: Qui spiccano tre personaggi, molto bene caratterizzati: la protagonista Kira e i suoi due amici Matt e Thomas. Personaggi indimenticabili, capaci di entrare nelle simpatie del lettore e risultare un gradevole esempio da seguire, rivelandosi delle persone molto migliori degli adulti che popolano il loro villaggio.
Editing e traduzione a cura della casa editrice: Tutto bene! Nessun refuso e ottima traduzione.
Acquisto consigliato? Sì! Un libro interessantissimo ed educativo sia per adulti che per ragazzi. Anche se come ho già detto precedentemente questo libro può essere letto come libro singolo e non è affatto vincolato alla lettura del precendete "The Giver" io ne consiglio assolutamente la lettura di entrambi, anche senza rispettare l'ordine di pubblicazione, ma vanno letti ;-)
una buona recensione, come sempre
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