Editore: Newton Compton
Prima edizione originale: 1873
Pagine: 188
Sinossi: Salutato fin dal suo apparire, nel 1873, da un eccezionale successo di pubblico, Il giro del mondo in 80 giorni è forse ancora oggi il romanzo più famoso e amato di Jules Verne: il flemmatico, inscalfibile, metodico Phileas Fogg e il suo fedele cameriere Passepartout formano un’indimenticabile coppia ormai stabilmente entrata a far parte dell’immaginario di intere generazioni di lettori (giovani e non), affascinati – anzi, “sedotti”, come scrisse Jean Cocteau, che di questo libro fu un fervente ammiratore – dalla pirotecnica girandola di avventure nei luoghi più disparati del globo, che la fantasia dello scrittore riesce a rendere meravigliosamente “possibili”, trasmettendoci la stessa formidabile euforia dei suoi personaggi.
Commento: Phileas Fogg, il protagonista di questo grande classico della letteratura d'evasione, è un personaggio a mio avviso meraviglioso, entrato subito nelle mie simpatie. Sembra l'emblema dell'inglese doc, con un autocontrollo formidabile e con la mania per la precisione. «Phileas Fogg era di quelle persone matematicamente esatte che non hanno mai fretta e sono sempre pronte, economizzano i loro passi e i loro movimenti; non faceva mai un passo lungo più del necessario e sceglieva sempre la strada più breve; non si permetteva nessun gesto superfluo; non lo si era mai visto né commosso, né agitato.» Invece Passepartout, il suo domestico, è il suo esatto contrario. Apprensivo, impulsivo e pasticcione. E quando per scommessa Fogg deciderà di fare il giro del mondo in ottanta giorni, inizierà una mirabolante avventura, che li vedrà entrambi alle prese con i più disparati contrattempi, incluso un agente di polizia con un mandato d'arresto alle calcagne che cercherà di mettergli i bastoni tra le ruote. Il libro è talmente scorrevole che l'ho divorato, leggendolo nell'arco di sole 12 ore! E' stato un ottimo interludio per riposare la mente in vista di letture più impegnative. Di due sole cose sono rimasta un po' perplessa: 1) il continuo utilizzo di denaro a cui Fogg fa sempre ricorso per risolvere i problemi l'ho trovata una soluzione un po' poco ortodossa. 2) Ma la mongolfiera che viene ritratta in tutte le copertine di libri e film recanti questo titolo che fine ha fatto all'interno del romanzo? Durante il viaggio viene fatto ricorso ai mezzi di trasporto più disparati: treno, nave, battello, catamarano, elefante... ma di mongolfiere nessuna traccia! E pensare che fino da bambina avevo questo mito nella mente e ora me la sono visto sfatare!
E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:
Cover (che non influenza il giudizio sul libro): Carina, ma come ho detto nel commento,a proposito della mongolfiera: è un'immagine che porta totalemente fuori strada!!!
Stile di scrittura: Piacevole e fluido. Forse manca un po' di dialoghi, ma in generale mi è piaciuto
Idee alla base della storia: Molto carine ed originali, soprattutto per l'epoca nella quale è stato scritto il libro.
Caratterizzazione dei personaggi: I personaggi sono caratterizzati ottimamente, non posso chiedere di più.
Editing e traduzione: Ho trovato tutto ben corretto e senza refusi. E ho piacevolmente notato che sono stati finalmente ripristinati i nomi originali dei personaggi e di alcuni termini stranieri che nelle precedenti edizioni erano stati ridicolmente italianizzati.
voto:
Acquisto consigliato? Sì, perché è un classico (e i classici a mio avviso dovrebbero essere tutti letti prima o poi) e inoltre è una lettura piacevole e poco impegnativa che può essere affrontata da tutti.
Troppo difficile per me !!!
RispondiEliminaBellissimo!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminamolto bello lo leggereì tantissime altre volte
RispondiElimina