giovedì 28 luglio 2011

commenti ai libri: BAMBINI NEL TEMPO

"BAMBINI NEL TEMPO" di Ian McEwan

Editore: Einaudi
Prima edizione italiana: 1988
Pagine: 225

Sinossi: Stephen Lewis, autore di fortunati libri per bambini, padre e marito felice, un giorno si reca al supermercato con sua figlia Kate e mentre è intento a svuotare il carrello alla cassa, si accorge di aver perso la bambina. Rapita? Uccisa? Fuggita? E' questo il drammatico inizio del romanzo di uno dei più apprezzati autori inglesi contemporanei, qui alla prova di una piena maturità. Il vuoto doloroso che lascia la sparizione di Kate mette in moto una serie di reazioni che porteranno Stephen a rivedere tutta la sua vita, le sue certezze mai verificate, le sue abitudini mentali, i suoi comportamenti. Il merito dell'autore è di farci sentire emotivamente il senso di precarietà e di vuoto in cui viviamo e nello stesso tempo di restituire, grazie a un finale felicemente poetico, la voglia di guardare al futuro.

Commento: Il primo capitolo è l'unica parte a salvarsi da questo, a mio parere, inutile libro. Dire che ne sono rimasta delusa è dire poco. E' una lettura che mi ha profondamente tediata, l'ho trovata pesante, sia per lo stile di scrittura che per il contenuto. Il primo capitolo imbastisce una storia piuttosto sensata e interessante. Stephen, il protagonista, va a fare la spesa con la sua amata figlioletta di sei anni, che all'improvviso sparisce nel nulla, probabilmente rapita, e ciò getta nell'angoscia più profonda lui e sua moglie. Da lì mi aspettavo un sviluppo di una storia inerente a ciò che era accaduto, ma invece McEwan cambia scenario, inizia a far disperdere completamente tutta la consistenza della trama e, tra pedanti filosofeggiamenti sull'infanzia in tutte le sue sfumature e inconsistenti avvenimenti, il romanzo galleggia in mezzo ad astrazioni, che hanno anche la presunzione di voler ostentare qualche frase ad effetto qua e là, giusto per ricordare che il contenuto del libro è di un certo spessore e se il lettore non riesce a percepirne l'importanza, beh... allora sono problemi suoi!
Per portare a compimento questa somma lettura ci ho messo un paio di settimane, il mio istinto sarebbe stato quello di abbandonare e passare ad altro, ma in tal caso non avrei potuto esprimere la mia totale stroncatura nei suoi confronti, e allora con molta fatica sono riuscita a terminarlo. Inutile dire che il finale è stato deludente come il resto del libro. Voleva presentarsi come un finale ad effetto, ma io l'ho trovato grottesco ed insipido.

E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:

Cover (che non influenza il giudizio sul libro): Niente di che. Sembra un'immagine presa a caso senza criterio alcuno.

Stile di scrittura: Pesante, prolisso, noioso e con pochi dialoghi. Una mattonata proprio!

Idee alla base della storia: Forse le inizialissime idee erano anche buone, ma poi si è perso tutto. Il libro non contiene assolutamente nulla di ciò che mi aspettavo dall'incipit di partenza.

Caratterizzazione dei personaggi: i personaggi sono grotteschi e inconsistenti al tempo stesso. Faccio veramente fatica a classificarli perché non mi hanno lasciato niente.

Editing e traduzione a cura della casa editrice: Niente refusi, ma dato che la scrittura è un po' tanto ostica, ho pensato più volte che magari era colpa di una traduzione infelice, ma è invece probabile che la colpa sia tutta dello scrittore.

voto:

Acquisto consigliato? Assolutamente no, non lo consiglierei neanche al mio peggior nemico. E vi direi di lasciare perdere anche se ve lo regalassero, per me è stato totalmente tempo sprecato.

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