martedì 13 marzo 2012

Recensione: OMICIDIO ALLO SPECCHIO

Ecco la mia recensione al libro "Omicidio allo specchio" di Ryan David Jahn.



Titolo: Omicidio allo specchio
Autore: Ryan David Jahn
Traduzione: Cristina Genovese
Casa editrice: TimeCRIME
Pagine: 250
Data di pubblicazione: 23 Febbraio 2012
Prezzo: 7,70
Sinossi: Quando Simon Johnson viene aggredito all’interno del suo squallido appartamento di Los Angeles, la scelta è una e una soltanto: difendersi o morire. Ma nel momento stesso in cui, dopo averlo colpito, il fascio di luce della torcia illumina il viso del suo aggressore, Simon realizza due cose: primo, di averlo fatto fuori; secondo, che l’uomo che giace ai suoi piedi gli assomiglia come una goccia d’acqua. inizia così a prendere forma nella sua mente un piano diabolico: per scoprire il motivo del suo tentato omicidio, Johnson assumerà l’identità del suo “doppio”, un professore di matematica che conduceva la più ordinaria delle esistenze e che ora è un cadavere immerso in acqua e ghiaccio nella sua vasca da bagno. Così facendo Simon vivrà in casa sua, dormirà con sua moglie, vestirà i suoi abiti e si divertirà con la sua giovane amante… Ma a un certo punto il ghiaccio comincia a sciogliersi, strani messaggi appaiono sui muri, una misteriosa Cadillac nera inizia a pedinare Simon e qualcuno è sulle sue tracce. Realtà e allucinazione iniziano a confondersi, disegnando la geometria di un labirinto in cui il protagonista si perde: chi ha scoperto il suo gioco? C‘è forse qualcuno che muove le fila e che sta tentando di farlo impazzire?

La mia opinione: "Omicidio allo specchio" è un romanzo altamente atipico, con una trama visionaria e fuori dagli schemi del thriller convenzionale. Inizia in maniera placida e pacata per poi sorprendere il lettore pagina dopo pagina. Simon, il protagonista del libro, è un trentenne asociale, con una vita assolutamente vuota e ripetitiva, che consiste semplicemente in uno squallido appartamento in affitto con poca mobilia raffazzonata e un materasso steso per terra e un lavoro tedioso e monotono come impiegato in un ufficio, attività che gli occupa tutte le giornate, sabato incluso. "Tutti i giorni erano uguali e sembravano sovrapporsi all'infinito nel suo passato come una fila di tessere da domino". Ma all'improvviso tutto cambia, quando un uomo misterioso tenta di ucciderlo, senza riuscirci. Simon realizza che il suo aggressore gli assomiglia tantissimo e non ha idea di chi sia e del perché lo volesse morto. La curiosità lo spinge ad andare a fondo al problema, cercando di fingersi lui e appropriandosi della sua vita, dando inizio ad una carambola vorticosa di eventi che si susseguiranno l'uno dopo l'altro fino ad una scoperta che lo lascerà senza fiato.
Personalmente ho trovato che questo libro sia l'esempio di come ci siano sempre campi inesplorati e idee innovative in ogni genere letterario. L'originalità che lo contraddistingue farà certamente storcere il naso a tutti i puristi del thriller psicologico classico, ma io, proprio a causa della sua peculiarità, l'ho trovato molto valido. Lo stile di scrittura è preciso, senza fronzoli, ma molto descrittivo. Ogni azione che il protagonista svolge, ogni persona che incontra, ogni ambiente in cui si trova, viene descritto con meticolosa dovizia di particolari, che però, stranamente, non annoia mai! Ho infatti amato il stile descrittivo dell'autore, l'ho trovato assolutamente adatto per il tipo di romanzo, senza alcuna nota stonata. La curiosità nei confronti delle vicende narrate mi ha accompagnata in crescendo durante tutta la durata del libro, e i vari colpi di scena, piazzati ad hoc e ben bilanciati, mi hanno avvinta ed appassionata. Penso che "Omicidio allo specchio" possa essere definito come un thriller che indaga a fondo nella follia della mente umana, con una struttura narrativa che strizza l'occhio al noir e con degli sprazzi di surreale che rendono la lettura quasi un viaggio allucinante ed onirico. Era da tanto che non leggevo qualcosa di così visionario ma al tempo stesso non totalmente campato in aria, che riesce ad essere in parte credibile. Ryan David Jahn è un autore promettente che terrò d'occhio per le pubblicazioni future, ma a questo punto sono anche curiosa di leggere il suo libro "I buoni vicini", pubblicato in Italia lo scorso anno.


E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:


Cover: La cover italiana non è affatto male. L'immagine è adatta ai contenuti del libro e lo sfondo nero è indicatissimo al tipo di romanzo. Vi mostro anche le due cover originali:
 La prima con sfondo bianco è decisamente banale e non adatta a mio avviso a rappresentare i contenuti del libro. La seconda è un po' meglio, ma comunque tra tutte preferisco la versione italiana.

Stile di scrittura: Lo stile di scrittura è freddo e preciso in maniera maniacale. Queste due caratteristiche potranno sembrare negative, ma invece per il tipo di storia risultano eccezionali. Infatti se devo dire cos'è che ho apprezzato maggiormente di tutto il romanzo è proprio lo stile di scrittura, così audace, ma al tempo stesso così azzeccato. Nell'insieme risulta scorrevole ed accattivante.

Idee alla base della storia: Sicuramente "Omicidio allo specchio" rientra nella top ten dei thriller più originali mai letti. Anche se forse sarebbe riduttivo definirlo semplicemente thriller, perché al suo interno vi è molto di più. Immagino che chi adora i thriller classici ne rimarrà deluso, ma io ne sono rimasta soddisfatta, perché amo molto i romanzi strani e difficili da categorizzare, se comunque alla base vi è una struttura solida.

Caratterizzazione dei personaggi: Tutto il libro è puntato sull'introspezione del protagonista e quindi anche se tutti gli altri personaggi sono descritti ottimamente (tanto che sembra di averceli davanti in carne ed ossa) dal punto di vista caratteriale sono poco approfonditi. Ma questo più che un difetto lo considererei come una caratteristica voluta.

Editing e traduzione a cura della casa editrice: Tutto bene! Ottimo.



voto:


Acquisto consigliato? Io lo consiglio a tutti coloro che non disdegnano romanzi atipici e visionari! Se invece amate i thriller e i thriller psicologici usuali e non amate le sperimentazioni, direi che non fa per voi ed è probabile che ne non riusciate ad apprezzarlo. In rete ho infatti notato alcune recensioni negative che come motivazione adducono proprio il fatto che questo non è un thriller psicologico. E in effetti, se siete in cerca di un thriller psicologico e stop, questo non lo è. O meglio... non solo. Ciò non toglie che io l'ho trovato validissimo!

2 commenti:

  1. Sembra un thriller molto interessante!!!!Lo voglio leggere!!!!Complimenti per la tua recensione!!!

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  2. bello, grazie per la tua recensione, mi invogli a leggerlo!!
    dev'essere un bel thriller!!!

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