lunedì 6 giugno 2011

commenti ai libri: UOMINI CHE ODIANO LE DONNE

"UOMINI CHE ODIANO LE DONNE" di Stieg Larsson
(Primo libro della "Millennium Trilogy")

Editore: Marsilio
Prima edizione italiana: 2007
Pagine: 676

Sinossi: Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l'invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l'inquietudine di un enigma mai risolto. Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l'ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L'incarico di cercare la verità è affidato a Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è il giornalista di successo che guida la rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l'aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, indimenticabile protagonista femminile al suo fianco ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E più scava, più le scoperte sono spaventose.  

Commento: Io sono quella che arriva a leggere i bestseller sempre in ritardo, perché appena scoppia un caso letterario ho la tendenza a rimanere scettica e a non buttarmi nella mischia. Poi però, siccome la curiosità ce l'ho, mi ritrovo regolarmente ad affrontare i bestseller quando le acque si sono un po' calmate. Ed è un errore! Perché se un libro ha suscitato tanto interesse un motivo ci deve pur essere! Quindi, per l'ennesima volta, chiedo venia per i miei inguaribili pregiudizi, perché "Uomini che odiano le donne" è un libro che si è ampiamente meritato tutto il successo avuto! E' come una sorta di grande matrioska, una storia nella storia, un intreccio altamente complicato, ma al tempo stesso pienamente riuscito. Devo ammettere che durante le prime 100 pagine spesso mi sono chiesta dove voleva andare a parare... perché avevo come l'idea che venissero introdotte molte vicende senza collegamento e facevo fatica ad individuare un punto focale. Ma se avete la pazienza di superare alcuni momenti un po' piatti e molto verbosi vedrete che lo sforzo verrà ricompensato e vi ritroverete a leggere qualcosa di innovativo, avvincente e totalmente inaspettato. Lo stile di scrittura di Larsson è complesso, a volte parecchio descrittivo, ma ciò nonostante può essere letto e compreso da tutti, anche da chi, come la sottoscritta, non ha spiccate simpatie per tematiche economiche e aziendali che spesso si materializzano all'interno del romanzo. Come da titolo poi, vengono affrontate tematiche spinose come la violenza sulle donne, una specie di denuncia dello stesso autore contro la sua stessa nazione, con tanto di statistiche all'inizio dei capitoli principali. E che dire dell'eroina assoluta Lisbeth Salander? Un personaggio femminile talmente atipico e con una personalità talmente forte ed insolita che è praticamente impossibile rimanerle indifferenti. Io dico che Larsson con questo suo primo libro ha fatto un lavoro ottimo. Mi piange il cuore a sapere che è morto ancora prima di vederlo pubblicato. E mi piange il cuore a sapere che era nelle sue intenzioni scrivere ben 10 romanzi di questa serie, quando invece è riuscito a terminarne 3 solamente. Ne consiglio caldamente la lettura a tutti coloro che non lo avessero ancora fatto, e, da parte mia, prometto di leggere presto anche gli altri 2 libri della trilogia.

E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:

Cover (che non influenza il giudizio sul libro): Bella! Semplice, ma assolutamente perfetta per il libro in questione. Mi piace molto lo stile delle copertine Marsilio, poco artefatte e sempre molto sintonia con il contenuto dei libri.

Stile di scrittura: Complesso, a volte verboso e molto descrittivo. Però, nonostante non sia proprio l'emblema della scorrevolezza, il libro lo si legge bene ed alternando POV diversi risulta anche piuttosto dinamico. I dialoghi invece li ho trovati un po' carenti, a volte piatti, ma per la magiornaza suffiienti, anche se non eccelsi.

Idee alla base della storia: Originali e ben sviluppate. Facendo una similitudine lo si potrebbe definire il tipico esempio di un macchinario con molti ingranaggi che si incastrano perfettamente senza bloccarsi mai.

Caratterizzazione dei personaggi: Beh, qui fa da regina il personaggio femminile di Lisbeth Salander, che, nonostante forse non la si può propriamente definire protagonista, è in assoluto il personaggio meglio caratterizzato e più interessante di tutto il libro. Vale la pena di leggere il libro solo per lei! Comunque, anche se meno interessante, anche Mikael, il protagonista ufficiale, è caratterizzato piuttosto bene e gli altri personaggi di contorno sono abbastanza ben delineati, anche se non molto approfonditi.

Editing e traduzione: Non ho notato refusi e errori evidenti di traduzione. A parte forse i dialoghi che non sono il massimo, ma non ho proprio idea se dipenda dalla traduzione o meno.

voto:

Acquisto consigliato? Sì, Senza alcun dubbio!

2 commenti:

  1. in effetti anche io non ho letto subito larsson per la stessa ragione tua, e anche perché purtroppo ho visto prima il film (temo di venire inevitabilmente influenzata nel giudizio), però tutti mi hanno detto detto che la trilogia è ottima e il tuo commento è l'ennesima conferma

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  2. se hai già visto il film addio effetto sorpresa ;-)
    io infatti il film non l'avevo ancora visto, ma ho rimediato questo weekend, e devo dire che è proprio ben fatto, avevo paura che sarebbe stato troppo condensato e quindi di difficile comprensione, ma invece sono stati bravi a tagliare solo le parti davvero superflue e a mantenere tutto ciò che era importante per capire la storia, anche senza aver prima letto il libro. quindi voto massimo anche alla trasposizione!

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