Editore: Fanucci
Prima edizione italiana: 2004
Pagine: 320
Sinossi: Sono gli anni Trenta, quelli della Depressione. Harry e la sorellina Tom vivono nel Texas orientale. Una sera, mentre cercano nel bosco un luogo dove seppellire l’amato cane Toby, trovano una strana radura di spine e il corpo martoriato di una donna di colore. Mentre fuggono, i fratelli intravedono tra gli alberi una figura minacciosa e oscura, di cui tutti parlano, che tutti temono: il leggendario Uomo-Capra. Tornati a casa, raccontano tutto al padre, Jacob, barbiere che ha anche la funzione di agente di polizia locale, il quale non crede alle voci sull’Uomo-Capra e non sopporta le ingiustizie cui vanno incontro le persone di colore da quelle parti. L’uomo decide di indagare, e ben presto scopre che altre donne sono state uccise con la medesima crudeltà. Tra razzisti spocchiosi e violenti, misteri che emergono dal passato e antiche storie d’amore, due bambini vivono un’estate indimenticabile e un’esperienza di feroce bellezza e crudeltà...
Commento: a metà tra il romanzo di formazione, il noir e il thriller, questo libro di Lansdale (il primo che leggo di questo autore) è riuscito a colpirmi positivamente. Ambientato nel Texas degli anni 30, durante la depressione, dove ingiustizie e soprusi erano all'ordine del giorno, affronta tematiche molto spinose come il razzismo e le perversioni sessuali dei serial killer, e il tutto descritto dagli occhi di un bambino, che è costretto in un solo anno a crescere molto rapidamente e a venire a conoscenza di un'infinità di cose che prima non sospettava esistessero. La scrittura è scorrevole e delicata nonostante la durezza di certe scene. Il patos cattura il lettore e rimane alto per tutta la seconda metà del libro. Io infatti le ultime 150 pagine le ho letteralmente divorate nel giro di poche ore, non riuscivo più a staccarmi finché non sapevo come andava a finire. Devo dire di essere rimasta soddisfatta anche del finale, anche se dopo il finale della vicenda c'è un ulteriore epilogo che ho trovato eccessivamente triste e strappalacrime. Questa è stata l'unica cosa che non ho apprezzato.
E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:
Cover (che non influenza il giudizio sul libro): Molto carina! Anche se non rende bene l'atmosfera polverosa e anni 30 della storia.
Stile di scrittura: Molto scorrevole e delicata. E' semplice proprio perché la vicenda è descritta in prima persona da un bambino, ma al tempo stesso sa essere molto efficace ed esplicativa. Per nulla banale.
Idee alla base della storia: Dicono che la trama di questo libro si avvicina molto a quella de "Il buio oltre alla siepe" che però io non ho mai letto, quindi non posso dare un giudizio a riguardo.
Caratterizzazione dei personaggi: I personaggi non sono molto descritti, però quello che c'è basta per farsi un'idea sufficiente. Io direi che la caratterizzazione risulta idonea al tipo di storia.
Editing e traduzione a cura della casa editrice: A volte ho avuto come l'idea che qualche frase non collimasse del tutto e ciò mi ha provocato un lieve senso di fastidio. Per il resto è Ok!
voto:
Acquisto consigliato? Sì. Se siete incuriositi dalla tematica trattata, azzardo a dire che non ne rimarrete delusi!
fan culo
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