Editore: Bompiani
Prima edizione italiana: 1939
Pagine: 128
Sinossi: E' la storia tragica e violenta di due braccianti che lavorano in un ranch della California, il grande Lennie, gigante buono e irresponsabile, e il saggio George, guida e sostegno dell'amico nella vana resistenza alla miseria del mondo.
Commento: Un breve e crudo romanzo, con dei bei dialoghi (forse un po' ripetitivi) che entrano nel cuore. Le descrizioni ambientali sono semplici ma evocative, la vita dei lavoratori del Ranch solo abbozzata e di sfondo alla storia che vuole raccontare ben altro. Di certo, il punto di forza del romanzo non è provocare sorpresa nel lettore, dato che il triste epilogo appare evidente fin da subito e pende sulla testa dei protagonisti come una spada di Damocle. Sarà che a me le tragedie annunciate mi lasciano piuttosto indifferente, quindi da questa prospettiva il romanzo non mi ha entusiasmata. Sono coscente del fatto però che il punto di forza sta invece nella scrittura: Steinbeck ha uno stile (se pur molto essenziale) che incanta e ne sono rimasta sopresa. Non avevo mai letto niente di questo autore, ma probabilmente leggerò anche dell'altro appena ne avrò l'occasione.
voto:
Consigliato a: chi ama i romanzi di formazione reali ed essenziali.
Ciao...
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C'è un premio per te:
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steinbeck è uno dei miei autori preferiti, e questo è un capolavoro :-)
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