venerdì 17 dicembre 2010

commenti ai libri: STRANE CREATURE


"STRANE CREATURE" di Tracy Chevalier

Editore: Neri Pozza
Prima edizione italiana: 2009
Pagine: 287
Trama: È il 1811 a Lyme, un piccolo villaggio del Sussex. Un giorno sbarcano nel villaggio le sorelle Philpot. Vengono da Londra, sono eleganti, vestite alla moda, sono bizzarre creature per gli abitanti di quella costa spazzata dal vento. Margaret, diciotto anni, riccioli neri e braccia ben tornite, sorprende costantemente tutti coi suoi turbanti verdolini sconosciuti alle ragazze di Lyme, che se ne vanno in giro ancora con grevi vestiti stile impero. Louise, meravigliosi occhi grigi e grandi mani, coltiva una passione per la botanica che è incomprensibile in quel piccolo mondo dove alle donne è dato solo di maritarsi e accudire i figli. Ma è soprattutto Elizabeth, la più grande delle Philpot, a costituire un'eccentrica figura in quel paesino sperduto sulla costa. Ha venticinque anni. Dovrebbe comportarsi come una sfortunata zitella per l'età che ha e l'aspetto severo che si ritrova, ma se ne va in giro come una persona orgogliosamente libera e istruita che non si cura affatto di civettare con gli uomini. In paese ha stretto amicizia con Mary Anning, la figlia dell'ebanista. Quand'era poco più che una poppante, Mary è stata colpita da un fulmine. La donna che la teneva fra le braccia e le due ragazze accanto a lei morirono, ma lei la scampò. Prima dell'incidente era una bimba quieta e malaticcia. Ora è una ragazzina vivace e sveglia che passa il suo tempo sulla spiaggia di Lyme, dove dice di aver scoperto strane creature dalle ossa gigantesche, coccodrilli enormi vissuti migliaia di anni fa.

Commento:  Difficilmente mi sarei addentrata nella lettura di questo romanzo se avessi saputo che trattava (come tema principale) di paleontologia, ovvero, lo studio dei fossili. Ma non fatevi spaventare: io non sono affatto un'appassionata del genere, ma ne sono rimasta proprio colpita! "Strane creature" si basa su personaggi realmente esistiti, attorno ai quali si sviluppa una storia romanzata e reale al tempo stesso, in quanto moltissimi dei fatti narrati sono accaduti veramente. Mi sono piaciute le protagoniste, che sono donne un po' fuori dall'ordinario dell'epoca, donne che non se ne rimangono ai margini della società, ma che cercano di farsi valere nonostante agli albori dell'800 le donne non contassero nulla. Fu grazie a queste donne che Darwin ebbe le basi per formulare la teoria dell'evoluzione della specie e non è poco! Inoltre mi è piaciuto molto lo stile narrativo, che è ricercato e rilassante come i romanzi dell'epoca, ma al tempo stesso molto più scorrevole. Per me è stata una lettura piacevole e istruttiva, senza risultare mai noiosa.

voto:


Consigliato a chi: ama i romanzi al femminile e il periodo storico Ottocentesco (poi ancora meglio se vi interessate di scienze naturali)

1 commento:

  1. è un bel romanzo e diciamo che ti tira fuori un po' di rabbia - le donne considerate meno di zero - riflettendo veramente sulla condizione femminile di quegli anni

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