Titolo: Iris. I sogni dei morti
Autore: Maurizio Temporin
Serie: Trilogia Iris, vol. 2
Editore: Giunti
Data di pubblicazione: 05/10/2011
Pagine: 352
Prezzo: 14,90 euro
Sinossi: La vita di Thara sembra aver ripreso il verso giusto. Nate, seppur nel corpo di Ludkar, le è finalmente vicino nel “mondo reale”; suo padre, il Nocturno, è rientrato nella vita della famiglia e sembra riavvicinarsi alla moglie, che piano piano sta sciogliendo la diffidenza e la paura che l’avevano spinta a lasciarlo. La scoperta di essere una “Vampira dei fiori” aiuta poi Thara a risolvere il problema che l’ha afflitta tutta la vita: la narcolessia. Ma probabilmente è tutto troppo bello per essere vero. Sono molti gli enigmi rimasti senza soluzione, e dal Cinerarium, forse, c’è ancora qualcuno che vuole tornare...
Commento: Parto dalla premessa che ho letto da poco il primo volume di questa serie (Iris. Fiori di cenere) e ne ero entusiasta, soprattutto per la trama originale, e non vedevo l'ora di leggere il libro successivo. Mi ero però presa alcune riserve per quanto riguarda lo stile di scrittura, che, anche se buono, mi era apparso un po' adolescenziale. Da "Iris. I sogni dei morti" mi aspettavo quindi una storia piacevolissima ed appassionante ma al livello della precedente per quanto riguarda la narrazione. Devo però ricredermi. "Iris. I sogni dei morti" non solo non delude, ma addirittura va assolutamente al di là di tutte le aspettative che avevo nei suoi confronti. Non solo la storia è appassionante e piacevole come il volume precedente (e pure di più), ma lo stile narrativo è maturato! Inutile dire che ne sono rimasta pienamente soddisfatta! In questo nuovo episodio della serie i problemi di Thara, che nel precedente libro sembravano quasi risolti, subiranno una improvvisa impennata e si ritroverà in guai molto più grandi e pericolosi di prima, che coinvolgeranno da vicino anche i suoi amici Leonard, Christine, Nate e qualche new entries gustosissima di cui però non vi rivelererò nulla per non guastarvi la sorpresa. Anche le priorità sull'ambientazione cambiano, perché se nel libro precedente era dato molto spazio al Cinerarium, il mondo parallelo fatto di cenere dove trovano riposo gli oggetti bruciati e le anime tra la vita e la morte, questa volta la maggior parte dell'ambientazione sarà urbana, sia sopra che nei sotterranei, facendo anche virare il genere del libro da urban fantasy a urban fantasy con sfumature fantascientifiche e horror. In un'unica parola penso di poterlo definire: new weird. E per la prima volta compare nella storia la casa farmaceutica "Octagon corporation", che scopriremo essere invischiata e anzi, colpevole di tante cose brutte che accadranno. (Questo particolare mi ha fatto un tornare alla mente la "Umbrella corporation", famosa società biotecnica con ramificazioni farmaceutiche, informatiche e militari presente nei videogiochi e film "Resident Evil". E c'è anche somiglianza nei loghi delle 2 aziende: un ottagono a spicchi viola per la "Octagon" e un ottagono a spicchi bianchi e rossi per la "Umbrella". Ma fin'ora le affinità finiscono qui.)
"Iris. I sogni dei morti" è un romanzo decisamente adrenalinico, dallo svolgimento imprevedibile e con molti colpi di scena, adatto a quella tipologia di lettori, come me del resto, che si sono un po' stufati delle storie d'amore sdolcinate e fini a sé stesse. Anche nella serie Iris c'è una storia d'amore, ma viene ben bilanciata e non prevarica mai sul resto della trama. Dire che sono rimasta soddisfatta dalla lettura di questo libro è dire poco, l'ho trovato (quasi) perfetto. Probabilmente avrei dato il massimo dei voti se non fosse stato per il finale a cliffhanger. Eh, sì... anche se la curiosità è tanta e con un finale aperto me ne è venuta ancora di più, ammetto la mia cocente delusione nel rimanere lì, con l'ultima pagina del libro aperta a mezz'aria e la mente tormentata dai dubbi su cosa succederà. Sarà dura attendere un altro anno (e spero non di più!) per il seguito.
"Iris. I sogni dei morti" è un romanzo decisamente adrenalinico, dallo svolgimento imprevedibile e con molti colpi di scena, adatto a quella tipologia di lettori, come me del resto, che si sono un po' stufati delle storie d'amore sdolcinate e fini a sé stesse. Anche nella serie Iris c'è una storia d'amore, ma viene ben bilanciata e non prevarica mai sul resto della trama. Dire che sono rimasta soddisfatta dalla lettura di questo libro è dire poco, l'ho trovato (quasi) perfetto. Probabilmente avrei dato il massimo dei voti se non fosse stato per il finale a cliffhanger. Eh, sì... anche se la curiosità è tanta e con un finale aperto me ne è venuta ancora di più, ammetto la mia cocente delusione nel rimanere lì, con l'ultima pagina del libro aperta a mezz'aria e la mente tormentata dai dubbi su cosa succederà. Sarà dura attendere un altro anno (e spero non di più!) per il seguito.
E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:
Cover (che non influenza il giudizio sul libro): Bellissima, straordinaria!!! Dovete guardarla dal vivo per capire a cosa mi riferisco, perché in foto non rende neanche la metà di quello che è! Innanzitutto gli ingranaggi che bordano tutto il libro non sono rossi (come sembrano in alcune immagini), né arancioni (come sembrano nell'immagine che ho postato io nella scheda), ma sono di un delizioso color ruggine e poi sono di un materiale plastificato liscio che dona riflessi di luce cangiante... iridescente (e sapete cosa vuol dire "iridescente" secondo il dizionario etimologico? Che trae da IRIS, iride. Cioè, più azzeccato di così..). Poi, la parte della cover che fa da sfondo, non è semplicemente nera, ma è un misto di colore tra nero-grigio-marrone ed è ruvida al tatto! L'iris è invece liscissimo e in rilievo.
Dico sul serio, questa è una delle cover più belle che mi siano capitate per le mani, non solo per l'immagine che ritrae, ma per tutti questi materiali diversi che la compongono, un po' lisci, un po' ruvidi, un po' in rilievo, un po' iridescenti... giuro, la prima volta che l'ho vista sono stata ad ammirarla e a rigirarmela tra le mani per 15 minuti!!!
Dico sul serio, questa è una delle cover più belle che mi siano capitate per le mani, non solo per l'immagine che ritrae, ma per tutti questi materiali diversi che la compongono, un po' lisci, un po' ruvidi, un po' in rilievo, un po' iridescenti... giuro, la prima volta che l'ho vista sono stata ad ammirarla e a rigirarmela tra le mani per 15 minuti!!!
Stile di scrittura: Scorrevole, dalla terminologia varia e appropriata, e capace di tenere in tensione nei momenti cruciali. L'ho trovata migliorata e maturata rispetto al libro precedente!
Idee alla base della storia: Originalissime e uniche se confrontate con tutti gli altri libri YA in commercio ultimamente. Anche se, come ho anche già scritto nella mia recensione sopra, ho trovato un elemento in comune con gli episodi di Resident Evil.
Caratterizzazione dei personaggi: In questo libro mi sono finalmente affezionata moltissimo al personaggio di Thara, secondo me caratterizzata divinamente. Ma poi ci sono tutti gli altri personaggi di contorno che non sono affatto male: Christine, Leo, Nate, Ludkar, Charlie, Kolor, e i nuovi Clive e Aracmill... a mio avviso sono tutti personaggi riuscitissimi che rimangono impressi e vividi nella mente. Li ho adorati tutti quanti, anche quelli malvagi!
Editing e traduzione a cura della casa editrice: Tutto ottimo, perfetto. Nessun refuso ed edizione curatissima, con cornicette decorative in ogni pagina e una copertina che (lo so, l'ho già detto) è una piccola opera d'arte.
Acquisto consigliato? Sì. Ormai giunta alla lettura del secondo libro mi sento consigliare questa serie a tutti coloro che ancora non l'hanno iniziata. E, ovvio, la consiglio anche a chi ha già letto il primo libro. Se il primo libro vi è piaciuto, il secondo vi strapiacerà. Se invece il primo libro non vi è piaciuto... beh, io dico di dargli una nuova opportunità, perché potrebbe sorprendervi!
ho sentito parlare molto bene di questi libri, io non li ho ancora letti ma sono sempre più cuoriosa a riguardo!
RispondiElimina