"ALICE NEL PAESE DELLA VAPORITA'" di Francesco Dimitri
Prima edizione italiana: 2010
Pagine: 280
Trama: Ben è un giovane londinese che soffre di allucinazioni. Par lavoro legge manoscritti. Una notte gli arriva un libro che si chiama Alice nel Paese della Vaporità.
Noi con lui seguiamo la storia di Alice, un'antropologa che vive in una Londra Vittoriana che non c'è mai stata.
Alice viaggia nella Steamland, una terra invasa da un gas che provoca allucinazioni e mutazioni. Una terra in cui la realtà cambia a ogni istante, in cui 'giusto' e 'sbagliato' sono soltanto parole, e in cui le parole stesse di trasformano in odori e sensazioni.
Quella di Alice parte come una ricerca, ma si trasforma subito in una lotta per la vita e per la morte. Alice dovrà sopravvivere in una terra oscura, in cui non c'è differenza tra orrore e meraviglia.
Ben legge la sua storia.
E qualcosa succede anche a lui.
Commento: Avete presente quei libri dalla copertina talmente favolosa che vi incantate a guardarla? E dal titolo talmente bello da far sognare? E da una trama intrigante? Avete presente quei libri che quasi quasi vi dispiace leggerli perché avete paura di finirli troppo presto? Ecco, "Alice nel paese della vaporità" era tutto questo per me! Ha passato mesi sul mio scaffale, e io di tanto in tanto gli davo un'occhiata e rimandavo la lettura, come se stessi rimandando una parentesi di felicità.
Ma ora finalmente mi sono decisa... e... che delusione!!!
La parte iniziale non era niente male: ottima introduzione, ottima ambientazione, ottime idee.
Ma man mano che procedevo con la lettura la storia è diventata confusa, noiosa, poco appassionante, poco fluida.
L'apoteosi della delusione è arrivata quando sono subentrate paginate e paginate di concetti mistici e filosofeggianti talmente vacui e farraginosi che dubito che lo stesso scrittore abbia capito cosa stava scrivendo. Il finale è stato di una banalità imbarazzante e a dir poco frettoloso. Ma a quel punto non vedevo l'ora che finisse, quindi meglio così, perché se fosse andato avanti con quella solfa zen per ancora un centinaio di pagine credo che non avrei resistito e lo avrei abbandonato.
voto:
Consigliato a: chi ama le storie strampalate, i misticismi e la spiritualità
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