Ciao a tutti/e,
domani parto e starò via fino all'1 Maggio. Passo quindi di volata a scrivere l'ultima recensione del mese, che questa volta sarà un po' più breve del solito, ma dovevo assolutamente scriverla prima di partire, non sia mai che dimentichi le mie impressioni post-lettura ;-)
domani parto e starò via fino all'1 Maggio. Passo quindi di volata a scrivere l'ultima recensione del mese, che questa volta sarà un po' più breve del solito, ma dovevo assolutamente scriverla prima di partire, non sia mai che dimentichi le mie impressioni post-lettura ;-)
Recensione del libro "La famiglia Sappington" di Lois Lowry.
Titolo: La famiglia Sappington
Autrice: Lois Lowry
Traduzione: Pico Floridi
Editore: il Castoro
Data di pubblicazione: 20 Maggio 2009
Pagine: 160
Prezzo: 12,50 euro
Titolo: La famiglia Sappington
Autrice: Lois Lowry
Traduzione: Pico Floridi
Editore: il Castoro
Data di pubblicazione: 20 Maggio 2009
Pagine: 160
Prezzo: 12,50 euro
Sinossi: I genitori dei quattro scatenati fratelli Sappington si dimenticano spesso di avere dei figli e si irritano molto quando qualcuno glielo ricorda. Si irritano talmente che, ispirati dalla favola di Hansel e Gretel, escogitano un piano per liberarsi di loro, vendendo la casa di famiglia mentre sono in viaggio. Ma non sanno che proprio il loro viaggio è il piano architettato dai figli per liberarsi dei genitori...
La mia opinione: Trovato per caso in biblioteca questo era il libro che mi mancava per completare le letture fin'ora in commercio di Lois Lowry, autrice che adoro per la sua serie distopica "The Giver" e per il libro storico sull'olocausto (pubblicato in Italia quest'anno per la prima volta) "Conta le stelle". Devo ammettere che la Lowry non smette mai di stupirmi a causa dei vastissimi e sempre diversi generi letterari in cui ama cimentarsi. "La famiglia Sappington" infatti è una storia molto particolare, che abbraccia un genere diametralmente opposto dai precedenti: il genere umoristico-grottesco.
I Sappington sono una famiglia molto particolare, i cui membri sono diabolicamente malvagi e irritantemente indifferenti. Ma attenzione, il tipo di malvagità è appunto umoristica, un tipo di umorismo nero, se così si può definire. Non verranno infatti a mancare scenette grottesche e surreali, battute al vetriolo, condite da sarcasmo, con vari rimandi atti a sdrammatizzare i luoghi comuni della letteratura classica. Già, perché la famiglia Sappington, come amano loro stessi ricordare svariate volte, è una famiglia d'altri tempi, che vive quindi in un contesto simil-vittoriano, con la loro casa alta e stretta, tate che si prendono cura di bambini dai genitori assenti, e benefattori che accolgono orfanelli, proprio come nella migliore tradizione dickensiana.
Ritengo che sia una lettura leggera e simpatica, non proprio eccelsa per quanto riguarda la trama, che risulta un po' troppo semplice e prevedibile. Il target di lettura è infatti intorno ai 12 anni, però, visti i numerosi rimandi alla tradizione classica, gli adulti troveranno quei passaggi maggiormente godibili e divertenti, mentre i ragazzi apprezzeranno certamente di più la storia in generale. Le battute ironiche in alcuni punti strappano più di un sorriso e come stile di scrittura direi si può accostare ad autori come Lemony Snicket (Una serie di sfortunati eventi) e Philip Ardagh (la trilogia di Eddy Dickens), anche se non sono riuscita a trovare la loro stessa genialità.
PS= Molto bella la cover del libro, che è tratta dall'immagine originale, illustrata dalla stessa autrice, come anche le immagini all'inizio di ogni capitolo. Inoltre il formato dell'edizione italiana mi piace particolarmente (copertina rigida stampata, senza sovracopertina. Un formato pratico e che non si rovina facilmente).
I Sappington sono una famiglia molto particolare, i cui membri sono diabolicamente malvagi e irritantemente indifferenti. Ma attenzione, il tipo di malvagità è appunto umoristica, un tipo di umorismo nero, se così si può definire. Non verranno infatti a mancare scenette grottesche e surreali, battute al vetriolo, condite da sarcasmo, con vari rimandi atti a sdrammatizzare i luoghi comuni della letteratura classica. Già, perché la famiglia Sappington, come amano loro stessi ricordare svariate volte, è una famiglia d'altri tempi, che vive quindi in un contesto simil-vittoriano, con la loro casa alta e stretta, tate che si prendono cura di bambini dai genitori assenti, e benefattori che accolgono orfanelli, proprio come nella migliore tradizione dickensiana.
Ritengo che sia una lettura leggera e simpatica, non proprio eccelsa per quanto riguarda la trama, che risulta un po' troppo semplice e prevedibile. Il target di lettura è infatti intorno ai 12 anni, però, visti i numerosi rimandi alla tradizione classica, gli adulti troveranno quei passaggi maggiormente godibili e divertenti, mentre i ragazzi apprezzeranno certamente di più la storia in generale. Le battute ironiche in alcuni punti strappano più di un sorriso e come stile di scrittura direi si può accostare ad autori come Lemony Snicket (Una serie di sfortunati eventi) e Philip Ardagh (la trilogia di Eddy Dickens), anche se non sono riuscita a trovare la loro stessa genialità.
PS= Molto bella la cover del libro, che è tratta dall'immagine originale, illustrata dalla stessa autrice, come anche le immagini all'inizio di ogni capitolo. Inoltre il formato dell'edizione italiana mi piace particolarmente (copertina rigida stampata, senza sovracopertina. Un formato pratico e che non si rovina facilmente).