Titolo: La lotteria
Autrice: Shirley Jackson
Traduzione: Franco Salvatorelli
Editore: Adelphi
Data di pubblicazione: Aprile 2007
Pagine: 82
Prezzo: 8,00 euro
Sinossi: Il racconto di Shirley Jackson intitolato La lotteria ricorda da vicino, per la fama che lo circonda, la famigerata lettura radiofonica della Guerra dei Mondi di Orson Welles. Fama non immeritata, giacché la pubblicazione sul «New Yorker», nel 1949, scatenò un pandemonio. Molti lo presero alla lettera, reagendo all’istante e poi per lungo tempo con missive indignate o atterrite alla redazione. Certe cose non potevano, non dovevano succedere. Eppure la storia si presenta in tutta innocenza quale pura e semplice descrizione della lotteria che si svolge nell’atmosfera pastorale, quasi idilliaca, di un villaggio del New England in un luminoso mattino di giugno – come ogni anno da tempo immemore. Ma giunto al termine di questo racconto, come degli altri che compongono l’intensa silloge qui proposta, il lettore scoprirà da sé, in un crescendo di «brividi sommessi e progressivi» – come diceva Dorothy Parker –, che cosa li rende dei classici del terrore. Secondo un altro illustre ammiratore della Jackson, oltre che maestro del genere, Stephen King, lo sono perché «finiscono con una svolta che porta dritto in un vicolo buio».
La mia opinione: Pensavo che in questo libro ci fosse solo una storia e invece contiene 4 racconti brevi: "La lotteria", "Lo sposo", "Colloquio", "Il fantoccio".
Diciamo che io e i libri di racconti non andiamo molto d'accordo perché i racconti mi lasciano sempre un po' insoddisfatta e anche in questo caso è stato. Intendiamoci, come stile di scrittura la Jackson mi piace tantissimo, ho adorato il suo libro "Abbiamo sempre vissuto nel castello", ma in poche pagine è difficile riuscire a trasmettere forti emozioni come invece è capace nei suoi romanzi.
Il racconto "La lotteria" da cui è stato tratto il titolo e quindi il più famoso dei quattro racconti ricorda moltissimo il giorno della mietitura di Hunger Games e per questo mi è piaciuto, sicuramente l'autrice di Hunger Games avrà tratto una piccola ispirazione per la sua opera da questo racconto. Se devo dare un voto gli do un 4 stelle scarse...
Ma il più bel racconto di tutti per me è stato il secondo (Lo sposo). Qui per me la Jackson ha fatto uno splendido lavoro, il racconto è anche il più lungo dei quattro e quindi decisamente il migliore, infonde inquietudine crescente ed è scritto benissimo in ogni sua parte, se devo dare un voto a questo do un 5 stelle piene e credetemi non è una cosa usuale per me apprezzare tanto un racconto di sole 30 pagine.
Purtroppo i restanti due racconti non mi sono piaciuti per niente. "Colloquio" conta solo 5 facciate, non ho avuto neanche il tempo di capire a cosa l'autrice volesse riferirsi che era già terminato bruscamente, per me davvero troppo bruscamente, non ne ho capito il senso. Il racconto "Il fantoccio" invece è un pochino più lungo, conterà una decina di pagine al massimo, ma comunque non mi è piaciuto. Anche qui, nonostante abbia capito il senso, non mi ha per nulla inquietata e per nulla appassionata. Purtroppo questi ultimi due racconti si aggiudicano 1 stella sola, massimo 2 stelle per "Il fantoccio" che forse avrebbe potuto essere più incisivo se fosse durato un po' di più. In definitiva, grazie ai primi due racconti che ne hanno risollevato le sorti, questa piccola racconta si merita una sufficienza stiracchiata, adatta giusto agli appassionati dell'autrice, niente di più che un gadget da esporre in libreria insieme agli altri due suoi romanzi.
Il racconto "La lotteria" da cui è stato tratto il titolo e quindi il più famoso dei quattro racconti ricorda moltissimo il giorno della mietitura di Hunger Games e per questo mi è piaciuto, sicuramente l'autrice di Hunger Games avrà tratto una piccola ispirazione per la sua opera da questo racconto. Se devo dare un voto gli do un 4 stelle scarse...
Ma il più bel racconto di tutti per me è stato il secondo (Lo sposo). Qui per me la Jackson ha fatto uno splendido lavoro, il racconto è anche il più lungo dei quattro e quindi decisamente il migliore, infonde inquietudine crescente ed è scritto benissimo in ogni sua parte, se devo dare un voto a questo do un 5 stelle piene e credetemi non è una cosa usuale per me apprezzare tanto un racconto di sole 30 pagine.
Purtroppo i restanti due racconti non mi sono piaciuti per niente. "Colloquio" conta solo 5 facciate, non ho avuto neanche il tempo di capire a cosa l'autrice volesse riferirsi che era già terminato bruscamente, per me davvero troppo bruscamente, non ne ho capito il senso. Il racconto "Il fantoccio" invece è un pochino più lungo, conterà una decina di pagine al massimo, ma comunque non mi è piaciuto. Anche qui, nonostante abbia capito il senso, non mi ha per nulla inquietata e per nulla appassionata. Purtroppo questi ultimi due racconti si aggiudicano 1 stella sola, massimo 2 stelle per "Il fantoccio" che forse avrebbe potuto essere più incisivo se fosse durato un po' di più. In definitiva, grazie ai primi due racconti che ne hanno risollevato le sorti, questa piccola racconta si merita una sufficienza stiracchiata, adatta giusto agli appassionati dell'autrice, niente di più che un gadget da esporre in libreria insieme agli altri due suoi romanzi.
Acquisto consigliato? Se avete già letto almeno uno dei romanzi scritti dall'autrice e ne siete rimasti entusiasti allora vale la pena avere anche questa piccolissima raccolta, in ricordo di una grande autrice del passato, e quindi adatta a mio giudizion solo per i FAN.