martedì 22 maggio 2018

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lunedì 21 maggio 2018

Recensione e VideoRecensione: UN GIORNO QUESTO DOLORE TI SARA' UTILE - Peter Cameron

Disclaimer: non recensisco i libri in base a verità oggettive ma solo in base ad opinioni personali, quindi qualsiasi giudizio è soltanto una mia opinione.


Titolo: Un giorno questo dolore ti sarà utile
Autore: Peter Cameron
Traduzione: G. Oneto
Editore: Adelphi
Data di pubblicazione: 2010
Pagine: 206
Acquista: https://amzn.to/2MrEwsh

Sinossi: James ha 18 anni e vive a New York. Finita la scuola, lavoricchia nella galleria d'arte della madre, dove non entra mai nessuno: sarebbe arduo, d'altra parte, suscitare clamore intorno a opere di tendenza come le pattumiere dell'artista giapponese che vuole restare Senza Nome. Per ingannare il tempo, e nella speranza di trovare un'alternativa all'università ("Ho passato tutta la vita con i miei coetanei e non mi piacciono granché"), James cerca in rete una casa nel Midwest dove coltivare in pace le sue attività preferite - la lettura e la solitudine -, ma per sua fortuna gli incauti agenti immobiliari gli riveleranno alcuni allarmanti inconvenienti della vita di provincia. Finché un giorno James entra in una chat di cuori solitari e, sotto falso nome, propone a John, il gestore della galleria che ne è un utente compulsivo, un appuntamento al buio...



La mia opinione A discapito del titolo, non vi è del vero dolore in questa storia, ma vi è piuttosto un dramma esistenziale del protagonista diciottenne nei confronti della società che lo circonda. Il titolo lo si può considerare semi-serio, come anche lo stile di scrittura, a tratti piuttosto ironico, ma che fornisce molti spunti di riflessione sulle relazioni umane. Se pensate che "socializzare con gli altri" sia un un concetto ampiamente sopravalutato allora avrete un punto in comune con il protagonista e riuscirete ad apprezzare questo libro. Io mi ci sono ritrovata molto. In questo libro non vi è una vera e propria storia con un inizio e una fine, ma l'impressione è quella di entrare fugacemente nella vita del protagonista. Solo pochi giorni in sua compagnia, conditi da qualche gustoso flash back, bastano a dare una panoramica più che esaustiva sulla sua vita. Ne risulta una lettura piacevole e intelligente.


voto:

lunedì 14 maggio 2018

giovedì 10 maggio 2018

martedì 8 maggio 2018

Recensione: PRIMO AMORE, ULTIMI RITI - Ian McEwan

Disclaimer: non recensisco i libri in base a verità oggettive ma solo in base ad opinioni personali, quindi qualsiasi giudizio è soltanto una mia opinione.


Titolo: Primo amore, ultimi riti
Autrice: Ian McEwan
Traduzione: S. Bertola
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: prima edizione 1979
Pagine: 153
Prezzo: 13,00 euro

Sinossi: 8 racconti:
- Fatto in casa
- Geometria solida
- L'ultimo giorno d'estate
- Cocker a teatro
- Farfalle
- Conversazione con l'uomo dell'armadio
- Primo amore, ultimi riti
- Travestimenti


La mia opinione: Facendo una somma, questi racconti li ho trovati piuttosto interessanti, a parte "Cocker a teatro" che è stato davvero inutile, tutti gli altri, mi sono abbastanza piaciuti. Le tematiche sono sempre piuttosto forti, con un senso perpetuo di inquietudine sottilmente trasgressiva e nessuna morale, e questo mi piace. Ho trovato inoltre lo stile di ogni racconto particolare, e lo sviluppo centrale della storia prende proprio come si stesse leggendo un romanzo. Il problema di ogni racconto scaturisce nei finali, che appunto, non trattandosi di romanzi, sono tutti molto bruschi, come delle storie tagliate sul più bello. Questo mi ha irritato ed è il motivo per cui solitamente non leggo i racconti: non riesco ad apprezzarli per quello che sono, sembrano bozze di romanzi incompiuti. E purtroppo anche in questo caso non posso che confermare l'amara sensazione. Ci sono dei racconti a mio avviso davvero molto validi, da cui l'autore avrebbe potuto ricavare dei romanzi sensazionali, come ad esempio l'ultimo racconto "travestimenti" che è quello che ho preferito in assoluto e che è invaso da un'atmosfera sottilmente inquietante e deliziosa, con i suoi riti del tè pomeridiani, la regola incontestabile del travestirsi per cenare; sarebbe stato oltremodo interessante scoprire come si sarebbe evoluto il rapporto tra zia e nipote durante gli anni e se altre regole bizzarre si sarebbero aggiunte alla routine quotidiana. Ma anche "Fatto in casa", in cui il confine invalicabile tra fratello e sorella viene violato, sarebbe stato interessante proseguirne la storia per vederne gli sviluppi e le conseguenze. E in "Conversazioni con l'uomo dell'armadio", la storia è talmente grottesca che in questo caso avrei davvero voluto vederla scritta nuovamente dall'inizio, narrata con più calma, con più particolari, e vivere più a lungo in quella situazione opprimente, che però diventa per il protagonista come la più autentica delle normalità ed è come un nido sicuro e confortevole da cui non vorrebbe più emergere. Anche le altre storie che non ho citato hanno del potenziale per un possibile sviluppo più approfondito, ma queste tre in particolare hanno del potenziale assolutamente incredibile, ed è un peccato quasi mortale averle relegate a semplici racconti.

Consigliato? Sì, se vi piacciono i racconti sicuramente questa è una raccolta di qualità, nonostante sia una delle prime opere dell'autore non si percepisce una scrittura acerba, ma al contrario è una scrittura molto interessante e già matura dove prendono vita ossessioni e atmosfere inquietanti.



voto:

sabato 5 maggio 2018

WRAP UP ! Il riepilogo di tutte le mie letture del primo quadrimestre 2018

Quali sono i libri che ho letto nel primo quadrimestre del 2018?
Quali libri mi sono piaciuti e quali no?

Qui di seguito troverete 4 video (uno per ogni mese) in cui ho fatto il punto della situazione, commentando brevemente ogni mia lettura:

Letture di Gennaio 2018:



Letture di Febbraio 2018:



Letture di Marzo 2018:



Letture di Aprile 2018:



Il link al mio canale YouTube: https://www.youtube.com/user/SaraBooklover