Titolo: Cartoline di morte
Autori: James Patterson - Liza Marklund
Traduzione: V. Guani - A. Biavasco
Editore: TEA
Data di pubblicazione: 21 Luglio 2011
Pagine: 304
Prezzo: 8,90 euro
Sinossi: Sono giovani, belli, felici. Sono giovani coppie in viaggio di nozze, in giro per le più importanti capitali europee. Hanno tutta la vita davanti. Ma sono morti che camminano. Perché qualcuno li uccide e ricompone i cadaveri in pose enigmatiche, li fotografa con una Polaroid e poi invia la foto a un giornalista del quotidiano locale. Ma quel giornalista sa che cosa lo aspetta, perché pochi giorni prima ha ricevuto una cartolina dai killer, una cartolina di morte. Roma, Francoforte, Copenhagen, Parigi... e Stoccolma. Jacob Kanon, detective del NYPD, è l'unico sulle tracce dei killer, ma è sempre un passo indietro. Eppure non si arrende, non può cedere, perché ha un motivo del tutto personale per fermare la strage. Ora, finalmente, è a pochi passi dalla soluzione. Stoccolma potrebbe essere l'ultima tappa della catena di omicidi. Tutto dipende da una giornalista svedese, la giovane e agguerrita Dessie. Lei ha ricevuto l'ultima cartolina di morte e solo lei può aiutare Kanon, prima che i killer mettano in atto una contromossa imprevista. O forse l'hanno già fatto?
La mia opinione: Premetto di non aver mai letto nessun libro del famoso James Patterson e né di Liza Marklund, quindi non conosco minimamente il loro stile e l'unico motivo per cui ho deciso di leggere questo è che sono stata attirata per via della trama particolare che mi sembrava molto originale e intrigante. Certo è che la stesura di un libro in due non è cosa facile e il risultato in questo caso è reso evidente dai tantissimi capitoli che lo compongono, sono ben 112, e ogni capitolo è lungo un paio di facciate o tre al massimo, quindi molto brevi! Questo comporta fattori sia positivi che negativi: da una parte il libro è velocissimo da leggere, il ritmo narrativo è fulmineo e quindi non vi potrete annoiare, il rovescio della medaglia però è che risente di uno stile molto scarno e didascalico... stilisticamente parlando non è proprio il massimo! Voglio comunque dare atto che la storia è avvincente e vi sono tanti colpi di scena che nei momenti in cui si pensava di aver capito tutto ribaltano la situazione e quindi da questo punto di vista il thriller risulta ben congegnato, ma non privo comunque di soluzioni poco credibili. Avrei dato anche una stellina in più se non fosse stato per l'evitabilissima e frettolosa storia d'amore tra i due protagonisti che più banale di così non poteva essere (e ribadisco: evitabilissima! Non se ne sentiva davvero il bisogno) e per il finale che anch'esso veloce e frettoloso è inoltre stato eccessivamente rocambolesco e degno di un action-movie, ma non di ciò che io considero un buon thriller.