martedì 14 febbraio 2012

Recensione: IL CENTENARIO CHE SALTO' DALLA FINESTRA E SCOMPARVE

Ecco la mia recensione al libro "Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve" di Jonas Jonasson.


Titolo: Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve
Autore: Jonas Jonasson
Editore: Bompiani
Pagine: 446
Data di pubblicazione: Aprile 2011
Prezzo: 17,90
Sinossi: Allan Karlsson compie cento anni e per l'occasione la casa di riposo dove vive intende festeggiare la ricorrenza in pompa magna, con tutte le autorità. Allan, però, è di un'altra idea. Così decide, di punto in bianco, di darsela a gambe. Con le pantofole ai piedi scavalca la finestra e si dirige nell'unico luogo dove la megera direttrice dell'istituto non può riacciuffarlo, alla stazione degli autobus, per allontanarsi anche se non sa bene verso dove. Nell'attesa del primo pullman in partenza, Allan si imbatte in un ceffo strano, giovane, biondo e troppo fiducioso che l'attempato Allan non sia capace di colpi di testa. Non potendo entrare nella piccola cabina della toilet pubblica insieme all'ingombrante valigia cui si accompagna, il giovane chiede ad Allan, con una certa scortesia, di vigilare bene che nessuno se ne appropri mentre disbriga le sue necessità. Mai avrebbe pensato, il biondo, quanto gli sarebbe costata questa fiducia malriposta e quella necessità fisiologica. La corriera per-non-si-sa-dove sta partendo, infatti. Allan non può perderla se vuole seminare la megera che ha già dato l'allarme, e così vi sale, naturalmente portando con sé quella grossa, misteriosa valigia. E non sa ancora che quel biondino scialbo è un feroce criminale pronto a tutto per riprendersi la sua valigia e fare fuori l'arzillo vecchietto. Un centenario capace di incarnare i sogni di ognuno, pronto a tutto per non lasciarsi scappare questo improvviso e pericoloso dono del destino.

La mia opinione: "Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve" è un romanzo svedese, dal titolo originale e ammiccante, come pure la simpatica cover. L'autore ha avuto in patria moltissimo successo ed è stato paragonato come stile al famoso (e molto amato anche in Italia) Arto Paasilinna. Quest'ultima affermazione mi aveva resa restia ad affrontare la lettura, perché di Paasilinna ho letto due libri e non li ho trovati adatti ai miei gusti, a causa dello stile di scrittura troppo semplice, quasi infantile (ma nel senso negativo del termine) e con un umorismo che sinceramente non riuscivo a capire.
Ma fin dalle prime pagine di lettura di questo libro sono stata felice di constatare che lo stile di scrittura dell'autore Jonas Jonasson, seppur anch'esso semplice e scorrevole, risulta piacevole e l'umorismo sottile (nonostante l'umorismo svedese sia molto particolare e diverso dal tipo di umorismo che a cui sono abituata) è riuscito a conquistarmi. Non dico che sia un libro che fa sbellicare dalle risate, questo no, però ci sono situazioni e battute capaci di strappare più di un sorriso. Poi come non rimanere affascinati dalla trama alla base del romanzo? Un anziano signore di cento anni che il giorno del suo compleanno decide di scappare dalla casa di riposo. Ha pochi soldi in tasca, porta delle ciabatte ai piedi, non ha nessuna meta, ma un temperamento niente male, che lo porta ben presto ad imbattersi in una misteriosa valigia (che giustamente decide di rubare ad un ragazzo, non si sa mai che contenga un paio di scarpe decenti e degli abiti caldi) e da lì partiranno una serie infinita di coincidenze e incidenti di percorso vari che daranno vita ad una commedia degli equivoci eccezionale, solare ed allegra, un po' umoristica, a tratti surreale, spesso anche grottesca, con intrecci a non finire, che accompagnerà il lettore in una lettura di svago puro, rilassante e gradevolissima. Sono 446 pagine, ma scorrono veloci al tal punto che ho terminato il romanzo in soli due giorni.


E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:


Cover : La cover italiana è molto carina, sicuramente insieme al titolo gioca un ruolo di attrattiva importantissimo. Le altre cover di questo libro sono:
cover svedese

cover olandese
cover tedesca
Nonostante tutte abbiano delle attinenze con la storia devo dire che preferisco la versione italiana!


Stile di scrittura: La scrittura è scorrevole, semplice, venata di una particolare ironia che personalmente ho molto apprezzato!

Idee alla base della storia: L'idea di base è formidabile, mai avrei pensato ad una rocambolesca avventura con un protagonista centenario! Certo, a tratti il romanzo è surreale, ma la trama è comunque ben congeniata e credibile. Di solito non vado matta per il genere surreale, ma in questo caso ho trovato la dose di surrealtà ben calibrata e non eccessiva, ne sono rimasta soddisfatta.

Caratterizzazione dei personaggi: I personaggi sono variegati e bizzarri, caratterizzati sufficientemente considerando il fatto che come tipo di romanzo non richiede una grande introspezione, dato che la sua caratteristica principale è divertire e intrattenere il lettore.

Editing e traduzione a cura della casa editrice: Tutto bene! Ottimo. Il testo è privo di refusi.



voto:



Acquisto consigliato? Se già conoscete e amate lo humor delle strampalate commedie svedesi in stile Paasilinna, vi consiglio di non perdere questo romanzo, che, a mio avviso, è di livello superiore (più divertente e gradevole) rispetto al tanto acclamato Paasilinna, anche se come lettura è leggermente più impegnativa e più corposa. Ma anche se come me non ne andate matti, io ve lo consiglio ugualmente, potreste rimanere piacevolmente sorpresi dalla freschezza narrativa e dalla simpaticissima storia di questo arzillo ed esuberante vecchietto.

1 commento:

  1. io mi son divertita un sacco con questa lettura!
    non avevo ancora visto le altre copertine e son meno divertenti della nostra

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