giovedì 5 aprile 2012

Recensione: OGNI GOCCIA DI SANGUE

Ecco la mia recensione al libro "Ogni goccia di sangue" di Michael Robotham.


Titolo: Ogni goccia di sangue
Serie: Joseph O'Loughlin, vol. 4
Autore: Michael Robotham
Traduzione: Annalisa Biasci
Casa editrice: TimeCRIME
Pagine: 518
Data di pubblicazione: 23 Febbraio 2012
Prezzo: 7,70

Sinossi: Joseph O’Loughlin è uno psicologo criminale che collabora con la polizia di Bristol, un mestiere che riesce a gestire visto che “il signor Parkinson”, come lo chiama lui, non lo ha ancora costretto a ritirarsi. Ma a complicare ancora di più le cose ci si mettono la recente separazione dalla moglie e un rapporto difficile con la figlia più grande. Per Joe non è un gran momento, il lavoro, al quale si aggrappa con le poche forze rimaste, è la sua unica ancora di salvezza. Ma quanto tempo occorre perché una vita vada in pezzi? Una sera Sienna, la migliore amica della figlia di Joe, si presenta alla porta di casa O’Loughlin. La ragazza è coperta di sangue; non apre bocca, è pallida, rigida, una statua di sale. Poco dopo il cadavere del padre di Sienna, Ray Hegarty, viene ritrovato dalla polizia: giace a faccia in giù accanto al letto della figlia, la carotide recisa, una mazza da hockey accanto alla mano destra. O’Loughlin comincia a investigare per proprio conto ma ogni passo lo conduce verso un ginepraio in cui si cospira perché regni il silenzio, la menzogna, perché certe verità fanno male, e allora è meglio insabbiare, corrompere, trovare un capro espiatorio che paghi per gli errori di tutti.

La mia opinione: Grazie ad un incipit da brivido che contiene un paio di pagine del diario di Sienna, una ragazzina autolesionista e problematica, questo libro parte subito ingranando una marcia alta e riesce immediatamente a carpire la piena attenzione del lettore. Come si scoprirà dopo la breve introduzione, non è Sienna ad essere la protagonista del libro, bensì Joseph O'Loughlin, psicologo criminale cinquantenne, separato da poco dalla moglie, padre di due figlie e malato di Parkinson. Sienna è invece la migliore amica di Charlie (figlia quattordicenne di Joseph) e una sera verrà ritrovata sotto shock e coperta del sangue di suo padre, che verrà trovato assassinato nella camera della figlia. L'unica sospettata dell'omicidio è ovviamente Sienna, ma Joseph, che conosce la ragazzina da una vita, decide di collaborare con la polizia di Bristol per saperne di più, dato che è fermamente convinto che non sia stata lei ad uccidere il padre.
Lo stile di scrittura di Robotham è riuscito a conquistarmi in pieno, mi è piaciuto il suo modo di esporre i fatti e descrivere le persone con cui il protagonista si relaziona. In particolare trovo che proprio grazie a questo suo approccio molto introspettivo nella analisi dei personaggi riesca a fornire un'immagine molto vivida e accurata nella mente del lettore. Mi sono però stupita che questo thriller non sia uno di quelli che parte con un ritmo lento, stuzzicando la curiosità in un crescendo per poi accelerare dinnanzi a colpi di scena nella seconda metà del romanzo. Come infatti ho già precisato "Ogni goccia di sangue" parte con un ritmo abbastanza veloce, ma il fatto che mi ha lasciata un po' perplessa è che già dai primi capitoli vengono fatte delle scoperte importanti, che mi hanno indotta a pensare che il mistero dietro al quale ruotava tutta la vicenda sarebbe stato abbastanza facile da intuire (e anche un po' banale). E siccome circa a pagina 50 mi ero fatta un'idea abbastanza precisa del romanzo (che conta più di 500 pagine) potete immaginare che abbia avuto un lampo di delusione al pensiero che buona parte dei colpi di scena erano stati già svelati. Mi sono chiesta cosa ci sarebbe stato scritto nelle 450 pagine rimanenti e ho sperato che la storia avesse ancora tanto da raccontare, angoli bui da esplorare, e che la verità sarebbe stata del tutto diversa da quella ipotizzata inizialmente. In parte questo mio desiderio è stato esaudito, perché la storia si è rivelata effettivamente molto più complessa e ingarbugliata rispetto ai pronostici, e lo stile di scrittura dell'autore non lascia proprio spazio alla noia nonostante sia un romanzo corposo. La vicenda infatti si snoda in più direzioni, seguendo piste diverse, che poi immancabilmente sembrano avere tutte un punto in comune, anche se apparentemente l'impressione è che non vi sia pertinenza. E per scoprire la verità il nostro protagonista dovrà focalizzarsi principalmente su QUALE punto hanno in comune tutti i vari loschi personaggi che ruotano intorno alla vita di Sienna. E la risposta cambierà totalmente le carte in tavola, dando una svolta inaspettata all'indagine e mettendo anche in grave pericolo il protagonista stesso. Ho trovato che il finale sia stato di buon livello, risponde a tutti gli interrogativi posti durante la lettura, ma non totalmente spiazzante o scioccante come piace a me. L'ho trovato soddisfacente ma non mi ha fatto scattare la scintilla. In definitiva ho trovato che "Ogni goccia di sangue" sia un thriller appassionante, con incastri ben riusciti e una solida struttura, ma non eccelso. Secondo il mio personalissimo parere manca qualcosa per farlo spiccare dagli altri buoni thriller in circolazione.
Volevo inoltre porre l'attenzione sul fatto che questo libro sia in realtà il quarto di una serie che vede come protagonista lo psicologo Joseph O'Loughlin. Come si sa tutti i thriller sono autoconclusivi e per capire la storia non vi è bisogno di leggere i romanzi precedenti. Io infatti non li avevo letti e al momento di intraprendere la lettura non ne ero neanche al corrente. Non ho avuto nessuna difficoltà riguardo alla storia narrata, ho però provato un leggero smarrimento davanti al fatto che le dinamiche relazionali tra i personaggi sono tutte già avviate, si capisce che c'erano dei precedenti e per come sono fatta io avrei preferito iniziare partendo dal principio. Intendiamoci, i personaggi sono descritti magnificamente, le caratterizzazioni sono ottime, ma ci sono a volte piccoli rimandi ad aneddoti del passato che stonavano e solo quando ho scoperto che il libro faceva parte di una serie ho capito il perché di questa mia sensazione. Per chi volesse partire cronologicamente con ordine i titoli prima di questo sono: "L'indiziato" (pubblicato con Rizzoli e BUR nel 2004-2005), "Perduta" (pubblicato con Rizzoli e RL nel 2005-2006) e "Il manipolatore" (pubblicato con Fanucci nel 2010).


E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:


Cover: La cover italiana è molto bella, criptica e accattivante. Vi mostro anche alcune cover uscite all'estero:

Cover Usa
Cover Australia-Uk
Cover Usa-Uk
Cover Olanda

La mia preferita è decisamente la prima, che assomiglia molto (lo sfondo è identico) alla versione italiana. Do però la mia preferenza per la versione straniera per il semplice fatto che l'immagine della ragazza appare molto più agitata, si vede che sta correndo, mentre nella versione italiana sembra quasi che stia facendo una passeggiata rilassante. Ecco, se devo proprio trovare un difetto alla cover italiana è semplicemente quello.

Stile di scrittura: Lo stile di scrittura è OTTIMO. Descrittivo al punto giusto, molto preciso nel raccontare ciò che avviene e i personaggi che si incontrano, scorrevole, appassionante. 500 pagine volate come se fossero state la metà.

Idee alla base della storia: Il capitoletto iniziale che fa introduzione è superbo. Da lì si prospetta una storia interessantissima e adrenalinica. Forse il mio entusiasmo si è però intiepidito dal fatto che il capitolo del diario di Sienna rimane unico (mi sarebbe infatti piaciuto che ce ne fossero altri, secondo me la struttura della storia sarebbe stata più originale) e quindi, nonostante le idee di base siano ben strutturate (e successivamente anche ben sviluppate), la narrazione non riserba molti altri picchi di originalità.

Caratterizzazione dei personaggi: La caratterizzazione dei personaggi è stato l'elemento (assieme allo stile di scrittura) che ho amato di più. Il protagonista è uno psicologo ed essendo la storia narrata in prima persona dal suo punto di vista, appare assolutamente credibile che i personaggi siano analizzati e studiati con la massima novizia di particolari. Ovviamente il protagonista non è onnisciente, ma le sue intuizioni sulle persone che incontra sono brillanti, dovute alla sua esperienza nello studio dei comportamenti umani. Ne risulta un'immagine dei personaggi molto vivida e accurata nella mente del lettore.

Editing e traduzione a cura della casa editrice: Tutto bene! Ottima la traduzione, ho notato un solo refuso, una svista che può capitare, nulla di grave.



voto:


Acquisto consigliato? Se il genere thriller vi è congeniale ve lo consiglio assolutamente (visto anche l'ottimo rapporto qualità-prezzo). Per il mio personalissimo gusto non lo giudico il thriller dell'anno, ma è indubbiamente una storia appassionante, che la si legge senza la minima fatica, da provare!

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