Titolo: La cacciatrice di anime
Serie: La cacciatrice di anime, vol. 1
Autrice: Darynda Jones
Traduzione: Silvia Demi
Editore: Leggereditore
Traduzione: Silvia Demi
Editore: Leggereditore
Pagine: 349
Data di Pubblicazione: 1 Settembre 2011
Prezzo: 10,00
Sinossi: Charley è tutto fuorché una donna comune, e fra piste da seguire, tracce da decifrare e pericoli sempre in agguato, non ha un attimo di tregua... Ora la resa dei conti si avvicina, e mentre una fitta rete di misteri la avvolge sempre più, lei ha una sola certezza: niente le impedirà di andare fino in fondo per scoprire cosa si nasconde dietro le sue origini. A movimentare la sua ricerca, però, arriva lui... Ma chi è questo essere affascinante e misterioso che impedisce a Charlotte di concentrarsi, che la distrae, e che le fa sentire un desiderio che non riesce a controllare?
La mia opinione: "La cacciatrice di anime" è un romanzo urban fantasy, che mischia al suo interno componenti romance e poliziesche. La protagonista è Charley Davidson, che lavora ufficialmente come detective privata, meno ufficialmente nella squadra di polizia di suo zio, e ufficiosamente è una traghettatrice di anime (detta anche angelo della morte), ovvero, vede i morti, può interagire con loro ed è tramite il suo corpo che possono passare nell'aldilà. Ovviamente poter parlare con i morti (specie se assassinati) offre un vantaggio: chiedere direttamente a loro le cause del decesso e CHI è stato. E' proprio per questa sua capacità che lo zio la rende partecipe dei casi sui quali la polizia sta lavorando ed è grazie a Charley se negli ultimi anni sono stati risolti tutti con successo. Ma le cose non sono così semplici, Charley si deve scontrare con la reticenza di chi la circonda, con le prese in giro di chi la considera una pazza squinternata che parla da sola, e con i soliti pregiudizi a cui vanno incontro le persone "diverse". E a complicare ulteriormente la situazione un'inquietante ombra popola i suoi sogni erotici (ma forse non sono soltanto sogni...) e la polizia sta indagando su un caso particolarmente ostico, con ben tre persone assassinate, ma i quali fantasmi non hanno visto chi è stato ad ucciderli. Spetta a lei scoprire la rete di delinquenza che si cela dietro ai delitti e al tempo stesso cercare di saperne di più sull'ombra, che diventa sempre più nitida, pericolosa, e... bellissima.
Questo romanzo ha una trama molto articolata e complessa. Personalmente, nonostante all'inizio avessi un'idea diversa, ne sono rimasta molto soddisfatta, perché amo le storie con molti intrecci, se questi sono bene elaborati e congegnati. E devo dire che questo romanzo lo è. L'intreccio narrativo è solido e credibile, la storia si sviluppa su molteplici piani, con concatenamenti e rimandi al passato. Non è una lettura propriamente leggera, dato che necessita di una buona dose di attenzione per essere assimilata, ma nel complesso è ben bilanciata, non risulta pesante. A fare da contrasto vi è uno stile di scrittura scorrevole e ironico, che serve a sdrammatizzare e divertire il lettore, ma su di me non ha avuto esito positivo, mi è sembrato poco brillante e distante anni luce dalla mia concezione di ironia. E' questo infatti l'unico difetto che mi sento di evidenziare. A mio avviso il tipo di ironia usato è dilettantesco, le battute invece di farmi sorridere mi hanno fatto chiedere più volte dove fosse... l'ironia. Avete presente quando qualcuno racconta qualcosa di molto divertente e voi non riuscite a capire cosa ci sia da ridere? Ecco, questo è esattamente quello che è capitato a me. Ma non sono del tutto convinta che sia colpa della cattiva ironia dell'autrice, credo piuttosto che si tratti di un caso di lost in traslation. Ho avuto l'impressione che siano stati tradotti letteralmente alcuni termini e alcuni modi di dire che qui in Italia non si usano, e di conseguenza alcune battute risultano poco riuscite. Bisognerebbe leggere il libro in lingua originale per accertarsene.
Ciò nonostante è stata una lettura avvincente, con molta azione e con quanlche scena romance che fortunatamente non prevarica sulla storia. "La cacciatrice di anime" risulta in definitiva qualitativamente superiore alle aspettative e vanta anche di un finale a sorpresa davvero niente male! Le vicende di Charley mi hanno convinta. Aspetto di leggere il seguito, con la speranza di una traduzione che sappia rendere giustizia allo stile dell'autrice.
Questo romanzo ha una trama molto articolata e complessa. Personalmente, nonostante all'inizio avessi un'idea diversa, ne sono rimasta molto soddisfatta, perché amo le storie con molti intrecci, se questi sono bene elaborati e congegnati. E devo dire che questo romanzo lo è. L'intreccio narrativo è solido e credibile, la storia si sviluppa su molteplici piani, con concatenamenti e rimandi al passato. Non è una lettura propriamente leggera, dato che necessita di una buona dose di attenzione per essere assimilata, ma nel complesso è ben bilanciata, non risulta pesante. A fare da contrasto vi è uno stile di scrittura scorrevole e ironico, che serve a sdrammatizzare e divertire il lettore, ma su di me non ha avuto esito positivo, mi è sembrato poco brillante e distante anni luce dalla mia concezione di ironia. E' questo infatti l'unico difetto che mi sento di evidenziare. A mio avviso il tipo di ironia usato è dilettantesco, le battute invece di farmi sorridere mi hanno fatto chiedere più volte dove fosse... l'ironia. Avete presente quando qualcuno racconta qualcosa di molto divertente e voi non riuscite a capire cosa ci sia da ridere? Ecco, questo è esattamente quello che è capitato a me. Ma non sono del tutto convinta che sia colpa della cattiva ironia dell'autrice, credo piuttosto che si tratti di un caso di lost in traslation. Ho avuto l'impressione che siano stati tradotti letteralmente alcuni termini e alcuni modi di dire che qui in Italia non si usano, e di conseguenza alcune battute risultano poco riuscite. Bisognerebbe leggere il libro in lingua originale per accertarsene.
Ciò nonostante è stata una lettura avvincente, con molta azione e con quanlche scena romance che fortunatamente non prevarica sulla storia. "La cacciatrice di anime" risulta in definitiva qualitativamente superiore alle aspettative e vanta anche di un finale a sorpresa davvero niente male! Le vicende di Charley mi hanno convinta. Aspetto di leggere il seguito, con la speranza di una traduzione che sappia rendere giustizia allo stile dell'autrice.
E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:
Cover: La cover è molto bella, particolare sia per l'immagine ritratta sia per i colori. E' stata ripresa dalla versione originale, secondo me una scelta molto azzeccata:
Avrei però preferito che fosse stato mantenuto anche il titolo, magari tradotto in italiano, secondo me un libro intitolato "La prima tomba sulla destra" sarebbe stato carino!
Stile di scrittura: La scrittura è scorrevole e ha un approccio con il lettore molto colloquiale e a tratti forzatamente ironico. Dico "forzatamente" perché io il tipo di ironia presente nel libro non l'ho capito, ma, come ho già spiegato all'interno della recensione, potrebbe essere dovuto alla traduzione troppo letterale, che ha tradotto termini e modi di dire che si usano negli Stati Uniti, senza fare il tentativo invece di trasformarli in termini che abbiano un significato ironico anche per noi in Italia.
Idee alla base della storia: Le idee di base alla storia sono
ottime, davvero originali e interessanti. Qualcuno ha trovato delle somiglianze con il telefilm "Ghost Whisperer" e con i libri della serie ironico/poliziesca di Stephanie Plum. Quest'ultimi non li ho mai letti, mentre con il telefilm Ghost Whisperer non vedo proprio attinenza, dato che la storia è molto diversa. A mio avviso ritengo che "La cacciatrice di anime" abbia una storia molto valida e anche sviluppata piuttosto bene. Incuriosisce e appassiona il lettore al punto da indurlo a proseguire con la lettura dei prossimi libri.
Caratterizzazione dei personaggi: I personaggi hanno una caratterizzazione soddisfacente, non troppo approfondita, ma nemmeno superficiale. Devo dire di non aver trovato particolare feeling con nessuno di loro, neanche con la protagonista, che risulta un po' troppo sopra le righe per i miei gusti. Ma sono riuscita comunque ad interessarmi alla sua vita e non escludo che la simpatia nei suoi confronti potrebbe scattare dai prossimi libri, mi capita spesso con le saghe di non entrare immediatamente in sintonia con i personaggi.
Editing e traduzione a cura della casa editrice: Nota positiva: non ho trovato refusi. Nota negativa: la traduzione mi ha dato molto da pensare. Ho trovato troppe frasi "stonate", soprattutto quelle che dovrebbero fare dell'ironia, e sono arrivata alla conclusione che c'è qualcosa che non va. Secondo me la traduzione è stata fatta in maniera troppo letterale. Ovviamente non posso averne la certezza, ma l'idea che ho avuto durante la lettura è stata questa.
Acquisto consigliato? Se le storie paranormal romance e i misteri vi appassionano, sono sicura che questo libro saprà conquistarvi. La storia ha il pregio di non essere troppo semplice e scontata come spesso accade, ma al contrario di essere piuttosto ingarbugliata. E anche i vari risvolti non sono banali. Quindi sì, la consiglio, anche se con qualche riserva (che spero di appianare con la lettura del prossimo romanzo della serie).
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