Serie: Amish, vol. 2
Autrice: Linda Castillo
Traduzione: Lisa Maldera
Casa editrice: TimeCRIME
Pagine: 410
Data di pubblicazione: 29 Marzo 2012
Prezzo: 7,70
Sinossi: Ecco a voi i Plank, una delle famiglie della comunità Amish di Painters Mill, Ohio. Ecco a voi madre, padre, cinque figli: loro la vita è una litania di giorni tutti uguali, il lavoro nei campi, i riti che ne sostanziano la fede, le tradizioni della confraternita cui appartengono da sempre. Poi, nel corso di una notte, il loro piccolo paradiso va in frantumi. Qualcuno penetra all’interno della fattoria ed è un massacro, uccisi i genitori, lungamente torturate e uccise le ragazze, Mary e Annie, uccisi i bambini. Solo il buio chiude il sipario sui passi silenziosi dell’assassino: alle sue spalle, un lago di sangue. Kate Burkholder, capo della polizia della contea, viene chiamata a dirigere le indagini. Ma non ci sono indiziati, nessuna traccia, nessun movente che indichi una pista: il colpevole sembra venuto dal nulla, come un artiglio invisibile e crudele. Kate in passato è stata una Amish, sa che non possono esserci ombre nella vita delle vittime: eppure, nella vita di Mary Plank qualcosa di oscuro inizia ad emergere, il peso di un segreto che a poco a poco si tinge di orrore…
La mia opinione: Ambientato a Painters Mill, una cittadina americana nello stato dell'Ohio, dove un terzo della popolazione è amish, "La lunga notte" è un thriller che fin da subito mi ha incuriosita a causa delle originali tematiche trattate. Fino ad ora non avevo infatti mai letto nulla che avesse a che fare con la comunità degli amish e non avevo idea che ci fossero aree in America dove questa popolazione, originaria della Svizzera del sedicesimo secolo, fosse così diffusa. Come ho appreso dalla lettura del libro, gli amish sono una comunità molto chiusa, che parla addirittura un dialetto tutto loro (chiamato "tedesco della Pennsylvania") e hanno delle regole molto rigide che gli hanno permesso in tutti questi secoli di continuare ad esistere senza mescolarsi al resto della popolazione. Gli amish sono fortemente religiosi, lavorano come artigiani, allevatori e agricoltori, rifiutano ogni tipo di comodità della vita moderna (come ad esempio elettricità e automobili) e sono ritenuti personaggi schivi ma estremamente pacifici. Proprio per quest'ultima loro caratteristica è uno shock per tutta Painters Mill scoprire che la famiglia amish dei Plank, composta da marito, moglie, tre figli e due figlie, è stata brutalmente assassinata durante notte. Ma la cosa peggiore è che le due ragazzine prima di morire sono state anche brutalmente torturate. La polizia brancola nel buio. Quasi impossibile immaginare che l'efferato delitto sia stato compiuto da un altro membro della comunità amish, ma è altrettanto noto che gli amish non amino familiarizzare con persone esterne. Chi può aver nutrito per loro così tanto rancore? Possibile che avessero qualche torto in sospeso con qualcuno? Sarà il capo della polizia Kate Burkholder a condurre le indagini ed emotivamente non le sarà affatto facile, dato che è stata lei stessa amish fino a quando in adolescenza ha deciso di uscire dalla comunità. Questo caso risveglierà nella sua mente tantissimi ricordi della sua infanzia, troverà di avere molto (troppo) in comune con Mary (una delle due ragazzine uccise) e dovrà affrontare dolorosamente i suoi fantasmi del passato. Il suo desiderio di scoprire l'assassino si trasformerà per lei quasi in una missione personale e la voglia di vendicare Mary sarà così forte da farla agire in più frangenti con troppa impulsività.
Questo libro è il secondo di una trilogia, che ha appunto per soggetto le famiglie Amish. Io non ho letto il primo (intitolato: "Costretta al silenzio") ma devo dire che "La lunga notte" è una storia autoconclusiva e le allusioni al precedente volume sono poche. Si può quindi tranquillamente leggere questo senza avere letto il precedente, anche se, per come sono fatta io che amo il rigore dell'ordine cronologico, può leggermente dare fastidio; infatti mi sono ripromessa di acquistarlo e leggerlo al più presto.
Sono però davvero contenta di avere seguito l'istinto ed essermi buttata a capofitto nella lettura senza avere indugiato sull'ordine cronologico, perché questa storia mi ha particolarmente appassionata ed è stata anche piuttosto interessante e istruttiva considerate le descrizioni sulla vita degli amish, argomento che prima ignoravo. Dal punto di vista del thriller è un romanzo perfettamente riuscito, perché la storia è intrisa di mistero e il bandolo della matassa sarà particolarmente difficile da sbrogliare. Il lettore potrà fare affidamento su una trama davvero ben costruita, che svelerà a poco a poco nuovi dettagli, mantenendo sempre alta la sua attenzione e posizionando colpi di scena che fanno trasalire. L'autrice scrive bene, ha uno stile scorrevole e mai banale, che non risparmia le scene cruente, le descrizioni shock e un linguaggio piuttosto colorito durante i dialoghi tra poliziotti. Questa caratteristica è abbastanza comune in questo genere di romanzi e, anche se solitamente non amo le parolacce, non ne sono rimasta affatto sorpresa, sarebbe anzi stato stonato il contrario. Ne risulta una lettura estremamente intensa e talmente vivida che l'impressione è quella di assistere ad un film di altissimo livello, con un finale spiazzante ed impossibile da intuire a priori.
"La lunga notte" è in un romanzo avvincente, difficilissimo da abbandonare una volta cominciato. Lo consiglio a tutti coloro che amano i thriller adrenalinici, capaci di inchiodare il respiro e far vivere delle forti emozioni.
E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:
Cover: La cover
italiana è molto bella ed appropriata alla storia, come anche il titolo, che è addirittura più adatto dell'originale (Pray for silence).
Però anche le cover uscite all'estero sono belle:
cover USA |
cover UK |
Questa volta mi trovo in seria difficoltà a sceglierne una tra le 3, perché ognuna ha delle caratteristiche che mi piacciono. Di quella italiana adoro i lampi sullo sfondo, anche perché nella storia ce ne saranno molti e quindi la vedo una scelta particolarmente azzeccata. Ottimo anche il colore giallo del nome dell'autrice ripreso nella facciata della casa. Della cover USa amo la scelta del font del titolo perché ha un effetto "sbavato" in verticale come se si stesse sciogliendo dalla pioggia. Il particolare del calesse è fantastico, l'immagine della strada suggestiva! Della cover UK infine amo la combinazione di colori caldi e il rosso crepuscolare del cielo, che ricorda il colore del sangue e la casa ritratta è parecchio inquietante. Insomma... sono copertine una più bella dell'altra, per una volta non mi riesco a decidere :-)
Stile di scrittura: Lo stile di scrittura è scorrevole e perfetto per creare aspettative ed avvincere il lettore. Inoltre il linguaggio utilizzato risulta particolarmente appropriato per il genere di romanzo.
Idee alla base della storia: Ottima ed originale l'idea di usare le comunità Amish come oggetto di questa trilogia. E' la prima volta che mi capita di leggere qualcosa sul loro conto e forse la motivazione è proprio che sono una comunità molto ermetica ed è difficile avere notizie su di loro. L'autrice con questo libro "rompe" la barriera tra Amish e i cosiddetti "inglesi" (ovvero il resto della popolazione americana) e punta l'attenzione in modo speciale sull'adolescenza Amish, che, nonostante il retaggio culturale e uno stile di vita così distante dal nostro, vanta sogni, desideri, paure e difficoltà comuni a tutti gli adolescenti del mondo, al punto che non è raro che alcuni scelgano di abbandonare le loro origini e la loro famiglia. Inoltre fa riflettere sul fatto che le minoranze (che siano etniche, razziali, culturali, religiose... ecc...) attirino attorno a loro troppa attenzione e che si crei nei loro confronti dell'odio ingiustificato, o delle perversioni disgustose. Non importa quanto una persona può essere onesta, pacifica e buona, un "diverso" attrarrà sempre scomode rivalità, insensati pregiudizi e malate morbosità, anche se non da fastidio a nessuno e non fa niente di male.
Caratterizzazione dei personaggi: La caratterizzazione è soddisfacente, anche se non troppo approfondita. La narrazione, a parte qualche scena, lascia poco spazio all'introspezione, ma il lettore non ne sente la mancanza, perché i personaggi riescono ugualmente a risultare vividi e tridimensionali.
Editing e traduzione a cura della casa editrice: Tutto bene! Ottima la traduzione, ho notato un solo piccolissimo refuso, un "di" che per sbaglio è diventato "d", nient'altro.
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