lunedì 2 marzo 2015

Recensione: CERCANDO ALASKA - John Green

La mia recensione su "Cercando Alaska" di John Green.



Titolo: Cercando Alaska
Autore: John Green
Traduzione: Lia Celi
Editore: RL libri
Data di pubblicazione: Maggio 2006 (prima edizione)
Pagine: 349
Prezzo: 5,90 euro

 
Sinossi: Miles Halter ha sedici anni e sente di non aver ancora veramente vissuto. Assetato di esperienze lascia il tranquillo nido familiare per cercare il suo Grande Forse a Cuvler Creek, un prestigioso liceo in Alabama. E qui la sua vita prenderà finalmente un altro passo. Culver Creek sarà il luogo di tutte le cose possibili. E di tutte le prime volte. E' lì che conosce Alaska Young. Brillante, spiritora, imprevedibile, intelligente e spavalda, sexy quanto lo si può essere, per Miles diventa un pensiero fisso, una magnifica ossessione e un enigma. Lei lo attira nel suo mondo, lo lancia nel Grande Forse, e gli ruba il cuore. Poi... niente sarà più come prima.


La mia opinione: "Cercando Alaska" è un libro che pensavo diverso. Ne avevo tanto sentito parlare e auspicavo ad una storia appassionante e coinvolgente fin dall'inizio. So che l'autore scrive bene (avevo già letto "Colpa delle stelle" che mi era piaciuto) e forse questo ha innalzato troppo le aspettative, perché invece questa storia è stata per tre quarti di una banalità sconcertante. La narrazione è scorrevole, però ho fatto fatica ad andare avanti perché non succede niente, i capitoli si succedono l'uno all'altro e continuavo a chiedermi quando la storia sarebbe entrata davvero nel vivo. E' una storia ambientata in un college americano, con protagonisti adolescenti, e viene descritto lo scorrere delle giornate in maniera fin troppo approfondita, raccontando particolari banali che non vale la pena di sapere, e dialoghi nei minimi dettagli che anch'essi non vale la pena di sapere. Ogni capitolo riporta nel titolo una sorta di conto alla rovescia ed è naturale chiedersi cosa succederà allo scadere del conto, quindi vi è aspettativa nell'attenderlo, ma vi è anche delusione perché si arriva a metà libro e ancora niente, perché il conto alla rovescia finirà solo al raggiungimento di ben tre quarti del libro. Nonostante non sia una lettura particolarmente lunga o difficile ho impiegato dieci giorni ad arrivare alla fine del conto e da quel punto solo un giorno per finire il libro, perché da lì in poi il coinvolgimento finalmente c'è e la storia si risolleva. "Cercando Alaska" è un romanzo dal timbro tipicamente adolescenziale, ma con dei personaggi principali che ricoprono male il ruolo di adolescenti, si prendono troppo sul serio, hanno modi di fare senza spensieratezza, sono fin dall'inizio troppo nostalgici e cerimoniosi, con un cipiglio da veterani di guerra (uno dei ragazzi si fa addirittura chiamare "Il colonnello" e più volte l'ho trovato poco credibile), ma sorprendentemente, nonostante tutti i piccoli difetti che non fanno assolutamente gridare al capolavoro, una volta terminata la lettura sono stata contenta di averla intrapresa, perché sul finale il libro riesce a dare un senso a tutta la storia rivelandola per quello che è, ovvero un romanzo di formazione. Certo, non me la sento di dargli un voto alto perché inizialmente manca del tutto di mordente e i protagonisti come ho già detto non sono poi caratterizzati così bene, ma ci sono tante belle riflessioni e frasi che trasmettono tanto al lettore e in definitiva i pregi permettono di sorvolare abbastanza sui difetti, quindi una sufficienza è più che meritata.




voto:


Acquisto consigliato? Una lettura carina senza troppe pretese, che può entrare maggiormente nel cuore di lettori adolescenti. E' di un livello inferiore a "Colpa delle stelle" perciò non avvicinatevi con troppe aspettative se come me l'avete già letto.
Consiglio altresì di non leggere assolutamente la trama scritta sulle nuove edizioni in commercio perché rovina completamente la sorpresa di ciò che accadrà (unica cosa che tiene sulle spine fino in fondo. La sinossi che ho copia-incollato io è invece quella più innocua della vecchia edizione).

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