Titolo: Una moglie affidabile
Autore: Robert Goolrick
Traduzione: Enrica Budetta
Editore: Frassinelli
Data di pubblicazione: 25 Maggio 2009
Pagine: 320
Prezzo: 18,50
Data di pubblicazione: 25 Maggio 2009
Pagine: 320
Prezzo: 18,50
Sinossi: Wisconsin, 1907. Nel freddo pungente dell'inverno, Ralph Truitt, ricco uomo d'affari, attende solitario alla stazione ferroviaria l'arrivo della donna che ha risposto al suo annuncio matrimoniale: "Cerco moglie affidabile". Ma Catherine Land, che scende dal treno proveniente da Chicago, non è certo la "donna semplice e onesta" che Ralph aspettava, bensì una giovane e sofisticata sconosciuta, determinata tuttavia a conquistarlo. Sul suo volto Ralph legge subito la menzogna, ma c'è qualcos'altro - l'ombra di tristezza che le vela lo sguardo? la bellezza struggente e inaspettata? - che lo convince a portarla comunque a casa con sé. Mentre scivolano in silenzio attraverso la campagna gelida e immobile, entrambi si interrogano sul nuovo corso della loro esistenza: Catherine si lascia alle spalle le luci della città e un passato misterioso; Ralph, tormentato dal ricordo di una tragica storia famigliare, vorrebbe scacciare per sempre i fantasmi che non gli danno tregua. Nella grande casa di lui, isolati dalla neve che cade implacabile, giorno dopo giorno Catherine e Ralph si riveleranno l'uno all'altra, in un gioco di seduzione dove i ruoli si confondono, scoprendo a poco a poco segreti, bugie, desideri. E una profonda, invincibile passione.
La mia opinione: Questa opera prima dell'autore Robert Goolrick è un romanzo diviso in tre parti e ognuna di queste tre parti ha suscitato in me sensazioni diverse e altalenanti.
La prima parte mi ha delusa. Dopo un primo capitolo semi-introduttivo molto interessante, la storia mi ha dato la fastidiosa impressione di dejà-vu, in quanto mi ricordava moltissimo un film che avevo visto al cinema parecchi anni fa. Si tratta di "Original Sin" con gli attori Antonio Banderas e Angiolina Jolie. Le caratteristiche in comune sono tantissime forse troppe e non mi hanno permesso di godermi appieno la storia.
La seconda parte invece mi ha entusiasmata, la storia si discosta dal film, ed è riuscita ad avvincermi e a incuriosirmi tantissimo, anche a stupirmi, sì, perché ci sono anche dei colpi di scena inaspettati che mi hanno fatto davvero sperare in un finale mozzafiato e sorprendente, cosa che invece non è avvenuta, in quanto la terza parte è stata (a mio avviso) abbastanza prevedibile e il finale inaspettato tanto acclamato anche dalla quarta di copertina è stato abbastanza blando, quasi da romanzo rosa, non all'altezza delle mie aspettative.
In generale mi sento quindi di dire che da questa lettura mi aspettavo di più, ma non è neanche malaccio. A livello di storia non mi ha colpita particolarmente, ma è lo stile di scrittura invece la carta vincente. Goolrick sfodera un linguaggio ricercato, introspettivo, molto descrittivo e con un ritmo ossessivo, ridondante, dai risvolti quasi perversi. Questa caratteristica, accompagnata da un'ambientazione affascinante e fredda regala una lettura intensa, claustrofobica, ma mi è piaciuta, perché è il vero elemento originale trainante che mi ha permesso di apprezzare maggiormente il romanzo.
E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:
Cover: La cover italiana non è di certo un'immagine originale in quanto questo dipinto è già stato utilizzato per molti romanzi sia italiani che stranieri, ma ammetto che una certa adeguatezza al romanzo c'è, e mi piace abbastanza.
Guardando però le cover straniere mi rendo conto che la cover italiana è comunque quella meno bella:
Stile di scrittura: Lo stile di scrittura è descrittivo, ricercato, introspettivo. Non proprio scorrevole, anzi, in certi passaggi si nota una certa pesantezza, però affascina. Rende questo romanzo davvero particolare.
Idee alla base della storia: La storia non ha molta originalità. Sono andata a documentarmi su internet e sembrerebbe che infatti l'autore si sia ispirato volontariamente al romanzo di Cornell Wollrich (quello dal quale trassero il film Original Sin). Poi però nel suo sviluppo se ne distanzia e migliora. Certo, per me come storia non è stata proprio il massimo, ha molto lo stampo da romanzo rosa, però viene arricchita da un buonissimo stile di scrittura e da ottime caratterizzazioni.
Caratterizzazione dei personaggi: I personaggi sono caratterizzati benissimo, l'autore si spertica in introspezioni davvero minuziose e di spessore. I personaggi sono in definitiva solo tre: Catherine, Ralph e Antonio, e tutti e tre ricevono molto spazio, il lettore riesce a provare per loro sentimenti forti e contrastanti, non necessariamente positivi, ma comunque d'effetto.
Editing e traduzione a cura della casa editrice: Tutto bene, non ho trovato refusi, traduzione accurata.
Bella recensione, appare subito evidente di che tipo di lettura sia...titolo segnato...brava...:-)
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