Titolo: Sono solo un gatto
Autrice: Helga Siersch
Casa editrice: Fazi
Pagine: 174
Data di pubblicazione: Aprile 2012
Prezzo: 15,00
Sinossi: Questa è la storia di Ulisse, un simpatico gatto rosso che guarda alla vita con occhi disincantati, e di Milly, donna eccentrica e raffinata che coltiva il sogno di aprire un rifugio per animali abbandonati. Ulisse e Milly sono una coppia di fatto ideale: giorno dopo giorno, l'intesa tra loro si fa perfetta. Un gioco di carezze, silenzi, tenera dipendenza... Ma come in tutte le storie d'amore che si rispettino, anche stavolta spunta il "terzo incomodo": alto, bello, dal fascino bohémien. È Boris, il nuovo vicino di casa. Milly perde la testa per lui, un umano, scatenando la gelosia di Ulisse. Ma il "nostro" non è gatto da starsene buono acciambellato sul divano... Una notte, vagabondando per le strade di Roma, s'imbatte in un capannello di suoi simili che confabulano contro la chiusura dello storico mercato del pesce di Ponte Milvio. Filosofo nato, leader per vocazione, Ulisse si mette subito a capo della protesta a quattro zampe. Insieme a Duscka, il cane di Boris, darà il via a una spettacolare azione eversiva che lo trasformerà nell'eroe di tutti i gatti di Roma. Una bella storia di vita animale s'intreccia randagia e casalinga nelle pagine di questo romanzo. Divertitevi a guardare il mondo in un'ottica felina insieme a Ulisse; seguitelo alla scoperta del giardino di casa, dal veterinario o alla lezione di yoga; parteggiate per lui nella lotta senza quartiere per riconquistare l'affetto di Milly, e imparate dalla sua saggezza a riconoscere il vero amore.
La mia opinione: "Sono solo un gatto", così come il titolo fa intendere, è la semplice storia di un gatto di nome Ulisse, un gatto come tanti, ma dalla personalità unica e forte, come tutti i gatti sanno avere. La storia è raccontata in prima persona dal gatto stesso, come se fosse lui a parlare. Apprenderemo così i suoi primi ricordi da gattino, quando chiuso in una gabbia, separato da mamma gatta e fratellini, venne adottato da una donna che decise di prendersi cura di lui. Come inizio può sembrare un po' traumatico, ma il piccolo Ulisse si abitua subito alla nuova sistemazione e instaura con la sua amica umana un rapporto molto intenso. Ma come tutti i gatti anche Ulisse è uno spirito libero, un animale "da compagnia" ma che segue delle regole tutte sue, che non si fa dominare e che vuole essere l'artefice del proprio destino.
Come tipo di storia è molto semplice e lineare, con un ritmo narrativo veloce a causa dei capitoli brevi, piacevole da leggere, senza troppe pretese riguardo ai contenuti, ma al tempo stesso conta di alcuni insegnamenti importanti che fanno riflettere. Come stile mi ha ricordato molto un altro piacevolissimo (e famoso) libro: "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare".
Come dicevo il libro è narrato da Ulisse, e questo espediente narrativo, seppur simpatico, rende a volte la storia un po' poco credibile per via della nomenclatura precisa che il gatto utilizza per descrivere oggetti complicati o anche a causa della sua conoscenza in campo cinematografico e musicale. Ok, il micio specifica che queste sue conoscenze gli sono state infuse dalla sua "amica umana" che ama dialogare con lui e spiegargli le cose, ma certe informazioni uscite dalla bocca di un micio di poco meno (o poco più, i riferimenti temporali non sono chiari) di un anno di vita trovo che siano ugualmente strane. Ma tralasciando questo piccolo particolare ritengo che il romanzo sia molto carino e abbia degli spunti interessanti. Sicuramente tutti gli amanti dei gatti (e dei cani, visto che nel libro si parla anche di loro) lo adoreranno.
Il finale mi ha colta di sorpresa, oltre ad avermi trasmesso una sensazione di leggera amarezza, mi ha lasciato intendere che potrebbe esserci un seguito? Non lo so, ma potrebbe anche essere, chissà...!
Come tipo di storia è molto semplice e lineare, con un ritmo narrativo veloce a causa dei capitoli brevi, piacevole da leggere, senza troppe pretese riguardo ai contenuti, ma al tempo stesso conta di alcuni insegnamenti importanti che fanno riflettere. Come stile mi ha ricordato molto un altro piacevolissimo (e famoso) libro: "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare".
Come dicevo il libro è narrato da Ulisse, e questo espediente narrativo, seppur simpatico, rende a volte la storia un po' poco credibile per via della nomenclatura precisa che il gatto utilizza per descrivere oggetti complicati o anche a causa della sua conoscenza in campo cinematografico e musicale. Ok, il micio specifica che queste sue conoscenze gli sono state infuse dalla sua "amica umana" che ama dialogare con lui e spiegargli le cose, ma certe informazioni uscite dalla bocca di un micio di poco meno (o poco più, i riferimenti temporali non sono chiari) di un anno di vita trovo che siano ugualmente strane. Ma tralasciando questo piccolo particolare ritengo che il romanzo sia molto carino e abbia degli spunti interessanti. Sicuramente tutti gli amanti dei gatti (e dei cani, visto che nel libro si parla anche di loro) lo adoreranno.
Il finale mi ha colta di sorpresa, oltre ad avermi trasmesso una sensazione di leggera amarezza, mi ha lasciato intendere che potrebbe esserci un seguito? Non lo so, ma potrebbe anche essere, chissà...!
E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:
Cover: La cover è carina e la sua immagine sobria, abbinata ad una combinazione di colori pastello, è molto indicata. Unico appunto per la pelliccia del gatto che mi da l'impressione di un pigiama a righe, appena l'ho vista mi ha fatto sorridere.
Stile di scrittura: Lo stile di scrittura è semplice e scorrevole. Composta da frasi brevi, capitoli brevi, induce sicuramente il lettore a divorare il libro in pochissimo tempo.
Idee alla base della storia: Non mi stanco mai di romanzi che hanno gli animali come protagonisti, anche se non è facile farli parlare in prima persona come è avvenuto in questo libro. Trovo che l'autrice abbia tentato un approccio audace (anche se già provato da altri autori) ma che il risultato abbia alcuni difetti. La storia presa da sola per quella che è non brilla per l'originalità, ma riesce ugualmente a colpire nel segno e a destare interesse nel lettore.
Caratterizzazione dei personaggi: La caratterizzazione dei
personaggi viene approfondita abbastanza bene rispetto al protagonista e agli altri animali (cani e gatti) che incontra. Sempre tenendo presente la semplicità della storia ovviamente.
Editing e traduzione a cura della casa editrice: Mi è sembrato tutto ben curato, esente da refusi.
Acquisto consigliato? Un libro certamente consigliato a tutti coloro che amano gli animali domestici e che ne hanno (o ne hanno avuto) in casa almeno uno. Nel comportamento di Ulisse io ho riconosciuto un carattere molto simile ad uno dei miei gatti e mi ha fatto immensamente piacere. Una lettura adatta a tutte le età, ragazzi inclusi, che sapranno apprezzare, anche maggiormente degli adulti, lo stile semplice e diretto.
Complimenti per la recensione, ho questo libro in vendita nella mia libreria e amo gli animali, specialmente i gatti, mi sembrava giusto esporlo per chi, come me, ha amici a quattro zampe.
RispondiEliminaTi invito a visitare il mio blog:
www.librarycafe.altervista.org
Nadia D.
Ho letto questo libro tutto d0un fiato...mi ha fatto ridere ma anche piangere...non mi è piaciuto il finale!!
RispondiElimina