lunedì 7 luglio 2014

Recensione: NOVECENTO di Alessandro Baricco

La mia recensione su "Novecento" di Alessandro Baricco, un libro che sembrerebbe amatissimo tanto da avere una media voti 4,5 su 5 sul sito di Anobii e 4,14 su 5 sul sito di Goodreads. A me sarà piaciuto??? Aehm... meglio che leggiate la mia opinione...





Titolo: Novecento. Un monologo
Autore: Alessandro Baricco
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: 13 Ottobre 1994
Pagine: 62
Prezzo: 5,00 euro

Sinossi: Il Virginian era un piroscafo. Negli anni tra le due guerre faceva la spola tra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi. Dicono che sul Virginian si esibisse ogni sera un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua storia fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso. Dicono che nessuno sapesse il perché.

La mia opinione: Lo dico così. Schiettamente, senza mezze misure e senza troppo girarci attorno: nonostante la media voti altissima e le opinioni stra-entusiaste di quasi tutti coloro che l'hanno letto a me questo libro non è piaciuto. "Novecento" non rappresenta assolutamente ciò che io ho in mente quando penso ad un libro, ovvero una storia che mi riesca ad appassionare e che mi trasmetta emozioni. D'accordo che le pagine sono poche, appena 62, ma proprio per questo immaginavo un racconto sfavillante da colpo di fulmine, proprio come mi capitò leggendo "Il ballo" di Irene Némirovsky, che con solo un centinaio di pagine scritte pure con caratteri grandi è riuscito a incantarmi all'istante e ad entrare stabilmente nella cerchia dei miei libri preferiti. "Novecento" invece narra di una storia carina... ok, originale... ok, ma a parte questo l'ho letto nella più totale indifferenza. Poi diciamo anche che lo stile di scrittura di Baricco non aiuta, dato che è scritto come un pezzo teatrale con annesse descrizioni della scenografia e di ciò che accade in sala durante la recita, ad esempio: "Parte in audio una musica per pianoforte, abbastanza semplice, lenta e seducente" (c'è da specificare che questo testo è nato principalmente come pezzo teatrale, ma io ho ugualmente da ridire perché speravo che nel riadattamento al libro quelle parti fossero state limate, le ho trovate totalmente inutili e irritanti) e in alcuni punti l'autore cerca anche di fare delle battute di "ironia" (per quanto mi riguarda patetiche) che hanno rafforzato ancora di più il fastidio durante la lettura. Per fortuna che il libro è durato poco, almeno ho avuto la consolazione di poter presto tornare a leggere libri "veri". Ci tengo comunque a specificare che non è il primo di Baricco che leggo, conosco il suo stile, lo so che lui tende a scrivere in maniera creativa, il mio giudizio non nasce quindi dall'inconsapevolezza e dal ritrovarmi davanti un prodotto "diverso" dai soliti stereotipi, amo l'originalità, ma con questo libro semplicemente non è scattata la MAGIA.



voto:


Acquisto consigliato? Non lo consiglio ovviamente, ma il libro è talmente breve e il prezzo talmente basso che se lo trovate usato potreste farci un pensierino... Di solito avrei detto che se avete apprezzato altri libri di Baricco potete andare sul sicuro, ma in questo caso non saprei... io ad esempio di Baricco ho apprezzato abbastanza altri suoi libri (diciamo che in passato avevo assegnato dalle 3 alle 4 stelline) ma con questo proprio non ci siamo... eppure sembrerebbe essere quello che in assoluto è piaciuto di più... boh, sarà che sono strana io!!!!

2 commenti:

  1. Io questo libro l'ho adorato invece! L'ho trovato lirico, me lo sono letta da sola ad alta voce e mi sono emozionata per la bellezza di alcune frasi. Era come essere a teatro, in alcuni momenti mi sembrava di sentire la musica.... Peccato non ti abbia colpita! Ciao ^^

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  2. Certamente per una rappresentazione teatrale è perfetto, ma a me proprio per come è scritto come libro non ha detto nulla, pazienza... ;-)

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