domenica 27 aprile 2014

Recensione: AGATHA RAISIN E LA QUICHE LETALE

Ecco la mia recensione al libro "Agatha Raisin e la quiche letale" di M.C. Beaton.


Titolo: Agatha Raisin e la quiche letale
Serie: Agatha Raisin, vol. 1
AutriceM.C. Beaton
Editore: Astoria
Data di pubblicazione: Febbraio 2011
Pagine: 250
Prezzo: 16,00
Sinossi: Agatha Raisin, cinquantenne dal carattere difficile, decide di cambiare vita: chiude la società di PR, che le ha permesso di guadagnare un bel po’ di soldi, lascia Londra e si trasferisce nei Cotswolds, un’area di pittoresca bellezza nel cuore dell’Inghilterra. Carsely, il piccolo e perfetto villaggio dei suoi sogni, è sublime: gli abitanti sono stravaganti e gentili, il cottage comprato da Agatha è scomodo al punto giusto, abbondano i vestiti a fiori, tipo Laura Ashley, e la cordialità è un po’ di facciata. A Londra non si era accorta di non avere amici, ma giunta a Carsely si ritrova sola e isolata. Donna attiva e prepotente, Agatha non si accontenta di inserirsi nella nuova comunità ma vuole diventare anche popolare. Come fare? Partecipare a una gara culinaria. E se non si è in grado di cucinare? Andare a Londra e comprare un’ottima quiche. E se il giudice della gara muore mangiando la quiche? Ingiustamente accusata di aver provocato una morte e giustamente additata per aver imbrogliato, Agatha investiga...


La mia opinione: "Agatha Raisin e la quiche letale" è il primo romanzo di una lunga serie inglese anni '90 di genere cozy mystery, per la prima volta tradotta in italiano grazie alla casa editrice Astoria, che ringrazio, perché porta in Italia romanzi sempre molto carini.
Prima una piccola premessa: Cos'è il cozy mystery? Neanche io fin'ora lo sapevo, ma questo particolare genere potrebbe essere definito giallo da ombrellone, ovvero: un giallo leggero, ironico, che con velato umorismo narra storie di omicidi e violenza.
E questo romanzo è proprio così! Scorrevole e piacevole da leggere, essendo ambientato nella campagna inglese risulta deliziosamente britannico, è scritto con pacata ironia, e ha per protagonista una donna di mezza età (Agatha Raisin) piena di difetti, scontrosa, oggettivamente irritante, ma chissà come mai il lettore non potrà fare a meno di prenderla in simpatia proprio per il suo carattere poco gradevole. La storia è incentrata sulla vita di Agatha, che, appena pensionata e trasferitasi in un caratteristico paesino inglese, farà fatica ad ambientarsi perché anziché una calda accoglienza di benvenuto si imbatterà in aperte ostilità, bizzarri personaggi e a movimentare le sue giornate vi sarà anche un mistero da risolvere che la porterà ad improvvisarsi detective. Come ho spiegato nella premessa questo è un giallo da ombrellone e quindi se amate solo i thriller adrenalinici e i gialli investigativi complicati e ambiziosi vi dico già che questo romanzo non fa per voi perché la componente gialla è molto blanda e non ha di certo le caratteristiche di tensione e coinvolgimento dei veri romanzi gialli. Però devo dire che, nonostante ami i gialli e i thriller di alto livello e questo sicuramente non lo è, a me è piaciuto! Di questo libro ho potuto apprezzare il contesto e l'ambientazione, i contorni della storia e la sua particolare ironia, e ho altresì trovato interessante il personaggio di Agatha, così diversa dalle solite protagoniste. In definitiva posso affermare che "Agatha Raisin e la quiche letale", seppur debole nella parte mystery, è un romanzo leggero che mi ha colpita positivamente e mi ha fatto venire voglia di continuare con la lettura della serie, magari inframezzandola con romanzi più impegnativi, perché come lettura defaticante e piacevole è veramente l'ideale. Le uniche perplessità che ho avuto alla fine del libro sono state: ma con l'andare avanti la serie risulterà monotona? La formula narrativa sarà sempre la stessa? Agatha Raisin sarà mica come una Jessica Fletcher che dove c'è lei ci scappa sempre il morto? Spero che l'autrice avrà in serbo sorprese e assi nella manica, ma l'unico modo per scoprirlo è leggere i seguiti e verificare di persona.



E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:


Cover: La cover italiana mi piace, ha il tratto distintivo di tutte le cover Astoria e in più riprende l'immagine di una delle tante edizioni inglesi:
Anche se la versione originale è più accattivante mi piace che l'edizione italiana non l'abbia stravolta, ma solo integrata allo stile della casa editrice mantenendo una parte dell'immagine.

Stile di scrittura: Lo stile di scrittura è scorrevole, leggero, le 250 pagine volano via velocissime, una lettura non impegnativa ma piacevole.

Idee alla base della storia: La parte investigativa è debole, non molto originale, ma il punto forte del romanzo a mio avviso è la vita della protagonista. Come genere di romanzo è la prima volta che leggo un cozy mystery e quindi mi è sembrato un genere originale e fuori dai soliti canoni.

Caratterizzazione dei personaggi: I personaggi sono molto particolari, bizzarri e very english e ne vengono enfatizzati i difetti. Per questo tipo di romanzo è l'ideale perché risulta evidente il senso di ironia e leggerezza. La protagonista in primis, piena di difetti e con un carattere burbero, ne trae vantaggio e fa affezionare il lettore. Contrariamente a quanto di solito accade nei romanzi tradizionali, dove un protagonista non proprio simpatico allontana il lettore, qui accade il contrario.

Editing e traduzione a cura della casa editrice: C'è qualche erroretto di battitura e di traduzione, ma si può leggere bene.




voto:



Acquisto consigliato? Sì! Se siete alla ricerca di un romanzo leggero e simpatico, con un umorismo velato e assolutamente non demenziale, questo vi piacerà. Sconsigliato ai puristi del giallo e a chi cerca una storia thriller carica di tensione.

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