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venerdì 26 settembre 2014

Un libro... a raggi X!!! E LIBERACI DAL PADRE - capitoli 1-5



"Un libro... a raggi X!!!" Di cosa si tratta?
Questa rubrica è stata ideata da me e da Morna (del blog Forgotten pages) e consiste nel leggere entrambe un determinato libro e commentarlo un po' alla volta, come una specie di commento a due voci in cui alternandoci diremo le nostre impressioni sul libro in oggetto.


Riprendiamo questa rubrica con un nuovo libro!!!
Questa volta abbiamo deciso di passare ai raggi X "E liberaci dal padre" di Elizabeth George. In questa prima puntata commenteremo i primi 5 capitoli.


Vi lascio intanto la scheda del libro:

Titolo: E liberaci dal padre
Serie: Ispettore Lynley vol. 1
Autrice: Elizabeth George
Traduzione: L. Battaglia, M. Mazzanti
Editore: TEA
Data di pubblicazione: Giugno 2002
Pagine: 390
Prezzo: 9,50
Sinossi: Il tranquillo villaggio inglese di Keldale è lo sfondo di un delitto tanto atroce quanto inspiegabile: Roberta, adolescente introversa, viene trovata accanto al cadavere decapitato del padre e le sue uniche parole sono una confessione senza la minima ombra di pentimento. Il parroco, convinto dell'innocenza della ragazza, si reca di persona a Londra per convincere Scotland Yard ad affidare le indagini all'ispettore Thomas Lynley. Coadiuvato dal sergente Barbara Havers, Lynley indagherà nel passato della famiglia di Roberta, scoprendo che la giovanissima madre e la sorella più grande sono scomparse in circostanze misteriose.


Ecco la nostra opinione dei capitoli dal 1 al 5:

MORNA: Come sempre direi di partire con una rapida occhiata all’edizione. Recentemente ho visto che la Tea ha ristampato in super economica tutta, o comunque buona parte, della serie della George a un prezzo davvero vantaggiosissimo. Questa nuova edizione ha però le cover dei libri tutte cambiate e questo è il motivo per cui in realtà ho scelto di comprare questo libro e anche i successivi (se la lettura dovesse rivelarsi soddisfacente) nell’edizione vecchia, che costa un pelo di più, ma per me è più bella esteticamente. Tu che edizione hai? Premesso ciò presumo che comunque internamente non cambi molto e anche in termini di carta le differenze siano pressoché trascurabili. L’edizione risulta comunque molto curata nei dettagli senza errori di stampa, refusi o errori nella traduzione. La cosa che amo di più di questo libro è la sua morbidezza: la mia edizione è davvero flessibilissima e molto pieghevole e la cosa mi piace! :)

SARA: Anche io ho la vecchia edizione, quella con l'immagine di cover come la tua. Onestamente la mia non è stata una scelta, ho ricevuto il libro tramite Bookmooch e avrei preso anche la cover nuova se mi fosse capitata, però hai ragione, questa è migliore, c'è un bello scorcio di paesaggio e quindi penso che se dovessi continuare con la serie anche io preferirò le cover vecchie, sia per mantenere coerenza tra le edizioni e sia perché sono più belle esteticamente. Le edizioni della TEA poi le adoro proprio perché anche se in formato brossura sono morbidissime, il dorso è anch'esso morbido e si può leggere tranquillamente il libro senza creare quelle spiacevoli pieghe sul dorso che accadono aprendo le brossure un po' rigide. Io ho moltissimi libri TEA proprio per questo motivo!

MORNA: Ma bando alle ciance, partiamo con l’analisi di questi primi capitoli! Devo dire di essere rimasta piacevolmente sorpresa dall’inizio della storia della George. Non so per quale motivo ma il fatto che il libro fosse un mistery e non un thriller mi aveva erroneamente dato l’idea che la lettura sarebbe stata più noiosa e lenta in termini narrativi rispetto a un thriller vero e proprio. Invece, mi sono dovuta ricredere, e anche piuttosto pesantemente, perché la George in appena più di 100 pagine ha saputo creare un vero e proprio mondo assolutamente stabilissimo e tridimensionale all’interno del quale si muovono personaggi estremamente caratterizzati e verosimili.

SARA: Io invece ne sono rimasta un po' spaesata. Mi aspettavo un inizio diverso, mi aspettavo una storia abbastanza chiara fin dal principio, forse un giallo investigativo in stile Agatha Christie, ma invece i primi capitoli mi hanno un po' confusa, vengono introdotti molti personaggi diversi che ho fatto fatica ad inquadrare e soprattutto subito non riuscivo a capire il delitto, cosa ci fosse da investigare su un fatto accaduto dove c'era subito un colpevole dichiarato. Poi andando avanti con la lettura ho capito che la scena del delitto non è assolutamente come appare, ma ancora la storia è davvero molto misteriosa, con più di 100 pagine di lettura mi aspettavo di capirci di più.

MORNA: Personalmente, anche se siamo solo all’inizio e le cose potrebbero cambiare drasticamente, percepisco un grande potenziale in questo libro e non vedo l’ora di sapere se sarà pienamente sfruttato. Ho veramente apprezzato il modo in cui l’autrice ha buttato le basi per proseguire in maniera più che soddisfacente con la storia: ha formato la coppia più strana e particolare d’investigazione di cui io abbia mai letto, ha creato una doppia narrazione contemporanea all’investigazione vera e propria e che ho il sospetto colliderà prima o poi con la storia principale e, infine, ha dato vita al delitto, cuore di tutto il libro.
Ripeto, non avrei creduto possibile che un mistery si rivelasse così leggibile e godibile come E liberaci dal padre e invece è successo. É vero, è un’altra esperienza rispetto alla lettura di un thriller ma, almeno per questo romanzo, è altrettanto piacevole e soddisfacente. Una menzione particolare va fatta per i personaggi che io trovo assolutamente fantastici. L’autrice li ha dotati veramente di vita propria! Come fare a non amare l’ispettore Lynley così bello e ricco eppure anche così enigmatico? Barbara invece è forse la mia preferita, una donna forte con un passato non facile alle spalle, ma che ha trovato la forza di rendersi indipendente.

SARA: Del potenziale in questa storia c'è di sicuro e sono curiosissima di andare avanti con la lettura, perché per ora non ne sono rimasta soddisfattissima, mi sembra di aver letto troppo poco per poter giudicare, eppure siamo a un terzo del libro! Però concordo sul fatto che la doppia narrazione è una mossa intelligente, e aspetto anch'io il verificarsi del momento di "collisione" (detto così può sembrare un po' come un'avventura fantascientifica nello spazio... ma ci siamo capite :D)
Barbara piace molto anche a me, la trovo molto interessante soprattutto per la sua situazione un po' di indigenza e per i guai famigliari che ha... è facile prenderla in simpatia. L'ispettore Lynley invece non so... per ora non mi ispira molto... ma sono pronta a ricredermi...

MORNA: In generale, almeno per ora ho trovato che la storia abbia parecchi punti oscuri del passato che influenzano il comportamento e le azioni dei personaggi e immagino che di tali avvenimenti parli il prequel del libro, che noi abbiamo saltato bellamente ahahahaha! XD Scherzi a parte, non credo comunque che sia un problema dal momento che per ora, i fatti sono comunque molto comprensibili.

SARA: Io ho pensato volutamente di iniziare da questo libro perché comunque è stato scritto per primo (il prequel è stato scritto dopo tre anni) e pensavo che quindi non fosse necessario leggere prima il prequel di questo... però a quanto pare in questo libro mancano veramente alcuni tasselli nella vita dei personaggi che sarebbe stato meglio sapere. Diciamo che in generale è abbastanza comprensibile, ma forse tornando indietro avrei iniziato dal prequel. E pensare che qualcuno l'aveva pure detto che sarebbe stato meglio. Vabbè, probabilmente è un problema particolarmente mio dato che per te è stato più comprensibile che per me, magari avevo bisogno di più concentrazione durante la lettura, spero sempre che andando avanti sarà meglio.

MORNA: Ultimo aspetto che sottolineo perché l’ho apprezzato particolarmente è l’ambientazione, che mi è piaciuta davvero un sacco! Trovo che ambientare un delitto tra le brughiere del nord Inghilterra sia stata un’idea assolutamente geniale e crei un tocco di suspense e di aspettativa assolutamente imprescindibile; naturalmente spero che nel seguito della lettura questo elemento sia sempre più preso in considerazione.

SARA: Sì, l'ambientazione è davvero molto bella! Sono anch'io amante delle storie narrate dal nord dell'Inghilterra, le trovo molto suggestive paesaggisticamente parlando!

MORNA: In conclusione perciò questa prima parte per me è assolutamente promossa! Assegno 4.5 stelline per la fluidità della narrazione, per i personaggi e per le basi della vicenda. Sperando che il resto dei capitoli sia altrettanto ben strutturato e scritto come questo! :D

SARA: Io questa prima parte la promuovo ma non a pieni voti. Come già detto ho la sensazione di non aver ancora capito bene le dinamiche della storia, ci sono ancora tante cose che vorrei approfondire per capire se il libro fa per me o no. In generale mi sembra di sì, mi sembra anzi che prossimamente non potrà che migliorare, ma per ora non ne ho la certezza quindi non mi sbilancio. Assegno solo 3 stelline nell'attesa dei prossimi capitoli, che credo saranno fondamentali per farmi un'idea più chiara.

martedì 2 settembre 2014

Un libro... a raggi X!!! L'ATLANTE DI SMERALDO - capitoli 19-25



"Un libro... a raggi X!!!" Di cosa si tratta?
Questa rubrica è stata ideata da me e da Morna (del blog Forgotten pages) e consiste nel leggere entrambe un determinato libro e commentarlo un po' alla volta, come una specie di commento a due voci in cui alternandoci diremo le nostre impressioni sul libro in oggetto.


Quarta ed ultima puntata per "L'atlante di smeraldo" di John Stephens, dove commenteremo i capitoli dal 19 al 25. Per chi si fosse perso le precedenti puntate ecco i link:


Vi lascio intanto la scheda del libro:

Titolo: L'atlante di smeraldo
Serie: The Books of the Beginning vol. 1
Autore: John Stephens
Traduzione: S. Piraccini
Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 27 Aprile 2011
Pagine: 456
Prezzo: 18,60
Sinossi: E' la notte di Natale e Kate avrebbe voluto rimanere sveglia, ma i suoi occhi di bambina alla fine si sono arresi al sonno. Sono le mani di sua madre a scuoterla e svegliarla di colpo: sta succedendo qualcosa, qualcosa di brutto. Kate ha solo quattro anni, suo fratello Michael due, Emma è appena nata. Questa è l'ultima volta in cui vedranno i loro genitori. Dieci anni e moltissimi orfanotrofi dopo, i tre fratelli si imbarcano per quello che pare sia l'ultimo istituto disposto ad accoglierli: Cambridge Falls. Ma quando arrivano nella enorme casa tutta sbilenca, piena di torri, sotterranei e sale colme di bizzarrie, molte sono le domande che si affacciano alla loro mente. Come mai non ci sono altri bambini? Chi è l'enigmatico dottor Pym, il direttore di quello strano orfanotrofio? E soprattutto, cos'è quell'inquietante libro dalle pagine bianche e dalla copertina verde che sembra brillare di luce propria nel buio della camera segreta? Questa è la storia di Kate, che da sempre si prende cura dei fratelli, aggrappandosi alla disperata certezza che un giorno i suoi genitori torneranno a prenderli, ed è la storia di Michael e della sua passione per le storie fantastiche, e della piccola Emma, che sembra temere solo una cosa: perdere i suoi fratelli. E la storia di tre ragazzi inseguiti da un potere oscuro e minaccioso e del libro che cambierà per sempre il loro destino.


Ecco la nostra opinione dei capitoli dal 19 al 25:


MORNA:Dunque, eccoci arrivati alla quarta e ultima parte. Che dire? Le mie aspettative erano piuttosto alte: dopo un inizio sfolgorante, una seconda parte deludente e una terza decisamente speranzosa, devo dire di aver trovato quest’ultimo quarto di libro nuovamente deludente! Ebbene sì, purtroppo i miei timori si sono nuovamente concretizzati, impedendomi di godermi a pieno il finale del libro.

SARA: E' incredibile come la nostra divisione della lettura, fatta solamente per avere lo stesso numero di capitoli da leggere di puntata in puntata, si sia rivelata come una divisione ottimale per seguire tutti i cambiamenti del libro! Sarebbe bastato un capitolo in più nella puntata della volta scorsa per farci accorgere che nuovamente la storia prendeva una china diversa. Non posso infatti che concordare con te sul fatto che per la seconda volta questa tornata di capitoli si dimostra sottotono! Ed è già evidente dal capitolo 19!

MORNA: Di nuovo, infatti, l’autore cade in una sorta di frenesia da azione. Diecimila avvenimenti che si susseguono a un ritmo davvero troppo elevato. Di nuovo i fratelli che si dividono. Di nuovo viaggi nel tempo le cui conseguenza non sono chiare. Dico la verità, in tutta questa azione, in tutto questo stravolgimento di scene e cambi di vista io mi sono persa.

SARA: Sì, per l'ennesima volta i fratelli si dividono, e il fatto di leggere descrizioni da POV differenti di solito mi piace, ma invece in questi ultimi capitoli non mi è piaciuto perché i POV non si limitano ad alternarsi, ma abbiamo un accavallamento delle successioni temporali. Probabilmente per l'autore i viaggi nel tempo non bastavano e per complicare ulteriormente le cose ha pensato bene di descrivere prima il punto di vista di uno dei fratelli, poi cambiando POV descrive il punto di vista di un altro dei fratelli, ma non riprendendo la narrazione dov'era poc'anzi ma tornando sempre un po' indietro nella vicenda per riprendere la stessa scena e descriverla più volte, insomma, è difficile persino da rendere l'idea figuriamoci capirla leggendola!

MORNA: Ebbene sì, sarà anche brutto da ammettere ma non ho capito fino in fondo quello che è successo e proprio la velocità della narrazione mi ha impedito di soffermarmi a riflettere e comprendere quello che l’autore stava raccontando. Tutta la storia dei viaggi nel tempo, dell’atlante nascosto nel passato, di come non sia scomparso come invece accadeva di solito, delle fotografie messe tra le pagine che non scompaiono mi ha creato una tale confusione in testa, che per non farmi esplodere il cervello alla fine ho alzato bandiera bianca. É una cosa che non faccio spesso con i romanzi, solitamente se non comprendo una cosa o una scena rileggo finché non la capisco appieno. E mi è capitato di leggere time travel ben più complicati di questo (a proposito se ti interessa l’argomento ti consiglio L’uomo di Primrose Lane), ma le leggi su cui si basava il viaggio nel tempo erano sempre - e sottolineo sempre - esplicitate e spiegate dall’autore! Qui invece, come abbiamo già detto in precedenza, non viene raccontato proprio nulla e questo non mi è piaciuto affatto! Solo in questi ultimi capitoli, infatti, sembra che il Dottor Pym accenna a una qualche possibilità di dimensioni parallele, ma ovviamente è sempre tutto molto velato e poco chiaro. D’altro canto capisco anche perfettamente che stiamo parlando di un romanzo per bambini/ragazzi, ma comunque non vedo come qualche spiegazione più approfondita non avrebbe dovuta essere data!!!

SARA: Anche io ho avuto un po' di confusione, ammetto che alcune risposte durante la lettura ho cercato di darmele da sola e questo mi ha evitato di impazzire, ma ci sono alcune cose che anche io mi sono domandata, ad esempio come hai detto tu: come mai l'atlante nascosto nel passato non era scomparso? Ok, Kate era tornata a riprenderselo appena qualche minuto dopo indietro nel tempo (per farlo sparire avevano detto ci volevano 30 minuti nel passato) però perché poi non è scomparso successivamente? Forse perché l'atlante era tornato nella sua originaria dimensione, nel punto esatto in cui si trovava concretamente quando era scomparso? E per non parlare poi delle fotografie che prima scompaiono e poi no, a questo proprio non sono riuscita a darmi nessuna giustificazione, e sì che il dottor Pym aveva promesso ai fratelli che gliel'avrebbe spiegato e poi invece non l'ha fatto!!
Grazie per il consiglio di lettura, "L'uomo di Primrose Lane" ce l'avevo già in wishlist, ora che me l'hai detto sono ancora più curiosa di leggerlo!

MORNA: Purtroppo questa storia dei viaggi nel tempo (e della mancanza delle relative cause che comporta) mi ha indisposto parecchio e, cosa forse peggiore, mi ha anche confuso parecchio. Ad esempio, quando Michael e Kate trasportano i bambini fuori dalla nave che sta per cadere, dove vanno? Non ho mica capito! Indietro nel passato d’accordo, ma dove? *me ultre-super perplessa!*
Ammetto che quando ho terminato la lettura ho tirato un sospiro di sollievo per non dovermi più scervellare nel capire questi cavolo di viaggi nel tempo!!!


SARA: Per quanto riguarda questo tuo dubbio io una risposta ce l'avrei... Ti ricordi quando Michael si raccomanda con Abraham di fotografare la nave che sta cadendo? Ecco, glielo dice perché loro in tasca avevano già una copia di quella foto, (quella con i nomi dei bambini morti sul retro, se l'erano portata via non mi ricordo quando ma dal futuro) e voleva utilizzarla per tornare indietro nel tempo al momento dello scatto (e ovviamente voleva che questa foto esistesse veramente altrimenti non sarebbero potuti ritornare) e quindi quando sono tornati sono arrivati nei pressi di dove Abraham ha fatto la foto proprio quando tutti guardavano la nave precipitare e pensavano che i bambini all'interno fossero ormai spacciati! Ti ho un po' chiarito il dubbio?

MORNA: In effetti non ci avevo pensato in questi termini, però la tua spiegazione regge, perciò facciamo che la pranzo per vera e almeno un dubbio me lo sono tolto!
Per quanto riguarda il resto (personaggi, stile ecc) come abbiano già detto nelle scorse puntate il libro è palesemente indirizzato a un pubblico molto giovane, perciò anche questi aspetti sono tarati di conseguenza. Lo stile è molto semplice, diretto e scorrevole. I personaggi sono caratterizzati in maniera semplice, lineare e un pelo stereotipati. Ma a questo ero preparata e comunque la cosa non mi ha dato così tanto fastidio come la storia del viaggio nel tempo!!! :D
In conclusione quindi questo quarta parte del libro non mi è piaciuta affatto! Forse è stata la peggiore di tutte quelle che abbiano letto. Per quanto mi riguarda assegno 2.5 stelline, ma solo per l’originalità. Per quanto riguarda tutto il libro invece, considerando il target, lo stile, i personaggi, la storia e i precedenti punteggi ottenuti assegno 3 stelline complessive. É molto probabile che continuerò a leggere altro dell’autore, sia perché ho già il secondo libro in casa, sia perché spero che questa storia dei viaggi nel tempo sia conclusa e, ripeto, la storia in sé non è poi così malvagia. Ma per ora io e John Stephens ci prenderemo un bel momento di pausa!!! :D

SARA: beh, diciamo che il libro è sì indirizzato ad un pubblico molto giovane, ma le relative dinamiche che intercorrono nei viaggi nel tempo non sono facili da capire neanche per noi, figuriamoci per dei bambini! Mi domando se però lettori più giovani avrebbero preso la storia con più serenità perché non si sarebbero fatti tutti queste domande, e allora saremmo noi a dover abbassare le pretese XD
Per quanto mi riguarda questa ultima parte del libro mi è piaciuta meno di quella precedente, ma non è stata la peggiore. Sono comunque curiosa di scoprire come si evolverà la storia nei sequel e a tal fine dovrò recuperare il secondo libro perché ancora non ce l'ho. Assegno a questa ultima parte il voto di 3.5 stelline, e riconfermo le 3.5 stelline anche come voto complessivo di tutto il romanzo.

martedì 26 agosto 2014

Un libro... a raggi X!!! L'ATLANTE DI SMERALDO - capitoli 13-18



"Un libro... a raggi X!!!" Di cosa si tratta?
Questa rubrica è stata ideata da me e da Morna (del blog Forgotten pages) e consiste nel leggere entrambe un determinato libro e commentarlo un po' alla volta, come una specie di commento a due voci in cui alternandoci diremo le nostre impressioni sul libro in oggetto.


Terza puntata per "L'atlante di smeraldo" di John Stephens, dove commenteremo i capitoli dal 13 al 18. Per chi si fosse perso le precedenti puntate ecco i link:


Vi lascio intanto la scheda del libro:

Titolo: L'atlante di smeraldo
Serie: The Books of the Beginning vol. 1
Autore: John Stephens
Traduzione: S. Piraccini
Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 27 Aprile 2011
Pagine: 456
Prezzo: 18,60
Sinossi: E' la notte di Natale e Kate avrebbe voluto rimanere sveglia, ma i suoi occhi di bambina alla fine si sono arresi al sonno. Sono le mani di sua madre a scuoterla e svegliarla di colpo: sta succedendo qualcosa, qualcosa di brutto. Kate ha solo quattro anni, suo fratello Michael due, Emma è appena nata. Questa è l'ultima volta in cui vedranno i loro genitori. Dieci anni e moltissimi orfanotrofi dopo, i tre fratelli si imbarcano per quello che pare sia l'ultimo istituto disposto ad accoglierli: Cambridge Falls. Ma quando arrivano nella enorme casa tutta sbilenca, piena di torri, sotterranei e sale colme di bizzarrie, molte sono le domande che si affacciano alla loro mente. Come mai non ci sono altri bambini? Chi è l'enigmatico dottor Pym, il direttore di quello strano orfanotrofio? E soprattutto, cos'è quell'inquietante libro dalle pagine bianche e dalla copertina verde che sembra brillare di luce propria nel buio della camera segreta? Questa è la storia di Kate, che da sempre si prende cura dei fratelli, aggrappandosi alla disperata certezza che un giorno i suoi genitori torneranno a prenderli, ed è la storia di Michael e della sua passione per le storie fantastiche, e della piccola Emma, che sembra temere solo una cosa: perdere i suoi fratelli. E la storia di tre ragazzi inseguiti da un potere oscuro e minaccioso e del libro che cambierà per sempre il loro destino.


Ecco la nostra opinione dei capitoli dal 13 al 18:


SARA: Questi ulteriori sei capitoli, per quanto mi riguarda, si sono mostrati nuovamente diversi dai precedenti sei, che non mi avevano coinvolta un gran che.

MORNA:Concordo. La mia paura era di ritrovarmi a leggere altri sei capitoli che non mi avrebbero entusiasmato e che avrebbero replicato i precedenti annoiandomi nuovamente. Invece, mi sono dovuta felicemente ricredere.

SARA: Questa volta il coinvolgimento da parte mia l'ho sentito e mi è piaciuto come la storia si è evoluta. Il capitolo 13 ad esempio, quello in cui conosciamo Hamish il re dei nani, l'ho trovato un capitolo molto simpatico, scorrevole, quello che ci voleva per stemperare un po' la velocità folle in cui stava correndo la storia.

MORNA: Pienamente d’accordo. Questi sei capitoli hanno replicato il coinvolgimento dei primi capitoli, riportandomi quella sensazione fiabesca e magica che mi era tanto piaciuta dell’inizio. Il capitolo dedicato ai re dei nani è piaciuto moltissimo anche me, mi ha fatto ridere e mi ha divertito, stemperando come dici tu la velocità davvero eccessiva in cui era precipitata la lettura.

SARA: Poi mi è anche piaciuto il fatto che da qui in avanti la narrazione si sdoppia e i punti di vista narranti in terza persona si alternano di capitolo in capitolo. Quindi, da una parte abbiamo il la storia narrata dal punto di vista di Kate e Michael e dall'altro quella dal punto di vista di Emma. Anche questo secondo me è un ottimo espediente per non far correre troppo velocemente la narrazione e poi mi piace seguire la storia da più angolazioni.

MORNA: Io invece, non ho ancora capito se la cosa mi piace o no. É vero, è un espediente per rallentare e calare maggiormente il lettore nella vicenda. Però è anche vero che in questo modo la storia diventa un po’ troppo dispersiva per i miei gusti. Alla fine, nei capitoli dedicati ad Emma, non accade praticamente nulla di che, almeno per adesso. Perciò dico che, se in futuro la trama prende di spessore e si arricchisce di eventi, allora l’espediente di sdoppiare i pov acquista valore e anzi credo migliori nettamente la narrazione. Diversamente, lo trovo del tutto inutile.

SARA: Però una cosa io non ho capito: ma di quanto tempo sono andati indietro i nostri protagonisti? Cioè... a me sembrava fossero andati indietro nel tempo di parecchio, tant'è che il dottor Pym (che sembrerebbe pure essere immortale) avevano detto di averlo trovato più giovane, giusto? E poi nel capitolo 17 Kate va ulteriormente indietro nel tempo, quindi sarebbe lecito pensare che non si tratta di una decina di anni ma di più, giusto? No, perché in questo secondo viaggio a ritroso l'ambientazione sembra abbastanza moderna, ma la madre di Kate (questo incredibile colpo di scena) è descritta come una "giovane donna". Ok giovane, ma io pensavo che fossero andati indietro nel tempo almeno di 50 anni, quindi la madre di Kate ho trovato strano che ci fosse. Forse mi sono sbagliata io e ho avuto l'impressione che siano andati indietro nel tempo più del dovuto? *questa volta sono io ad essere confusa, questi viaggi nel tempo ci faranno diventare matte*

MORNA: Ahahahahh questi viaggi nel tempo sono il nostro cruccio!!! Però hai perfettamente ragione. Anche a me è venuto questo dubbio perché anche io avevo avuto l’idea che i protagonisti fossero andati indietro nel tempo di parecchio…però evidentemente ci siamo prese una cantonata tutte e due!! Il tuo ragionamento non fa una piega, ma purtroppo l’autore non si sofferma affatto su questi dettagli. Anzi, in realtà non li spiega nemmeno perciò credo proprio che dovremo tenerci i nostri dubbi!!! Inoltre, i miei dubbi, che già avevo la scorsa volta, non li ho ancora risolti e anzi, se possibile, ho ancora più confusione di prima: se Kate incontra il dottor Pym nel passato ancora più passato rispetto alla prima volta, allora il dottor Pym del futuro doveva già conoscerli la prima volta che li ha visti, no?! *si guarda intorno in cerca di consensi*

SARA: Comunque, a parte queste piccole confusioni, che non so siano per colpa mia che ho capito male o per qualche imprecisione dell'autore, ho trovato questi capitoli nuovamente all'altezza di quelli che avevo letto nella prima parte.
Tenendo sempre presente che è un libro per ragazzi e quindi lo stile è certamente semplice e le caratterizzazioni non troppo approfondite, il mio voto parziale sale nuovamente a 4 stelline, e sono davvero curiosa di leggere i capitoli conclusivi!

MORNA: Pienamente d’accordo. Anche per quanto mi riguarda, questi capitoli si sono riguadagnati la mia stima che avevo all’inizio del libro, dimostrandosi all’altezza dei loro predecessori. Nella speranza che questa sia la linea definitiva del libro, anche io assegno 4 stelline e rimango in attesa del finale che dovrà tassativamente mantenere le promesse!

martedì 19 agosto 2014

Un libro... a raggi X!!! L'ATLANTE DI SMERALDO - capitoli 7-12



"Un libro... a raggi X!!!" Di cosa si tratta?
Questa rubrica è stata ideata da me e da Morna (del blog Forgotten pages) e consiste nel leggere entrambe un determinato libro e commentarlo un po' alla volta, come una specie di commento a due voci in cui alternandoci diremo le nostre impressioni sul libro in oggetto.


Seconda puntata per "L'atlante di smeraldo" di John Stephens, dove commenteremo i capitoli dal 7 al 12. Per chi se la fosse perso ecco il link alla precedente puntata:


Vi lascio intanto la scheda del libro:

Titolo: L'atlante di smeraldo
Serie: The Books of the Beginning vol. 1
Autore: John Stephens
Traduzione: S. Piraccini
Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 27 Aprile 2011
Pagine: 456
Prezzo: 18,60
Sinossi: E' la notte di Natale e Kate avrebbe voluto rimanere sveglia, ma i suoi occhi di bambina alla fine si sono arresi al sonno. Sono le mani di sua madre a scuoterla e svegliarla di colpo: sta succedendo qualcosa, qualcosa di brutto. Kate ha solo quattro anni, suo fratello Michael due, Emma è appena nata. Questa è l'ultima volta in cui vedranno i loro genitori. Dieci anni e moltissimi orfanotrofi dopo, i tre fratelli si imbarcano per quello che pare sia l'ultimo istituto disposto ad accoglierli: Cambridge Falls. Ma quando arrivano nella enorme casa tutta sbilenca, piena di torri, sotterranei e sale colme di bizzarrie, molte sono le domande che si affacciano alla loro mente. Come mai non ci sono altri bambini? Chi è l'enigmatico dottor Pym, il direttore di quello strano orfanotrofio? E soprattutto, cos'è quell'inquietante libro dalle pagine bianche e dalla copertina verde che sembra brillare di luce propria nel buio della camera segreta? Questa è la storia di Kate, che da sempre si prende cura dei fratelli, aggrappandosi alla disperata certezza che un giorno i suoi genitori torneranno a prenderli, ed è la storia di Michael e della sua passione per le storie fantastiche, e della piccola Emma, che sembra temere solo una cosa: perdere i suoi fratelli. E la storia di tre ragazzi inseguiti da un potere oscuro e minaccioso e del libro che cambierà per sempre il loro destino.


Ecco la nostra opinione dei capitoli dal 7 al 12:


MORNA: Seconda tornata di capitoli e...qualcuno mi ha scambiato il libro?! No, dico sul serio, è lo stesso libro che stavo leggendo la settimana scorsa?!
Ebbene sì, a malincuore devo ammettere che ho faticato a portare avanti questi sei capitoli. Non che non mi siano piaciuti totalmente, ma li ho trovati sicuramente inferiori rispetto ai precedenti sei. Personalmente ho trovato l'inizio de L'atlante di smeraldo davvero magico, ricco di un'atmosfera rarefatta e misteriosa che avvolgeva il lettore con promesse di avventure e magia in pieno stile sword & sorcery. Purtroppo questa magia è totalmente sparita in questi capitoli, almeno per quanto mi riguarda. Devo dire di essere rimasta totalmente stupita dal cambio repentino e inaspettato di stile dell'autore, dico davvero, in alcuni momento ho seriamente pensato di non stare leggendo lo stesso libro!

SARA: Devo dire che purtroppo mi sono ritrovata con la tua stessa sensazione :-(
Ho riscontrato anche io un po' di difficoltà, soprattutto a livello di concentrazione mentale. Questi sei capitoli non mi hanno quasi coinvolta, e mi è capitato più volte di dover tornare indietro a leggere alcune frasi e alcuni passaggi perché mi ero distratta, e questo non è un buon segno. Come già detto la volta scorsa ero rimasta anche io soddisfatta della fase iniziale, ma sembra che finiti i capitoli introduttivi e d'ambientazione dove il lettore impara a conoscere questo magico mondo e dove tutto ovviamente appare come una novità, vi sia una specie di blocco.

MORNA: L'ultima volta ci eravamo interrotti sul più bello, con una promessa di avventura che doveva ancora cominciare, ma che aveva tutte le carte in tavole per essere davvero ottima. Ora, in effetti l'avventura comincia, ma fa acqua da tutte le parti!!!

SARA: Concordo, sembra infatti che l'autore abbia avuto delle ottime idee per intavolare la storia, ma che giunto allo svolgimento vero e proprio non ne sia stato in grado.

MORNA: Innanzitutto la dinamica: nell'arco di sei capitoli si ripresenta due volte la stessa situazione, con uno dei tre fratelli che viene separato dagli altri che cercano poi di ricongiungersi. E la cosa non mi ha entusiasmato più di tanto, lo ammetto. Con tutti i modi che ci sono per sviluppare una vicenda bisogna proprio ricorrere due volte alla stessa soluzione in un arco di pagine così limitato?!
E poi la fretta. Quanta fretta!! Sembra che Stephens abbia il diavolo alle calcagna! Avvenimenti su avvenimenti, tanto che non si riesce a stargli dietro. O per lo meno io non sono riuscita un attimo a tirare il fiato: non facevo in tempo ad assimilare la versione della storia raccontata da un personaggio, o i dettagli o le regole con le quali l'autore ha costruito il suo mondo, che saltava fuori un altro personaggio a dire la sua e a ribaltare la situazione! Odio quando succede così. É come se l'autore sparasse le sue cartucce migliori tutte all'inizio e poi, rimanendo a corto, non riuscisse più a trovare qualcosa di originale e all'altezza dell'inizio del romanzo. Mi auguro proprio che non sia questo il caso, ma non posso fare a meno di domandarmi cos'altro riuscirà a inventarsi per la prossima metà del libro e se sarà tutto un continuo susseguirsi di rivelazioni senza mai dare un po' di tregua al lettore come lo sono stati questi sei capitoli.

SARA: Anche io ho avuto l'impressione di ripetizione, ma non soltanto per quanto riguarda i fratelli che si dividono già per la seconda volta nell'arco di poche pagine, (che, concordo, non è piaciuto neanche a me!) ma anche per altre cose. Vi sono tantissime ripetizione di vario genere. Ad esempio c'è il fatto che per ogni personaggio nuovo che i fratelli incontrano devono sempre mettersi a raccontare ciò che è accaduto fino a lì, e poi a loro volta devono sentire la storia del personaggio di turno e ogni volta si aggiungono nozioni nuove in aggiunta ad informazioni già lette. E poi la fissazione per il cibo, descrizione di ciò che mangiano e come la mangiano. Ok che non sarebbe stata realistica una storia dove nessuno mangia mai, ma c'è modo e modo, non c'è bisogno ogni volta di descrivere tutto, si può fare a meno di alcuni particolari. E per quanto riguarda la velocità delle scene è vero, sembra che non si riesca mai a tirare il fiato, quando scappano hanno sempre qualcuno alle calcagna, se per caso trovano un rifugio vengono stanati subito o catturati da qualcun altro, insomma, tra streghe cattive, mostri urlatori, lupi famelici, mostri pipistrello e nani e quant'altro, non c'è davvero tregua.

MORNA: Per quanto riguarda la trama, poi, io ho un dubbio. Premetto che questo tipo di domanda mi viene sempre quando leggo un libro con dei viaggi nel tempo al suo interno però, anche in questo caso, non posso fare a meno di chiedermelo visto che, almeno per adesso, non è stato esplicitato dall'autore. Quando Kate e Michael incontrano il dottor Pym in prigione non cambiano il futuro? Voglio dire, nel futuro il dottor Pym e i bambini non si erano mai incontrati, ma viaggiando nel passato e cambiando gli avvenimenti (in questo caso l'incontro) non compromettono anche il futuro? Il dottor Pym del futuro dovrebbe quindi ricordarsi di aver già incontrato i ragazzini, no? I suoi ricordi si sono modificati? Lo stesso dottor Pym è in realtà un altro dottor Pym? Si è generata una realtà parallela? *me confusa*

SARA: Per il tuo dubbio io ho pensato che sì, anche se l'autore non l'ha spiegato, il viaggio nel passato cambia sempre il futuro, e quindi il dottor Pym si doveva ricordare di loro. Anche se non l'ha detto quindi immagino che se li ricordasse e che anzi, ho pensato che li avesse chiamati lì nel suo "orfanotrofio" apposta perché sapeva già cosa sarebbe successo. Certo i viaggi nel tempo sono davvero complicati e alcune volte bisogna prendere per buone le cose come appaiono senza farsi troppe domande o si rischia di impazzire!

MORNA: Per il resto, invece, credo (e i prossimi capitoli mi daranno ragione o mi smentiranno) che l'autore abbia raggiunto il livello di saturazione sia per quanto riguarda lo stile che per le caratterizzazioni dei personaggi. Come era chiaro anche dai capitoli precedenti, le caratterizzazioni sono basilari, con pochi tratti, semplici e stilizzati. Insomma, il cattivo è il cattivo, il buono è il buono. Le descrizioni sono dirette e brevi, caratterizzano il giusto senza mai dilungarsi troppo.

SARA: Sì, i primi 6 capitoli sembrano essere stati il massimo che l'autore è riuscito a dare al romanzo e dopo di essi sembrerebbe tutto un po' appiattirsi, nessuna evoluzione.

MORNA: In conclusione quindi, credo proprio che questi sei capitoli abbiano dimostrato in pieno il lato middle grade di questo romanzo e il target di lettori a cui è destinato. Per quanto mi riguarda non è assolutamente un demerito, anzi, però non posso negare che mi aspettavo un pizzico di più in ogni caso. La mia valutazione per questa seconda parte scende a 3.5 stelline. Troppi dubbi, domande e fretta. Spero però di poter alzare nuovamente il punteggio la prossima volta perché intravedo del potenziale che spero venga colto dall'autore!

SARA: E' innegabile che questo sia un romanzo per ragazzi, lo avevamo già appurato e ne eravamo coscienti, però è vero che questi ulteriori 6 capitoli rimarcano il concetto e sembrano quasi dire che il target del libro è per ragazzi e stop. Niente di male, però vi sono libri per ragazzi che hanno quella scintilla in più che pur attenendosi al loro target riescono a entusiasmare lettori di tutte le età (e l'esempio lampante è Harry Potter, ma non solo...) mentre qui, spero di sbagliarmi, ma quella scintilla in più sembrerebbe mancare. Forse è ancora troppo presto per giudicare, ma comunque anche la mia valutazione scende e se per la prima parte avevo dato 4 stelline adesso il mio voto parziale diventa una sufficienza, 3 stelline.

martedì 12 agosto 2014

Un libro... a raggi X!!! L'ATLANTE DI SMERALDO - capitoli 1-6



"Un libro... a raggi X!!!" Di cosa si tratta?
Questa rubrica è stata ideata da me e da Morna (del blog Forgotten pages) e consiste nel leggere entrambe un determinato libro e commentarlo un po' alla volta, come una specie di commento a due voci in cui alternandoci diremo le nostre impressioni sul libro in oggetto.


Riprendiamo questa rubrica con un nuovo libro!!!
Questa volta abbiamo deciso di passare ai raggi X "L'atlante di smeraldo" di John Stephens. In questa prima puntata commenteremo i primi 6 capitoli.


Vi lascio intanto la scheda del libro:

Titolo: L'atlante di smeraldo
Autore: John Stephens
Traduzione: S. Piraccini
Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 27 Aprile 2011
Pagine: 456
Prezzo: 18,60

Sinossi: E' la notte di Natale e Kate avrebbe voluto rimanere sveglia, ma i suoi occhi di bambina alla fine si sono arresi al sonno. Sono le mani di sua madre a scuoterla e svegliarla di colpo: sta succedendo qualcosa, qualcosa di brutto. Kate ha solo quattro anni, suo fratello Michael due, Emma è appena nata. Questa è l'ultima volta in cui vedranno i loro genitori. Dieci anni e moltissimi orfanotrofi dopo, i tre fratelli si imbarcano per quello che pare sia l'ultimo istituto disposto ad accoglierli: Cambridge Falls. Ma quando arrivano nella enorme casa tutta sbilenca, piena di torri, sotterranei e sale colme di bizzarrie, molte sono le domande che si affacciano alla loro mente. Come mai non ci sono altri bambini? Chi è l'enigmatico dottor Pym, il direttore di quello strano orfanotrofio? E soprattutto, cos'è quell'inquietante libro dalle pagine bianche e dalla copertina verde che sembra brillare di luce propria nel buio della camera segreta? Questa è la storia di Kate, che da sempre si prende cura dei fratelli, aggrappandosi alla disperata certezza che un giorno i suoi genitori torneranno a prenderli, ed è la storia di Michael e della sua passione per le storie fantastiche, e della piccola Emma, che sembra temere solo una cosa: perdere i suoi fratelli. E la storia di tre ragazzi inseguiti da un potere oscuro e minaccioso e del libro che cambierà per sempre il loro destino.


Ecco la nostra opinione dei capitoli dal 1 al 6:


SARA: L’atlante di smeraldo è uno di quei libri che ho comprato d'impulso sulla scia delle pubblicità lette ancora prima che venisse pubblicato, preso a scatola chiusa appena uscito (nel 2011) ancora prima di leggere delle recensioni, ma lasciato a languire sullo scaffale fino ad ora. Finalmente è arrivato il suo momento! La mia edizione è quindi la prima assoluta, quella che ha sulla cover l'immagine del mappamondo in primo piano, una cover che richiama molto alla mente i thriller storici in stile Ken Follett o Glenn Cooper, ma che poco si accorda con un fantasy per ragazzi. Diciamo che un libro del genere su uno scaffale di una libreria attira di sicuro lo sguardo di lettori adulti, ma non di ragazzi. Quindi come cover la ritengo inadatta al libro, anche se non brutta, di sicuro fuorviante.

MORNA: Io invece l’ho ottenuto in scambio. Non era assolutamente nei miei piani comprarlo. Ricordo che la casa editrice, all’epoca dell’uscita, spinse molto sulla pubblicità in giro per il web, ma a me non interessava e anzi non trovavo nulla che mi facesse presagire che sarebbe potuto rientrare nei mie gusti. Perciò l’ho preso senza una reale convinzione più per curiosità che altro, e da allora, anche per quanto mi riguarda, è rimasto a languire nella libreria…fino ad adesso! Per quanto riguarda la cover (io ho la tua stessa edizione) trovo anche io che sia un pelo fuorviante anche se devo ammettere che la trovo splendida, curata in molti particolari, come per esempio il medaglione sul retro e la porta sulla spina. Anche io non penso che sia una cover adatta a un fantasy per ragazzi tuttavia mi trasmette un senso di avventura e perciò non la ritengo totalmente inadatta al suo scopo…insomma ho visto ben di peggio in giro! :D

SARA: Basta leggere il prologo per accorgersi che la storia è infatti prettamente per ragazzi, nemmeno YA ma proprio per ragazzi, diciamo che può rientrare in una fascia d'età di 12-15 anni, ma il bello è che questo dato non viene messo da nessuna parte, tutti i bookstore online lo inseriscono nella categoria adulti, quindi posso immaginare il disappunto che potrebbero avere alcuni lettori che pensano di leggere qualcosa di completamente diverso. Ma ci tengo a puntualizzare che io invece ne ero già al corrente, lo avevo appurato da qualche recensione, e fortunatamente a me i libri per ragazzi piacciono, quindi nessun problema.

MORNA: Anche io ne ero conoscenza, ma non certo perché era scritto nero su bianco in qualche presentazione, o su qualche sito ma, esattamente come è accaduto per te, per averlo letto da diverse recensioni in giro per il web.

SARA: Dopo questa premessa passiamo alla storia! Ammetto che ho un debole per i libri dall'atmosfera fiabesca e questo rientra pienamente nel genere. Inizia proprio come una favola natalizia un po' crudele dove subito succede il fattaccio. Tre bambini che i genitori vogliono proteggere da qualche misteriosa forza oscura e che rimangono improvvisamente soli al mondo (un inizio Harrypotteriano!), girando da un orfanotrofio all'altro. Questo particolare, unito al fatto che gli adulti che si trovano nel libro vengono descritti in maniera molto grottesca e pieni di difetti fastidiosi mi ha molto ricordato un'altra serie di libri che ho molto amato: "Una serie di sfortunati eventi", non so se tu l'hai letta ma è davvero una serie stramba, che se ti piace lo stile di questo libro ti consiglio di leggerla.

MORNA: Io pure adoro le storie dal sapore fiabesco e, come hai detto tu, questa non fa assolutamente eccezione! A partire dal prologo, ambientato la sera di Natale, proseguendo per le descrizioni dei vari orfanotrofi in cui sono ospitati i tre fratellini e per terminare con l’arrivo nel misterioso paesino di Cambridge’s Falls tutto sa di fiaba e avventura, un aspetto che davvero non credevo di trovare nel libro e che invece mi regalato un’inaspettata ma graditissima sorpresa.
Comunque concordo c’è una sorta di richiamo potteriano nella narrazione e sai cosa? anche se non ho letto "Una serie di sfortunati eventi” il libro mi ha subito fatto pensare a quei romanzi che diverse volte ho sfogliato in libreria.

SARA: Dopo un paio di capitoli la trama inizia ad entrare nel vivo, viene descritto uno scenario fantastico, misterioso e irto di magia dove i protagonisti si riescono a cacciare subito nei guai. Per me queste cento pagine sono state poche per capire realmente le potenzialità della storia, soprattutto perché i misteri che la caratterizzano sono molti e si iniziano a scoprire proprio arrivati a questo punto, però dico che fin'ora ho apprezzato moltissimo l'atmosfera fiabesca e magica che aleggia su tutto e ho anche apprezzato le piccole scene d'azione che ci sono state, hanno saputo catturarmi e mantenere alta la mia attenzione e non è automatico che accada, quindi mi posso ritenere soddisfatta.

MORNA: Concordo in pieno. Ottima l’ambientazione e il sentore di fiaba che si respira a ogni pagina. Mi piace l’elemento magico e come è stato introdotto nel libro che comunque, per quanto mi riguarda, ha una certa originalità. Mi è piaciuta la parte più avventurosa, anche se la cosa che in assoluto ho gradito maggiormente sono stati i momenti di ilarità e ironia di cui questi capitoli erano disseminati!
É comunque vero che le pagine sono un po’ poche per riuscire a dare un giudizio completo anche perché i capitoli per questa tappa finiscono proprio sul bello, proprio quando stava per entrare in scena un po’ di azione!! :D

SARA: I protagonisti per ora li ho trovati sufficientemente caratterizzati, niente di eclatante ma in questi pochi capitoli hanno già manifestato alcune caratteristiche che li distingue l'uno dall'altro, mentre gli altri personaggi, gli adulti, sono davvero molto caricaturali e strani, cosa che da al romanzo un tangibile segno distintivo, che potrebbe piacere o non piacere, ma lo rende comunque particolare.

MORNA: assolutamente d’accordo. I tre fratellini sono caratterizzati piuttosto bene e la cosa mi ha sorpreso lo ammetto. Gli adulti sì, sono molto caricaturati però devo ammettere che la cosa mi piace e anzi si ricollega al discorso dell’ironia e dell’ilarità di cui sopra che non disdegno affatto!

SARA: Ancora è presto per dare un giudizio, ma posso dire che questi primi sei capitoli mi sono piaciuti e sono curiosa di leggere gli altri. Il mio voto parziale è di 4 stelline.

MORNA: Io pure sono molto curiosa di sapere come continuerà la storia dei tre fratellini e questi sei capitoli sono stati un assaggio più che promettente, seppur brevi e piuttosto evanescenti. Spero però che il libro mantenga la stessa linea anche in futuro. Per il momento assegno 4.5 stelline, nella speranza di vederle lievitare!

martedì 29 luglio 2014

Un libro... a raggi X!!! LA CORSA DELLE ONDE - capitoli 49-66



"Un libro... a raggi X!!!" Di cosa si tratta?
Questa rubrica è stata ideata da me e da Morna (del blog Forgotten pages) e consiste nel leggere entrambe un determinato libro e commentarlo un po' alla volta, come una specie di commento a due voci in cui alternandoci diremo le nostre impressioni sul libro in oggetto.


In questa quarta e ultima puntata commentiamo i capitoli 49-66 de "La corsa delle onde" scritto da Maggie Stiefvater.
Se vi siete persi le precedenti puntate potete trovarle qui: 


Vi lascio intanto la scheda del libro:

Titolo: La corsa delle onde
Autrice: Maggie Stiefvater
Traduzione: Maria Concetta Scotto di Santillo
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: Settembre 2012
Pagine: 450
Prezzo: 16,50
Sinossi: Succede ogni autunno, sull'isola di Thisby. Dalle gelide acque dell'oceano si spingono a riva i cavalli d'acqua, creature affascinanti e crudeli che gli abitanti catturano per montarli nella Corsa dello Scorpione. Il vincitore guadagnerà fama e denaro, i meno fortunati incontreranno la morte. Ma qualcosa cambia quando alla gara si iscrive Kate Connolly, capelli rossi e tempra di ferro. Kate è determinata a correre con la sua cavalla Dove, sfidando usanze secolari che vogliono solo concorrenti maschi e nessun cavallo ordinario. Certo, non ha molte possibilità contro Scan Kendrick, diciannove anni, il favorito, esperto domatore di cavalli. Nessuno dei due è preparato a ciò che sta per succedere, perché quest'anno la Corsa dello Scorpione non sarà solo questione di gloria e denaro, ma di amore e destino.


Ecco la nostra opinione dei capitoli dal 49 al 66:


SARA: Eccoci giunti all'ultima tappa della rubrica e al gran finale del libro. E non lo dico a caso, questo finale è davvero un "gran finale", molto rocambolesco, molti colpi di scena... ma passiamo per gradi.

MORNA: Oddio! Devo ancora riprendermi da questo finale *si tira i pizzicotti da sola*

SARA: La nota più dolente di questi capitoli (speravo di sbagliarmi e invece no...) è stato Mutt. Odio viscerale per questo personaggio!!! Più cattivo di così non poteva essere... ma come si fa!!!! Il capitolo 53 è stato terribile, stringevo la copertina del libro così forte per la paura che fosse successo il peggio... e comunque povera Edana, che scena straziante, per fortuna l'autrice non si è soffermata troppo a lungo a descriverla perché mi è bastata fin troppo così. Adorabilissima invece la scena di quando Sean si presenta a cena, davvero carino il suo modo di porsi, lo so che sono strana, ma tra tutte le scene in questi ultimi capitoli (non molte a dire il vero) della love story tra i due personaggi ho apprezzato maggiormente quella rispetto ad altre.

MORNA: Giuro che avrei strangolato con le mie stesse mani Mutt Malvern!!! Che rabbia! Davvero subdolo e cattivo: si è meritato la fine che l’autrice ha deciso per lui! Per quanto riguarda Sean, ormai lo sai, ogni volta che lo si nomina mi vengono gli occhioni a cuoricino! Ma quanto è tenero?! Quanto? *sospira*
Per quanto mi riguarda, invece, una delle parti che ho apprezzato di più riguardo la love story è stata la scena del tramonto, la sera prima della gara. Quella scena, secondo il mio modesto parere, è un piccolo capolavoro di narrativa. Mi sono sentita letteralmente trasportata, sembrava di viverla davanti a me…fantastica, non ci sono altre parole!


SARA: Poi vabbè... se vogliamo parlare della corsa... lì tensione ai massimi livelli! Mi aspettavo ovviamente che non filasse tutto liscio, ma ciò che è accaduto è stato in parte inaspettato e anche lì ho maledetto Mutt un bel po'... fino a quando ha avuto quel che si meritava!

MORNA: Concordo in pieno. Durante la lettura ero tutta un fascio di nervi non sapevo bene cosa aspettarmi, ma immaginavo qualcosa del genere. D’altro canto non poteva, proprio per un discorso di narrazione, far svolgere il tutto senza intoppi. E infatti così è stato! La parte della gara mi è piaciuto moltissimo, sia per la dinamicità che la caratterizza, sia per il suo svolgimento che ho trovato imprevedibile ma assolutamente ben gestito.

SARA: Tirando le somme delle mie impressioni sul libro confermo che mi è piaciuto moltissimo, il finale è stato qualcosa di incredibile perché la narrazione, che prima era stata abbastanza calma, ha avuto una brusca impennata e come già detto non ha mancato di stupire e mi ha fatta rimanere fino all'ultimo col fiato sospeso. L'epilogo vero e proprio della storia dei due protagonisti anche mi è piaciuto, un finale lieto senza essere banale.

MORNA: Esattamente come dicevo prima. Aggiungo solo che anche io ho apprezzato enormemente lo sviluppo e l’epilogo della storia d’amore che assolutamente è romantica (di quel romanticismo che ti accelera un po’ i battiti del cuore) ma senza mai, e sottolineo mai, essere banale!

SARA: Ma… un appunto devo farlo sui personaggi secondari che secondo me sono stati caratterizzati poco e non bene... mi spiego meglio. Secondo me l'autrice si è concentrata unicamente sui personaggi che ha preferito, vedi i due protagonisti e Finn (anche lui un bel personaggio) ma ha invece tralasciato quasi completamente di caratterizzarne altri, specialmente i personaggi negativi. Mutt, come abbiamo già detto più è più volte è il cattivo di turno, un cattivo assoluto che pensa solo a nuocere agli altri ma a parte la cieca invidia che prova nei confronti di Sean non riusciamo a cogliere altro. Forse per lui ci può anche stare, ma che dire invece di suo padre, il signor Malvern? Anche lui rientra tra i personaggi negativi perché pensa solo al suo tornaconto personale, ma la cosa che mi ha lasciata più perplessa è il suo non schierarsi mai né a favore, né contro il figlio. Voglio dire... quando combina quel danno terribile nella sua scuderia si comporta come non fosse successo niente, può essere perché vuole bene al figlio? Non sembrerebbe neanche così. Infatti finita la gara lo troviamo impassibile, nessun sentimento trapela per l'esito della gara e per ciò che è successo. Quando Puck si presenta per saldare il suo debito e comprare Corr l'unico suo pensiero è che i soldi devono essere quelli pattuiti all'inizio, nessuno sconto. Lì mi sarei aspettata di conoscere un po' meglio il suo carattere, di vedervi un barlume di umanità per l'accaduto, niente di niente. Purtroppo questo non mi è piaciuto.

MORNA: Concordo con te, ma in parte mi trovo in disaccordo. Per quanto mi riguarda infatti valgono le stesse considerazioni della puntata precedente. L’atmosfera rarefatta e magica che avvolge il libro si ripercuote anche sui personaggi a mio avviso, e questo non è per me un aspetto negativo. Ho imparato nel corso del libro ad accettare questa particolarità e ad apprezzarla. Come dicevo la scorsa volta, forse se tutto fosse cristallino e spiegato alla perfezione il romanzo perderebbe parte del suo fascino.
É vero, l’autrice si è concentrata maggiormente sui personaggi che preferiva tuttavia anche gli altri, non ho la più pallida idea del perché, mi sono risultati completi. La morte di Tommy Falk, per esempio, mi ha toccata davvero. La scena del suo funerale è stata per me davvero angosciosa e tetra nonostante il personaggio abbia avuto una parte quasi insignificante all’interno della storia. Per quanto mi riguarda, però, questo è assolutamente un merito dell’autrice: riuscire a caratterizzare i personaggi anche con piccolissime pennellate, inserendoli nei contesti adeguati per farli entrare nella testa e nel cuore di chi legge. Nel caso di Tommy Falk è bastata la scena del pollo che si tirava con Gabe per farlo entrare nel mio immaginario e per questo la sua uscita dalla storia è stata davvero toccante.
Per quanto riguarda Malvern invece in parte concordo con te: è un personaggio strano. Il suo non schierarsi né mostrare un pizzico di sentimento però io l’ho visto come una parte del suo essere burbero e molto attaccato ai soldi, al suo lavoro e ai guadagni che la scuderia gli frutta. A questo proposito esemplificativa è stata la scena di quando, durante l’asta con Holly, dice che Sean eredità tutto mentre Mutt ascoltava la conversazione indignato. Per me lui è il classico personaggio egoista concentrato solamente sui suoi interessi. O almeno questo è quanto ho compreso dal “ritratto” che ne ha fatto l’autrice; non posso quindi dire di non averlo trovato completamente non caratterizzato.


SARA: Tornando al mio giudizio sul libro, a parte questi piccoli particolari che a mio avviso non lo rendono perfetto (ma poco ci manca), "La corsa delle onde" è stata sicuramente una delle più belle letture intraprese in questo anno, l'autrice è talentuosa, sa distinguersi sia per stile narrativo che per idee: è da tenere d'occhio. Ero nel dubbio se leggere o meno altri suoi libri, il famoso "Shiver" devo dire che non mi ispirava, ma adesso mi sono convinta a leggerlo. Il mio voto su questi ultimi 18 capitoli è 4,5 stelline e il mio voto complessivo per il libro sempre 4,5 stelline.

MORNA: Assolutamente d’accordo! La corsa delle onde è sicuramente in cima alle migliori letture di quest’anno. Io ho comprato a scatola chiusa la trilogia di Shiver ma ho sempre vissuto con il dubbio di aver fatto un acquisto affrettato. Ora sono sicura del contrario. Per quanto mi riguarda La corsa delle onde è stata una lettura perfetta. 5 Stelline per questo gran finale e 5 stelline per l’intero libro! Assolutamente stra consigliato!

martedì 22 luglio 2014

Un libro... a raggi X!!! LA CORSA DELLE ONDE - capitoli 33-48



Parte oggi la nuova rubrica "Un libro... a raggi X!!!"
Di cosa si tratta?
Questa rubrica è stata ideata da me e da Morna (del blog Forgotten pages) e consiste nel leggere entrambe un determinato libro e commentarlo un po' alla volta, come una specie di commento a due voci in cui alternandoci diremo le nostre impressioni sul libro in oggetto.


In questa terza puntata commentiamo i capitoli 33-48 de "La corsa delle onde" scritto da Maggie Stiefvater.
Se vi siete persi le precedenti puntate potete trovarle qui: 

Vi lascio intanto la scheda del libro:

Titolo: La corsa delle onde
Autrice: Maggie Stiefvater
Traduzione: Maria Concetta Scotto di Santillo
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: Settembre 2012
Pagine: 450
Prezzo: 16,50
Sinossi: Succede ogni autunno, sull'isola di Thisby. Dalle gelide acque dell'oceano si spingono a riva i cavalli d'acqua, creature affascinanti e crudeli che gli abitanti catturano per montarli nella Corsa dello Scorpione. Il vincitore guadagnerà fama e denaro, i meno fortunati incontreranno la morte. Ma qualcosa cambia quando alla gara si iscrive Kate Connolly, capelli rossi e tempra di ferro. Kate è determinata a correre con la sua cavalla Dove, sfidando usanze secolari che vogliono solo concorrenti maschi e nessun cavallo ordinario. Certo, non ha molte possibilità contro Scan Kendrick, diciannove anni, il favorito, esperto domatore di cavalli. Nessuno dei due è preparato a ciò che sta per succedere, perché quest'anno la Corsa dello Scorpione non sarà solo questione di gloria e denaro, ma di amore e destino.


Ecco la nostra opinione dei capitoli dal 33 al 48:


MORNA: Bè che dire?! Da dove cominciare? Ho come l’impressione che i miei pensieri saranno estremamente sconclusionati, questa volta. D’altra parte come darmi torto, ho appena finito di leggere la scena della cavalcata su Corr di Puck e Sean! Esiste qualcosa più romantico? Giuro che l’ho trovata semplicemente perfetta, ho amato tutto: lo stile con la quale è narrata, i particolari descritti, l’ambientazione…e il tutto senza mai cadere nello smielato o nell’esagerazione. Ohh, posso dirlo? Ho amato la Stiefvater per questo, avrei voluto abbracciarmela! *si ricompone*

SARA: Quella scena è piaciuta anche a me, e concordo al 100% sul fatto che è romantica senza esagerazioni di nessun tipo, è bella proprio perché non vi è nessuna forzatura, l'amore tra i due personaggi ancora non è esternato e quindi quella scena è un preludio molto realistico e naturale.

MORNA: Tornando a noi comunque, devo dire che, per quanto mi riguarda, il banco di prova che era questa terza tornata di capitoli ha retto bene, anzi benissimo, alla mie smisurate aspettative. O sbaglio? Personalmente ho trovato questi capitoli all’altezza dei precedenti, in linea con il livello del libro, perfettamente coerente con quello che avrei voluto leggere. E’ vero la situazione non si è smossa più di tanto, nel senso che effettivamente non accade praticamente nulla ai fini della storia portante e dell’epilogo, ma questo è forse l’unico neo di questa terza parte. D’altro canto però era anche prevedibile: il climax di tutto il romanzo è la corsa che ovviamente non può che essere lasciata alla fine della narrazione.

SARA: Sì, anche questa volta concordo, il "difetto" (se così vogliamo chiamarlo) di questi capitoli è che la situazione rimane pressoché invariata e non ci sono colpi di scena davvero importanti, però tutto rimane in linea con quanto avvenuto fin'ora e non vi è un calo nella narrazione ma solo una sorta di staticità. Comunque chi ha apprezzato il libro fino ad ora continuerà ad apprezzarlo esattamente come prima, nell'attesa di un finale che ha tutte le carte in tavola per sfoderare i veri colpi di scena.

MORNA: Tuttavia mi sento di dover in ogni caso segnalare l’importanza di questi capitoli. Innanzitutto mi hanno riconfermato quello che precedente avevo solo sospettato, ovvero l’introduzione di un personaggio che secondo me avrà ancora qualcosa da dire nel futuro: George Holly, il ricco americano venuto dal continente. Non lo so per certo, ma secondo me gatta ci cova! E poi il personaggio di Sean *altro sospiro* il protagonista maschile così ombroso e misterioso, che in queste pagine viene ancora di più approfondito e caratterizzato (come se ce ne fosse stato bisogno). Non solo, viene anche legittimato e, grazie a questi capitoli, ora sappiano il vero motivo per cui partecipa alla Corsa dello Scorpione. Come anche per Puck in precedenza e come abbiamo sottolineato già la volta scorsa, le motivazioni che muovono i personaggi sono tutt’altro che frivole e campate in aria e questo mi piace. Anche i loro discorsi, i loro comportamenti e i loro silenzi non sono semplici capricci come a volta capita negli YA, ma sono dettati da caratteristiche peculiari ben esplicitate dall’autrice nella caratterizzazione dei personaggi. Oltre a Sean anche Gabe finalmente trova un po’ di comprensione e redenzione, almeno per quanto mi riguarda. Voglio dire mi fa ancora girare le scatole per il suo comportamento da orso, ma per lo meno ora so cosa gli passa per la testa e se anche non condivido almeno capisco. Niente da fare invece per Malvern e suo figlio Mutt: mi stanno sempre sulle scatole e quest’ultimo ha avuto quello che si meritava, anche se a farne le spese è stato il suo scagnozzo!

SARA: Hai spiegato alla perfezione anche il mio pensiero e aggiungo anche che, ora che sappiamo le IMPORTANTI e assolutamente NON FRIVOLE motivazioni per partecipare (e vincere) alla gara dei due protagonisti avviene come una sorta di conflitto d'interesse tra i due, anche se loro non se ne curano e sembrano lontani anni luce dal vederla in questo modo. Pensiamoci: entrambi hanno urgente necessità di vincere, Sean è praticamente sicuro che ne sarà in grado... ma Puck? Anche lei ha bisogno di vincere, le sue possibilità sono talmente risicate che non ho idea di come potrà anche solo gareggiare, ma la posta per lei è comunque altissima. Cosa succederà???? Sono talmente curiosa che non vedo l'ora di passare alla lettura dei prossimi e ultimi capitoli!

MORNA: Inoltre mi preme sottolineare che in queste pagine ho ritrovato ancora una volta, sopratutto nella scena di cui parlavo prima e in quella detta tempesta (oddio per un attimo ho temuto il peggio per il gatto!!!!), l’atmosfera magica e misteriosa che caratterizza il libro e che io ADORO così tanto. Non c’è niente da fare, ogni volta che comincio a leggere le pagine de La corsa delle onde vengo trasportata lontana. E anche questa volta non c’è stata eccezione: nonostante il caldo afoso che mi attanaglia in questi giorni, per qualche ora sono volata a Thisby!!

SARA: Sì, non c'è niente da fare, l'autrice continua a confermare ciò che già avevamo riscontrato, ovvero che riesce a descrivere scene davvero vivide e dall'atmosfera avvolgente che ti fanno realmente immedesimare nella storia!

MORNA: Per quanto mi riguarda perciò ri confermo in pieno le mie 5 stelline. Non mi resta che leggere la quarta e ultima parte per sapere se mi dovrò pentire amaramente della mia scelta (ma spero proprio di no!!!!)

SARA: E io riconfermo il mio ultimo voto di 4,5 stelline, in trepidante attesa di un finale con il botto :-)