domenica 8 settembre 2019

Recensione: AGNES GRAY - Anne Bronte

Disclaimer: non recensisco i libri in base a verità oggettive ma solo in base ad opinioni personali, quindi qualsiasi giudizio è soltanto una mia opinione.


Titolo: Agnes Grey
Autrice: Anne Bronte
Editore: Newton Compton
Traduttore: M. Sestito
Data di pubblicazione: Maggio 2015 (prima pubblicazione 1846)
Pagine: 157
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Sinossi: Agnes Grey, la protagonista dell'omonimo romanzo del 1847, opera prima e in parte autobiografica di Anne Brontë, fa la governante presso due famiglie della facoltosa borghesia inglese di età vittoriana. La sua famiglia è caduta in disgrazia e prendersi cura dei figli dei ricchi, indisciplinati e viziati, è l'unica scelta rispettabile che la ragazza possa fare per sopravvivere. Con una prosa elegante e scorrevole, la minore delle sorelle Brontë mette a confronto la grettezza della nobiltà dell'epoca, del tutto priva di scrupoli e di valori, e i sani principi morali di una giovane timorata di Dio, che cerca in ogni modo di smascherare il lato oscuro delle persone "perbene".


La mia opinione: Questo è un classico rilassante capace di risollevare le uggiose giornate autunnali e invernali. La protagonista, Agnes Grey, svolge il ruolo di governante/educatrice dei figli di alcune famiglie ricche. E’ una storia semplice, rilassante, magnificamente scritta e che inoltre sa aggiungere interessanti osservazioni sulla società dell’epoca. In particolare in questo libro l’autrice vuole criticare, appunto, l’alta borghesia inglese, soprattutto per quanto riguarda l’educazione dei figli e delle convenzioni sociali dei matrimoni dettati da interessi economici. Le sue critiche sono sempre velate da sagace ironia e da osservazioni acute che colpiscono come frecciatine deliziose.
Nonostante il libro sia scritto a metà del 1800 e quindi per molti aspetti le cose adesso siano cambiate, mi sono comunque stupita del fatto che per alcune cose risultino attualissime tutt’oggi. Ci sono delle scene, soprattutto per quanto riguarda educazione dei figli (gli adorati e intoccabili pargoli di queste famiglie descritte nel libro) che mi hanno fatto veramente sorridere, perché mi hanno ricordato scene già viste.
E’ davvero un romanzo sagace e con la giusta dose di ironia, ma non ha avuto il successo dei romanzi delle altre sorelle Bronte, perché qui mancano gli intrighi travolgenti e i colpi di scena che tanto piacciono ai lettori che invece hanno apprezzato ad esempio “Cime tempestose”, quindi risulta una storia molto più semplice e dal ritmo narrativo molto più pacato, ma io lo consiglio vivamente.
Posso dire la sola e unica cosa che non ho apprezzato di questo romanzo? il forte sentimento religioso e moralista che accompagna alcuni capitoli l’ho trovato noioso, ma per fortuna ciò ha riguardato solo alcune pagine!

Consigliato? Sì. Se vi piacciono i classici risulta una lettura davvero molto piacevole.

voto:

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