Titolo: L'atlante di tenebra
Serie: The Books of the Beginning vol. 3
Autore: John Stephens
Traduzione: Silvia Petersson
Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 26 Marzo 2015
Pagine: 486
Prezzo: 19,90
Data di pubblicazione: 26 Marzo 2015
Pagine: 486
Prezzo: 19,90
Sinossi: Kate, Michael ed Emma sono stati strappati ai genitori durante una notte di Natale di molti anni prima, forse per proteggerli da un destino oscuro e misterioso. Ma il destino non si può ingannare. E il destino, per loro, ha la forma di tre libri antichissimi, dal potere immenso e oscuro, legati ai ragazzi da un'antica profezia. Gli stessi che il Ferale Magnus, il loro peggiore nemico, vuole riunire per portare a compimento il malvagio disegno che persegue sin dalla notte dei tempi: ottenere il potere assoluto sul mondo umano e sul mondo magico. E lui che ha fatto rapire la minore dei fratelli, Emma, la quale, secondo la profezia, è la Custode dell'Atlante di tenebra, l'unica che possa ritrovare il terzo Libro, quello della Resa dei conti. Il compito che aspetta la piccola Emma è arduo: discendere nel mondo dei morti per ritrovare il Libro, ed escogitare un criterio di giudizio capace di discriminare tra le anime dei trapassati. Ma Emma, dal carattere ribelle e solo apparentemente forte, rischia di non rivedere più la superficie e gli amati fratelli... Aiutati dal dottor Pym, che da quella lontana notte di Natale si prende cura di loro, dal gigante buono Gabriel e da una serie di personaggi indimenticabili, i ragazzi dovranno affrontare la più difficile delle battaglie. Riusciranno a sconfessare la profezia che ha decretato la loro morte, salvando, oltre al loro stesso futuro, le sorti dell'umanità?
La mia opinione: Arrivata alla fine del terzo libro di questa trilogia posso dire che in generale, facendo una panoramica di tutti e tre i libri, è una bella storia per ragazzi e molto avvincente (anche se con degli alti e bassi per quanto riguarda l'originalità della trama) ma ha anche dei difetti piuttosto gravi soprattutto riguardo all'empatia che si crea tra lettore e personaggi, in quanto non sono riuscita ad affezionarmi a nessuno dei tre protagonisti e questa è una cosa molto strana che capita raramente e che penso sia imputabile ad una mancanza della giusta caratterizzazione. Ovvero: la caratterizzazione c'è, ma non è quella giusta perché i protagonisti risultano mediocri e non spiccano. Al contrario ci sono invece due personaggi non protagonisti, incontrati solo al secondo libro, (Willamena e Rafe) che sono formidabili e creano un'empatia pazzesca ed è grazie a loro che la storia risulta interessante.
Passando alla valutazione di questo terzo ed ultimo libro posso dire che delude un po' rispetto al precedente perché anche se è un libro corposo, ricco di fantasia (da questo punto di vista mi ha veramente fatto piacere averlo letto) e c'è molta azione a volte ho avuto l'impressione che le vicende si trascinassero troppo e venissero aggiunte scene non proprio fondamentali al solo scopo di allungare la storia e rimandarne l'epilogo. Assistiamo a tantissime faticose peripezie, a scene anche appassionanti che fanno ben sperare in un finale con il botto ed è deludente scoprire che quando si arriva alle agognate ultime pagine la conclusione a cui si giunge è quella più scontata. Speravo che l'autore avrebbe osato di più.
Passando alla valutazione di questo terzo ed ultimo libro posso dire che delude un po' rispetto al precedente perché anche se è un libro corposo, ricco di fantasia (da questo punto di vista mi ha veramente fatto piacere averlo letto) e c'è molta azione a volte ho avuto l'impressione che le vicende si trascinassero troppo e venissero aggiunte scene non proprio fondamentali al solo scopo di allungare la storia e rimandarne l'epilogo. Assistiamo a tantissime faticose peripezie, a scene anche appassionanti che fanno ben sperare in un finale con il botto ed è deludente scoprire che quando si arriva alle agognate ultime pagine la conclusione a cui si giunge è quella più scontata. Speravo che l'autore avrebbe osato di più.
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