Titolo: Nessuno si salva da solo
Autrice: Margaret Mazzantini
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 4 Marzo 2011
Pagine: 189
Prezzo: 19,00 euro
Sinossi: Delia e Gaetano erano una coppia. Ora non lo sono più, e stasera devono imparare a non esserlo. Si ritrovano a cena, in un ristorante all'aperto, poco tempo dopo aver rotto quella che fu una famiglia. Lui si è trasferito in un residence, lei è rimasta nella casa con i piccoli Cosmo e Nico. La passione dell'inizio e la rabbia della fine sono ancora pericolosamente vicine. Delia e Gaetano sono ancora giovani, più di trenta, meno di quaranta, un'età in cui si può ricominciare. Sognano la pace ma sono tentati dall'altro e dall'altrove. Ma dove hanno sbagliato? Non lo sanno. Tre anni dopo "Venuto al mondo", Margaret Mazzantini torna con un romanzo che è l'autobiografia sentimentale di una generazione. La storia di cenere e fiamme di una coppia contemporanea con le sue trasgressioni ordinarie, con la sua quotidianità avventurosa. Una coppia come tante, come noi. Contemporaneamente a noi.
La mia opinione: Se dovessi descrivere questo libro con una sola parola, la parola giusta sarebbe "pesante". Questo libro l'ho trovato infatti molto pesante, e non per il numero di pagine ma per i contenuti e anche un po' per lo stile di scrittura. Lo stile di scrittura in realtà non è così male, perché l'autrice sa benissimo come descrivere gli stati emotivi e le situazioni, talmente bene che sembra di vederle in un film, il problema è che nel libro non vi è nessuna suddivisione in capitoli, solo pause di una riga tra alcuni paragrafi e questo, unendo poi il fatto che le scene sono descritte fin troppo minuziosamente in ogni infinitesimale dettaglio, porta il lettore a sentire su di sé un effetto simile all'indigestione. Ho dovuto infatti intramezzare la lettura del libro con quella di un altro, proprio per diluire questo estratto di pesantezza che sentivo. Poi i contenuti, beh... i contenuti sono come un macigno, danno un senso di nausea e tristezza assoluta. Il pessimismo è davvero ai massimi livelli nel descrivere le relazioni tra uomo e donna, ed è praticamente un pessimismo cosmico, perché non si estende ai soli personaggi del libro ma vorrebbe indurti a credere (riuscendoci benissimo tra l'altro!!!) che sia una verità universale e che valga per tutti la stessa cosa. Di sicuro è un libro da non leggere se si è depressi e scoraggiati per avvenimenti personali perché altrimenti darebbe la mazzata finale su ogni recondita speranza dell'essere umano.
A posteriori però non me la senso di dire che sia stata una brutta lettura...
Pessimistica... sì!
Deprimente... ok!
Triste... certamente!
Pesante... senza ombra di dubbio!!!
Ma sono rimasta piuttosto soddisfatta da come l'autrice riesce a caratterizzare introspettivamente i suoi personaggi, l'analisi che ne esce fuori non è per niente superficiale o banale. Non avevo mai letto niente della Mazzantini e credo che cercherò di leggere qualcos'altro di suo, perché anche se non è stata una lettura piacevole adatta a svagarsi e farsi venire il buonumore, è stata comunque una lettura interessante e con degli spunti di riflessione da non sottovalutare.
A posteriori però non me la senso di dire che sia stata una brutta lettura...
Pessimistica... sì!
Deprimente... ok!
Triste... certamente!
Pesante... senza ombra di dubbio!!!
Ma sono rimasta piuttosto soddisfatta da come l'autrice riesce a caratterizzare introspettivamente i suoi personaggi, l'analisi che ne esce fuori non è per niente superficiale o banale. Non avevo mai letto niente della Mazzantini e credo che cercherò di leggere qualcos'altro di suo, perché anche se non è stata una lettura piacevole adatta a svagarsi e farsi venire il buonumore, è stata comunque una lettura interessante e con degli spunti di riflessione da non sottovalutare.
Quello che meno mi è piaciuto dell'autrice, forse, ma ho comunque apprezzato. La Mazzantini ha un coraggio, nella scrittura, che invidio proprio. Comunque, questa volta ho stranamente preferito il film. Nel finale, c'è molta più speranza e, tra litigi e tradimenti, era d'obbligo.
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