Titolo: Genesi
Serie: Will Trent vol. 4
Autrice: Karin Slaughter
Traduzione: A. Biasci
Casa editrice: TimeCRIME
Pagine: 486
Data di pubblicazione: 16 Gennaio 2013
Prezzo: 16,90
Sinossi: "Voglio farla finita." E il tragico messaggio trovato nei pressi del lago Grant, dove i sommozzatori sono impegnati a estrarre dalle gelide acque il cadavere di Allison Spooner. Eppure, quello che sembrava doversi risolvere come un caso di suicidio rivela dettagli ben più oscuri e indecifrabili. Quando l'agente speciale Will Trent arriva sul posto, l'accoglienza al locale dipartimento di polizia non è delle più cordiali: nessuna disponibilità a collaborare, nessuna risposta alle tante domande sulla morte di un ragazzo con disturbi mentali tenuto sotto custodia perché sospettato di aver ucciso Allison. Anche l'agente Adams, incaricata di affiancare Trent nelle indagini, sembra a conoscenza di verità inconfessabili, qualcosa che ha a che fare con la morte, avvenuta anni prima, del capo della polizia della contea. E perché la vedova dell'uomo, Sara Linton, cerca a tutti i costi di coinvolgere Will in quella vecchia storia? Preso nella morsa di queste due donne illeggibili e determinate, Trent sta per portare alla luce segreti scomodi e oltrepassare quella sottile linea oltre la quale non si torna indietro. Una vicenda torva, pericolosa, e la determinazione di un uomo nel portare a galla la più dolorosa delle umane verità, non importa quanto profondamente sia nascosta... o quanto possa essere devastante.
La mia opinione: E' sempre un immenso piacere leggere i libri di questa serie thriller incentrata sul protagonista Will Trent perché sono intrecciati indissolubilmente gli uni agli altri tramite la vita dei vari personaggi, che non sempre compaiono in ogni libro, ma in ogni caso c'è sempre un forte legame tra i libri passati che solo chi ha iniziato la serie dall'inizio può percepire. La particolarità è che nonostante ci sia sempre un forte filo conduttore che fa da legante, il fulcro della trama thriller è invece profondamente diverso per ogni libro e quindi ogni volta che si prende in mano una nuova avventura della serie si affronta da una parte il brivido dell'ignoto, dato che ogni storia affronta non solo (come è normale che sia) casi diversi, ma soprattutto il modus operandi narrativo e il plot cambiano sempre, mentre dall'altra parte si riscopre "il piacere di ritrovare vecchi amici". Ed è proprio questo il bello dei romanzi di questa autrice, peculiarità che non mi farà mai stancare di lei.
In questo libro nello specifico, quarto della serie, la parte investigativa prende molto tempo e il ritmo della storia risulta essere piuttosto lento, caratteristica che solitamente viene considerata un difetto, ma nel caso di questo romanzo invece non l'ho avvertita assolutamente come tale; la scrittura è talmente piacevole e l'indagine talmente interessante che seguirne con scrupolo ogni sua parte non mi è pesato minimamente. Poi, come già rimarcato, le vicende tra i personaggi hanno radici profonde ed è quindi interessante seguirle per tutti coloro che hanno letto i precedenti libri. Solo nelle ultime 50 pagine il ritmo narrativo aumenta per dare il colpo di coda all'indagine, che risulta davvero ben congegnata e non manca di stupire nella sua risoluzione finale. Bello e azzeccatissimo il titolo italiano, ancora più calzante di quello originale, perché ha molteplici interpretazioni.
PS= in questo libro, come anche nel precedente "Genesi" la storia si intreccia anche con un'altra serie poliziesca della Slaughter (la serie di Grant County) iniziata a pubblicare con Sonzogno e Piemme ma purtroppo non terminata. Comunque anche per chi non l'ha letta, si può facilmente intuire come sono andate le cose dai ricordi passati dei personaggi. E' una serie che anche io non ho letto ma che leggerò anche se incompiuta perché le storie della Slaughter mi appassionano e non voglio tralasciarne nessuna :-)
In questo libro nello specifico, quarto della serie, la parte investigativa prende molto tempo e il ritmo della storia risulta essere piuttosto lento, caratteristica che solitamente viene considerata un difetto, ma nel caso di questo romanzo invece non l'ho avvertita assolutamente come tale; la scrittura è talmente piacevole e l'indagine talmente interessante che seguirne con scrupolo ogni sua parte non mi è pesato minimamente. Poi, come già rimarcato, le vicende tra i personaggi hanno radici profonde ed è quindi interessante seguirle per tutti coloro che hanno letto i precedenti libri. Solo nelle ultime 50 pagine il ritmo narrativo aumenta per dare il colpo di coda all'indagine, che risulta davvero ben congegnata e non manca di stupire nella sua risoluzione finale. Bello e azzeccatissimo il titolo italiano, ancora più calzante di quello originale, perché ha molteplici interpretazioni.
PS= in questo libro, come anche nel precedente "Genesi" la storia si intreccia anche con un'altra serie poliziesca della Slaughter (la serie di Grant County) iniziata a pubblicare con Sonzogno e Piemme ma purtroppo non terminata. Comunque anche per chi non l'ha letta, si può facilmente intuire come sono andate le cose dai ricordi passati dei personaggi. E' una serie che anche io non ho letto ma che leggerò anche se incompiuta perché le storie della Slaughter mi appassionano e non voglio tralasciarne nessuna :-)
Acquisto consigliato? Sì, lo consiglio ma soltanto a chi ha già letto i tre libri precedenti pubblicati da Time Crime: "L'ombra della verità", "Tre giorni per morire" e "Genesi", perché altrimenti le varie relazioni tra i personaggi e il tempo della storia dedicato ad esse potrebbero risultarvi superflue.
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