martedì 17 settembre 2013

SENZA FINE e BREAK OSSA ROTTE mini recensioni

Nelle letture intraprese quest'anno (e che non ero ancora riuscita a recensire) vi sono due romanzi Giunti Y uno più deludente dell'altro. Del primo "Senza fine" non ho molto da dire... del secondo "Break ossa rotte" di critiche da fare ne avrei avute fin troppe... ma mi sono limitata a quelle essenziali.
 Mini recensione di "Senza fine" Kiersten White:

Titolo: Senza fine
Serie: Paranormalcy vol. 3
Autrice: Kiersten White
Editore: Giunti Y
Data di pubblicazione: 29 Maggio 2013
Pagine: 432
Prezzo: 14,50
Sinossi: Nonostante gli innumerevoli tentativi di vivere una vita normale, Evie, la ragazza che ha il dono di vedere i mostri e gli esseri sovrannaturali, non riesce proprio a fare a meno di cacciarsi nei guai. Inaspettatamente, l’Agenzia Internazionale per il Contenimento del Paranormale la richiama per una missione importantissima e, come se non bastasse, Evie scoprirà di essere la prescelta per salvare da un oscuro destino il mondo degli umani e quello del sovrannaturale. Un ex fidanzato fata, un’amica vampiro e un drago che fruga nella spazzatura sono solo alcune delle vecchie e nuove conoscenze che accompagneranno Evie nella sua ultima, rocambolesca, indimenticabile avventura. Per fortuna lo splendido vestito da sera regalatole dal ragazzo più bello dell’universo paranormale si intona perfettamente al suo inseparabile taser rosa!
La mia opinione: Terzo e ultimo di questa trilogia, "Senza fine" non aggiunge praticamente niente a quanto già letto nei libri precedenti. E non solo non aggiunge, ma l'ho trovato anche peggiore. Con il senno di poi mi sarei fermata dopo la lettura del libro primo, non bellissimo, ma che comunque avevo trovato simpatico ed originale. Qui di originalità non ce n'è proprio più... è come leggere un copione ormai saturo che viene trascinato avanti senza senso alcuno. La storia è banale, così come i dialoghi e le situazioni in cui si trovano i personaggi. Nessuna empatia per nessuno di loro, la storia procede per inerzia senza sorprese o comunque nulla per cui davvero ne valga la pena.
voto:


Acquisto consigliato? Direi di no... è un libro evitabile, a meno che i romanzi precendenti vi siano piaciuti così tanto (dalle 4 stelline in su...) da bramare un seguito. Altrimenti direi che potete farne tranquillamente a meno.





Mini recensione di "Break - ossa rotte" di Hannah Moskowitz
Titolo: Break - ossa rotte
Autrice: Hannah Moskowitz
Editore: Giunti Y
Data di pubblicazione: Luglio 2010
Pagine: 288
Prezzo: 9,90
Sinossi: Jonah ha una famiglia a dir poco difficile. Ha due genitori quasi assenti, che non ricordano più perché stanno insieme e a malapena riescono a tenere le fila di un matrimonio che sta rovinando la loro vita e quella dei figli. E ha due fratelli: Will, di pochi mesi, che piange incessantemente, e Jesse, di 16 anni. Il rapporto tra Jonah e Jesse va ben al di là dell'amore fraterno. Sì, perché Jonah è l'angelo custode di Jesse, colui che ogni giorno lo salva da morte sicura per soffocamento. Jesse soffre infatti di gravi allergie alimentari, soprattutto al latte e, dato che Will è ancora un poppante, Jesse non è mai al sicuro, nemmeno in casa. I suoi attacchi sono violenti, terribili, devastanti, tanto da spedirlo in ospedale. Jonah non può permettersi di perderlo mai di vista: controlla tutto ciò che mangia, tocca, respira. Si assicura anche che quella sbadata di sua madre non allatti Will e poi tocchi il fratello. Ogni volta che il cellulare squilla, il cuore di Jonah parte al galoppo per la paura che Jesse sia in fin di vita. Jonah vuole essere più forte, ha bisogno di essere più forte, per sorreggere una famiglia sull'orlo del baratro, per sostenere un fratello che rischia di morire ogni giorno, per non cedere al raptus omicida nei confronti di un bebè che riduce a brandelli i nervi di tutti. Rompersi le ossa e guarire è l'unico modo che Jonah conosce per rinforzarsi. Perché chiunque sa che un osso fratturato ha il potere di curarsi da solo e di ricrescere più forte, rinvigorito.

La mia opinione: Credevo di trovarmi a leggere un romanzo sull'autolesionismo adolescenziale... con un minimo (un minimo!) di introspezione e un minimo (un minimo!) di contenuti interessanti... mi sono ritrovata invece con la storia più stupida e surreale mai letta in vita mia! Si parte da un background inverosimile, personaggi che più finti di così non si può. Neanche in un fantasy ho mai letto cose così assurde, tipo il fratello del protagonista che rischia la morte tutti i giorni anche solo a GUARDARE uno dei millemila alimenti a cui è allergico, cioè... come si fa a prendere sul serio un personaggio del genere, allergico a TUTTO, tranne che coca-cola (noto miscuglio di ingredienti che non è dato sapere quali siano) e bevande energetiche?!?!?!? Come se nelle bevande energetiche non ci fossero le proteine del latte (a cui è mortalmente allergico... suvvia!!!). I genitori del protagonista ovviamente (e come da manuale, aggiungerei) sono inesistenti e delegano tutte le responsabilità ai figli... certo come no... e vogliamo parlare di LUI, il protagonista che si rompe le osse? E' convinto che quando ti rompi le ossa queste ricresceranno più forti... mi chiedo se l'autrice si sia mai rotta qualcosa per affermare delle simili castronerie! Solo perché l'autrice ha scritto questa storia a 15 anni non vuol per forza dire che sia un libro degno di essere pubblicato. Non siamo davanti ad un prodigio letterario, bensì ad una ragazzina che si è inventata un mucchio di stupidaggini spacciandole per disagi adolescenziali. Una carambola di personaggi, situazioni, dialoghi ben OLTRE il livello di banalità dei romanzi più banali mai esistiti!
voto:


Acquisto consigliato? NO NO NO NO NO NO NO NO.

5 commenti:

  1. Mi era piaciuto molto Paranormalmente, non ho letto gli ultimi due perchè ho sentito che sono una delusione :(

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  2. Non conosco i due romanzi in questione, ma vista la tua recensione li eviterò come la peste.

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  3. A me Break Ossa rotte invece è piaciuto molto, proprio per la sua irrealtà e la sua scorrevolezza, è uno di quei libri che puoi leggere quando hai molti impegni e non hai tempo di concentrarti su una lettura difficile, ma allo stesso tempo mi ha fatto pensare. Noi intendiamo l'autolesionismo come il tagliarsi i polsi. Ma ahimè, quello è solo un comportamento autolesionistico poiché l'autolesionismo è anche la bulimia, l'anoressia e, appunto, lo spaccarsi le ossa. Purtroppo sono cose che succedono e questa piacevole lettura ni ha fatto pensare a quanto la mente umana possa arrivare a desiderare il masochismo quando ci troviamo di fronte a situazioni che ci sfuggono di mano

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  4. Concordo su "Senza Fine" (ma 2 stelle sono anche troppe xD).. ho detestato sia "Paranormalmente" che "Caccia alle fate", e neanche il terzo volume si è salvato.. che orrore.
    Invece "Break - Ossa rotte" mi è piaciuto tanto, forse perché questi temi mi toccano molto e le letture semplici e scorrevoli mi piacciono.
    Non mi sembra giusto chiamarle castronerie, però. L'autolesionismo esiste sotto tanti aspetti, c'è davvero chi si rompe le ossa apposta, non è una malattia inventata di sana pianta dall'autrice, come fai intendere tu.. è semplicemente una forma di autolesionismo meno trattata e conosciuta, e come tale va affrontata. Secondo me questo tipo di romanzo, nella sua semplicità, è perfetto per i lettori molto giovani che si possono immedesimare nel protagonista, nei suoi pensieri e nei suoi problemi.. se lo stesso libro fosse scritto in maniera più complessa probabilmente tanti giovanissimi lettori non l'avrebbero neanche preso in considerazione, e siccome è stato scritto appositamente per un pubblico giovane non avrebbe avuto senso, secondo me, complicarlo :)

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    1. Per castronerie non intendevo il tipo di autolesionismo, non discuto che possa esistere, ma intendevo il fatto che rompendosi le ossa ricrescono più forti, concetto ribadito più volte come se fosse vero. Poi io non volevo mettere in dubbio che il tipo di autolesionismo proposto, anzi, prima di leggere il libro una piccola idea di cosa trattava ce l'avevo e mi interessava molto come argomento, solo che secondo me scritto come è scritto non trasmette nulla, non mi sono sentita per niente coinvolta nella storia, mentre moltissimi altri romanzi per ragazzi e destinati a loro li ho trovati molto profondi nonostante la loro semplicità, che per me non è sinonimo di cattiva qualità, anzi!
      Comunque questo è un mio giudizio personale come tutti i giudizi espressi, anche se in questo caso sono stata piuttosto dura nel giudicare il romanzo... ammetto che di solito sono più diplomatica, ma in questo caso è andata così..

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