giovedì 7 marzo 2013

Recensione: LA STRAORDINARIA INVENZIONE DI HUGO CABRET

Ecco la mia recensione al libro "La straordinaria invenzione di Hugo Cabret" di Brian Selznick.


Titolo: La straordinaria invenzione di Hugo Cabret
Autore: Brian Selznick
Traduzione: Fabio Paracchini
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 24 Settembre 2009
Pagine: 542
Prezzo: 16,00

Sinossi: La luna, le luci di una città, una stazione affollata, due occhi spaventati. Le immagini a carboncino scorrono come in un cinema di carta fino a inquadrare il volto di Hugo Cabret, l'orfano che vive nella stazione di Parigi. Nel suo nascondiglio segreto, Hugo coltiva il sogno di diventare un grande illusionista e di portare a termine una missione: riparare l'automa prodigioso che il padre gli ha lasciato prima di morire. Ma, sorpreso a rubare nella bottega di un giocattolaio, Hugo si imbatterà in Isabelle, una ragazza che lo aiuterà a risolvere un affascinante mistero in cui identità segrete verranno svelate e un grande, dimenticato maestro del cinema tornerà in vita.


La mia opinione: Ho letto questo romanzo attratta dalle millemila opinioni positive e dalle ben 4,5 stelline di media sul sito di Anobii. Finito di leggerlo ho pensato che forse c'è qualcosa che non va in me, dato che non l'ho trovato affatto così straordinario (tanto per riprendere anche il titolo)... anzi! Premettendo che non siamo di fronte ad un romanzo convenzionale, ma ad un romanzo accompagnato da immagini (o forse sarebbe giusto dire il contrario dato che sono in realtà le parole ad accompagnare le immagini..) e non si tratta di una graphic novel, bensì una commistione tra romanzo e graphic novel, che da l'impressione di guardare un film muto. Esperimento particolare e innovativo, che mi sento di valutare positivamente, non fosse per il fatto che secondo il mio punto di vista questo è L'UNICO fattore che abbia apprezzato del libro. Non basta l'originalità, un'idea innovativa, una cover da esposizione, e un'impaginazione grafica accattivante per rendere un libro un buon libro. In questo caso per me mancano i contenuti. La parte scritta ha delle lacune talmente grandi da farmi dimenticare completamente tutto il resto. Partendo da uno stile di scrittura assolutamente piatto ed elementare, che non offre la minima immedesimazione, si passa ad una storia prevedibile, banale, senza grandi colpi di scena o spunti che alimentino la voglia di proseguire. E per fortuna che le tante immagini velocizzano il tutto, altrimenti avrei avuto difficoltà a terminarlo.
Mi è sembrato di avere davanti una storia per bambini di età prescolare, una storia ingenua e senza pretese all'inverosimile. Ma il fatto che il libro è invece categorizzato dai dodici anni in su e le opinioni più entusiastiche provenissero dagli adulti mi aveva completamente fuorviata. Data l'ambientazione francese invernale piuttosto suggestiva penso che la trasposizione cinematografica che ne è stata tratta potrebbe piacermi più dell'originale cartaceo.



E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:


Cover: La cover italiana è ripresa dalla cover originale, ed è stata una scelta azzeccatissima, dato che cover migliore non sarebbe stata possibile da realizzarsi. E' infatti uno di quei casi in cui la cover è migliore del libro stesso:


Stile di scrittura: Lo stile di scrittura è a dir poco elementare, con frasi laconiche, dialoghi semplici e insipidi... insomma ne sono rimasta molto delusa, perché di solito i libri per ragazzi mi piacciono, ma questo come stile di scrittura è nettamente inferiore ai libri per ragazzi che sono abituata a leggere.

Idee alla base della storia: Le idee di confezionamento ci sono tutte e sono validissime. La grafica è bella, l'idea di illustrare le immagini attraverso le parole e non viceversa è una carta vincente. Purtroppo però i complimenti da parte mia finiscono qui. Oltre alle immagini c'è bisogno anche di una storia avvincente, cosa che questo libro è privo.

Caratterizzazione dei personaggi: I personaggi sono... sono... come dire... antipatici? Mi spiace, ma empatia con il protagonista zero. Infatti, oltre a non starmi particolarmente simpatico, Hugo Cabret è anche talmente goffo che mi veniva voglia di prenderlo a schiaffi. E' possibile che OGNI volta che voleva fare qualcosa di nascosto si faceva beccare? La storia è un susseguirsi di lui che cerca di fare questo e quello ma immancabilmente viene BECCATO!!!! L'ho trovato a dir poco frustrante. Gli altri personaggi invece li ho trovati fastidiosi con il loro continuo essere d'intralcio. Poi oltre a queste mie impressioni personali non si può certo dire che la loro caratterizzazione sia soddisfacente, sono personaggi senza spessore e si sente!

Editing e traduzione a cura della casa editrice: Non ho notato refusi, la cura nel confezionamento è ottimo.


voto:




Acquisto consigliato? Per i contenuti della storia e viste le carenze a livello di scrittura, mi sento di consigliarlo solo ai bambini. Se siete appassionati delle ambientazioni francesi (anche se molto poco approfondite) e della storia del cinema dei primi del 900 potreste trovare uno spunto di interesse in più. Ma se preferite le storie scritte a quelle illustrate non credo sia il libro che fa per voi.

1 commento:

  1. Io ci ho dato 4 stelle :P
    Mi è piaciuto molto il doppio piano di lettura. I ragazzini potranno trovarci la solita storia con il solito happy end, gli adulti un bellissimo omaggio a Georges Méliès il padre della finzione cinematografica.
    Condivido... sembra proprio di leggere un film muto, e mi sono divertita a ricercare tutte le cose realmente accadute e tutte le libertà che si è preso l'autore.

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